Michael Stolt dei The Flower Kings: intervista per il nuovo cd Look At You Know

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Michael Stolt è il bassista dei The Flower Kings la prog rock band più famosa della Svezia ed è anche il fratello di Roine Stolt leader della formazione. Michael è rientrato a far parte a 360 gradi della sua band dopo che il bassista Jonas Reingold è passato alla Steve Hackett Band.
In questa intervista ci racconta di sé, dei suoi rapporti con il fratello Roine, con gli altri membri della band, del suo modo di concepire la musica. E naturalmente di Look at you Know, il nuovo lavoro dei TFK che uscirà sul mercato il prossimo settembre.

Michael Stolt e il nuovo cd Look At You Know

Look At You Know è il primo cd, dei Flower Kings dopo tanti anni, in cui tu suoni tutte le parti di basso. Che impressione che ti ha fatto rientrare nella band che avevi lasciato nel 1999?
E’ stato emozionante essere di nuovo nei TFK. Io suonai nei primi quattro album della band e anche in ”Alive on planet Earth” e in alcune canzoni di ”Waiting for miracles”. Quindi in quasi la metà di quelle di ”By Royal decree”. E comunque il fatto che io Roine e Hasse siamo i membri fondatori del gruppo mi fa davvero sentire come uno che è tornato a casa.

Ma parlando in generale io mi sono sempre continuato a sentire come “uno della famiglia”. Ho dei grandi amici tra i membri attuali dei TFK e anche tra quelli passati.

TFK una band piena d’ispirazione

Quanto ritieni che la musica dei TFK si sia evoluta dagli inizi nel 1994 ad oggi?
Beh, i TFK sono una band e non fa differenza da quale dei musicisti che ne fanno parte arrivi l’ispirazione. Si’, ci sono stati dei piccoli cambiamenti, magari nell’attitudine, ma in definitiva la band è la band. Io ho suonato con ben 4 differenti tastieristi nel corso del tempo e lo scorso autunno anche con Lalle Larsson. Loro sono tutti diversi l’uno dall’altro ma allo stesso tempo suonano tutti per la band. Ognuno lo fa con il suo personale tocco.

Daniel Lantz che ha suonato con noi la scorsa primavera ad esempio è un musicista grandioso e viene dal jazz. Ha un animo molto sensibile e ha portato se stesso nel nostro nuovo disco. Ma le melodie e i cori sono sempre gli stessi e così l’entità della band. Tomas Bodin and Zach Kamins sono dei maghi del suono e aggiungono qualcosa di diverso ogni volta che suonano con no. Ma alla fine dei conti le nostre canzoni sono sempre le stesse.

Il ritorno di Michael Stolt nei The Flower Kings

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Photo C. Birgit Fostervold

Pensi che il tuo modo di suonare il basso dia qualcosa di diverso alla band rispetto al lavoro che faceva con loro Jonas Reingold?

Onestamente c’è tanta gente che non sente proprio la differenza tra chi stia suonando e questo non vale solo per il basso ma anche per gli altri strumenti. Ho letto dei post su fb in cui le persone si congratulavano con me per dei lavori che aveva fatto Jonas. Invece altri hanno fatto i complimenti a Jonas per il suo incredibile groove rifacendosi a pezzi che in verità avevo suonato io. Così che vuoi che ti dica, forse io e lui suoniamo in un modo leggermente diverso ma ripeto il marchio è sempre quello dei TFK.

A volte vorrei avere un pizzico della sua tecnica ma poi alla fine io ho un modo anche diverso dal suo nell’intendere il nostro strumento. Io mi auguro di essere riuscito a portare qualcosa di mio in questo nuovo disco. E comunque alla fine io sono il bassista dei TFK e bisogna farsene una ragione giusto? Sono molto orgoglioso del mio lavoro e credo di aver aggiunto groove e armonie che hanno contribuito a rendere ogni pezzo quello che è.

I The Flower Kings si preparano per il tour europeo

Qual è stata la tua reazione quando hai saputo che Jonas Reingold lasciava la band e hai pensato immediatamente che saresti stato tu a prendere il suo posto?

Tutto è cominciato con gli shows per Cruise to the Edge che durante la pandemia sono stati posposti un sacco di volte. A quel punto Jonas era in tour con Steve Hackett. Quindi gli TFK avevano immediatamente bisogno di un bassista per quegli spettacoli ed io ho pensato che fosse naturale che loro pensassero a me visto che ero già stato un membro della band. Roine mi ha chiesto se avessi voluto prendere parte ad un paio di shows in Svezia e in Canada. Io gli ho risposto che andava bene ma che a quel punto avrei voluto essere presente anche a tutte le altre esibizioni del 2022. Alla fine non furono aggiunte altre date, ma in compenso si cominciò a parlare con la casa discografica, di rientrare in sala d’incisione per un nuovo album.

