![Lello micio](https://backdigit.com/wp-content/uploads/2024/04/Lello-9.jpg)
LA RUBRICA DI LELLO E DEI SUOI A-MICI.
Miao Miao, sono il gattino Lello, tigratino birbantello. Inauguro oggi su backDIGIT.com la “Rubrica di Lello e dei suoi A-Mici”. Vi parlerò dell’inizio della mia storia, di me, della mia nuova vita, dei miei A-Mici.
Presentazione della Rubrica del gattino Lello
![Gatto Lello](https://backdigit.com/wp-content/uploads/2024/04/Lello-2-819x1024.jpg)
Mi presento: mi chiamo Lello, per gli amici Lello Monello.
Voi penserete “ma come, un gattino che scrive?”. Ebbene sì. O meglio, io ho le zampette palmate, non posso scrivere materialmente, ma essendo un gattino intelligente rifletto molto e ho trovato qualcuno in grado di dar voce ai miei pensieri. Questo qualcuno è una simpatica signora (anche se lei si arrabbia quando le do della “signora” 😹) che chiamerò La Zia. La Zia è una figura importante della mia vita, è stata colei che mi ha salvato quando ancora non avevo un nome.
La storia del micio Lello
![Lello Rubrica](https://backdigit.com/wp-content/uploads/2024/04/Lello-4-1.jpg)
La mia storia comincia molto lontano, in un paesino di campagna vicino Salerno. La mia mamma era una randagia e io e i miei fratellini vivevamo alla giornata. Non era una vita facile la nostra. Vivevamo in un riparo di fortuna, all’interno di un rudere abbandonato e fatiscente. Faceva sempre freddo, tanto freddo la sera, e i nostri pancini brontolavano costantemente dalla fame. Ma se devo essere onesto non era tutto brutto: passavamo le nostre giornate giocando spensieratamente, sotto lo sguardo vigile della mamma.
Al termine dei giochi, quando il sole calava all’orizzone, ci attirava vicino a se’ e così scivolavamo nel sonno. Poi, un giorno, la mia mamma è sparita. Si era allontanata verso la strada per cercare del cibo ma… non è più tornata. Così io e i miei fratelli ci siamo fatti coraggio (ormai eravamo grandi, avevamo quasi due mesi!) e siamo usciti allo scoperto, avviandoci verso le case. Avevamo paura, non conoscevamo il mondo e i suoi pericoli ma non c’era più nessuno che pensasse a noi.
L’inferno della strada
![Lello a-mici Rubrica](https://backdigit.com/wp-content/uploads/2024/04/Lello-3-819x1024.jpg)
Non saprei dirvi cosa è successo di preciso dopo, è tutto molto confuso. Rammento che vicino a degli edifici alti sono comparsi dei ragazzini. Hanno iniziato a rincorrerci, a prenderci in braccio, a buttarci per aria e a usarci come un pallone, per giocare. Da quel giorno non ho più visto i miei fratelli e non so che fine abbiano fatto. Quando mi sono svegliato ero solo e non riuscivo più a muovermi. Le zampine posteriori non le sentivo e non controllavo più i miei bisogni. Una coppia passando mi ha visto, mi ha portato da una veterinaria e lì ho visto l’inferno. Ci stavo lasciando le penne, anzi, il pelo in quel posto.
La veterinaria non mi voleva, non mi guardava neanche mentre io piangevo immerso nella mia urina e nelle mie feci. Lei aveva una puntura pronta per me, diceva che era per farmi smettere di soffrire, perché “tanto non c’era nulla da fare”. E’ stato lì che è successo qualcosa…
L’incontro speciale con la Zia
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La Zia è venuta a sapere di me e ha organizzato il mio viaggio fino a Milano. Ora sono in stallo da una Tata e insieme, queste due strane umane, si prendono cura di me.
Magari vi parlerò più avanti delle esperienze che sto vivendo; intanto da gattino ben educato quale sono ci tenevo a presentarmi. Poi ho detto a La Zia una cosa importante, che voglio condividere con voi, su come voglio usare questo spazio: in futuro vi parlerò delle mie avventure, dei miei pensieri, del mondo visto da me, ma vi presenterò anche degli A-Mici speciali, in cerca della loro famiglia, che vi racconteranno la loro storia.