Quindi tutti insieme abbiamo deciso che io avrei dovuto essere della partita e suonare tutti i pezzi del nuovo cd. Voglio dire, sapevamo che Jonas era in tour con la Steve Hackett Band per un lunghissimo periodo. Quindi non avrebbe avuto senso richiamarlo per le registrazioni

Una vita on the road

I TFK stanno per partire per il loro tour europeo. Tu preferisci esibirti live o suonare in studio?
A me piace sia lavorare in studio che essere on the road. Sono due cose differenti e non si possono fare paragoni. Essere in tour in giro per il mondo non è una cosa che possono fare tutti, ma io a questo punto della mia vita me lo posso permettere e mi piace farlo. I miei figli sono cresciuti, io vivo da solo e non ho nessuno a cui rendere conto. Sono il tipo a cui piace spostarsi in bus pensando che quel mezzo di trasporto sarà la mia casa per le prossime quattro settimane.

Comporre, lavorare in studio e poi andare in tour sono tre aspetti diversi dell’essere un musicista. Tanta gente pensa che essere on the road sia glamorous ma loro non capiscono quante ore dobbiamo aspettare negli aeroporti, sui bus e in altre trasferte. Questo solo per suonare due ore per sera. Qualche tempo fa abbiamo partecipato ad un festival in Norvegia e ci abbiamo messo 3 giorni per andare e venire.

Michael Stolt e il suo pezzo preferito di Look At You Now

Qual è il tuo pezzo preferito di Look at you now?
Una di quelli che ho scritto io! (ride) hahaha… No ad essere onesti non credo che ce ne sia uno. Questo album è un po diverso dal solito ed è fatto in un modo diverso. Un po’ più folk e molto costruito sulle melodie e i vibes. Il fatto che questo disco sia stato realizzato da una band composta da quattro elementi e che ognuno abbai potuto aggiungere qualcosa di suo fa la differenza. Lalle Larsson ha suonato in due pezzi ma la maggior parte delle keyboards è suonata da Roine. Lui ha sempre suonato le keyboards nei disco dei TFK ma in questo ultimo molto di più più, Io ho aggiunto qualche loops, keys.. ll nostromotto è: c’è qualche buona idea in questa band? Tiriamola fuori! Ho anche cantato da lead vocalist in alcune parti e credo sia grandioso avere ben tre lead singer nella band anche se ovviamente Roine e Hasse sono i principali. Siamo gli Eagles del Prog! (ride) hahaha…

La sezione ritmica con Mirko De Maio

Tu e Mirko De Maio formate una fantastica base ritmica. Prima che tu rientrassi nella band lo avevi mai sentito suonare e cosa ne pensi di lui come batterista?
Mirko è un batterista grandioso, ci ho messo un pochino a relazionare il mio suono al suo e lo stesso è stato per lui con il mio. Credo sia un fatto naturale ed è così che funziona.

Mi piace suonare con Mirko e ci stiamo consolidando ad ogni gig cosa che mi piace molto. E’ stato lo stesso con Jaime Salazar tempo fa. Di nuovo chi può dire chi sta suonando se non lo leggi sulle note di copertina? Alle mie orecchie il drumming di Mirko sul nuovo album è il migliore che lui abbia avuto rispetto a tutti i lavori che ha fatto con i TFK.

Lui fa sul serio e questo mi piace molto! Ah, tra l’altro lui ha suonato anche su alcuni miei pezzi, canzoni un po’ più pop rock in svedese.

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Il fratello Roine Stolt nella band

Roine Stolte è il cantante, il chitarrista dei TFK ed è tuo fratello, Come ci si sente a stare in una band insieme a tuo fratello?
E’ una bella cosa! Abbiamo lavorato un sacco insieme nel corso degli anni e abbiamo un’attitudine molto diretta l’uno con l’altro. Siamo troppo vecchi ormai per i giochetti e questo mi fa sentire molto a mio agio. Se a lui non piace qualcosa che io suono me lo dice e non ci sono tragedie e lo steso faccio io con lui. Non mi piace quando la gente non si confronta e poi magari va a sfogarsi al pub con il primo che capita di tutto quello che non gli sta bene riguardo i loro compagni di band.

La collaborazione con Jannica Lund

Inoltre io ho un’amica che scrive canzoni, Jannica Lund e insieme abbiamo aggiunto anche delle backing vocals nel mio studio poi ho spedito il tutto a Roine per ”By Royal Decree”. Alla fine il suo lavoro è finito in ben 10 piezzi del del disco e fa il backing vocal anche nel nuovo album.

Non solo abbiamo anche composto una canzone per il nuovo album dei TFK così anche lei è diventata parte della nostra grande famiglia. Chi lo avrebbe mai detto quando ci siamo incontrati la prima volta!

L’entusiasmo di essere nei TFK

Cos’altro ci puoi raccontare del tuo rientro nei TFK?
Che è tutto assolutamente fantastico! Alcuni fans che non mi avevano mai visto con la band adesso possono avere la possibilità di ascoltare dei vecchi pezzi del nostro repertorio suonati da me e le manifestazioni di affetto che ricevo sono commoventi , molto più d quello che io avrei mai potuto immaginare.

Alla mia età una benedizione avere la possibilità di viaggiare, di girare il mondo con la musica e finalmente lo faccio di nuovo. Non vedo l’ora di partire per l’Europa il prossimo Ottobre e poi c’è Cruise to the edge il prossimo anno e per il 2024 ci auguriamo di andare a suonare dal vivo anche negli States e in Sud America. Non mi possono lamentare vero? (sorride)

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