I Visions of Atlantis hanno pubblicato da poco “Pirates II – Armada”. L’album, che segue il predecessore “Pirates” ha riscosso lusinghieri consensi da parte di pubblico e addetti ai lavori. Un nuovo successo per la band di symphonic metal nata a Storia, in Austria, quattro anni fa. Prendendo ispirazione dai finlandesi Nightwish, i Visions of Atlantis sono riusciti a creare il loro stile personale. Il gruppo è composto dal batterista Thomas Caser, la vocalist Clémentine Delauney, il chitarrista Christian Douscha, il bassista Herbert Glos e il vocalist Michele Guaitoli. BACKdigit ha intervistato i VoA per saperne qualcosa di più…
In tour in Italia
Verrete in Italia ad ottobre. Cosa vi aspetti dal pubblico italiano?
Dobbiamo dire che l’Italia è un paese in cui la nostra fanbase è cresciuta costantemente negli ultimi anni! Da quando è entrato Meek abbiamo ovviamente iniziato a sviluppare un affetto diverso e più forte, essendo lui italiano, e questo ci ha sempre ripagato. Abbiamo suonato a Mantova nel 2018 con i Serenity, di nuovo a Mantova nel 2019 come headliner, a Milano nel 2022 come co-headliner con gli Xandria e siamo tornati a Bologna all’inizio del 2023, e il pubblico era sempre più numeroso, più motivato e più coinvolto. È tempo di convertire davvero l’Italia alla pirateria, quindi le aspettative per Milano e Roncade quest’anno sono decisamente… alte!
Il nuovo cd dei Visions of Atlantis
Sta per uscire il nuovo cd “Pirates II- Armada”. Quale direste sia la differenza principale rispetto al precedente Pirates?
C’è molta più oscurità in “Pirates II”. Qualcuno potrebbe dire che “siamo semplicemente diventati più metal”, il che significa che ci sono più riff, chitarre più forti, pattern di batteria più pesanti, linee vocali più forti e intense, per non parlare del fatto che in generale l’atmosfera generale che si respira è più cupa. Alcuni di questi elementi erano già stati introdotti in Pirates con canzoni come “Master the Hurricane” o “Legion of the Seas”. Potremmo dire che da quel punto di partenza abbiamo sviluppato Pirates II, ma puoi star certa che non ascolterai una “Legion of the Seas part II” o un “Master the Hurricane part II”. Tutte le nuove canzoni hanno una propria personalità. Sentiamo di avere ancora tanto da dire e tanto da dare…
Il lato visuale della band
Quanto è importante per voi il lato visivo della band?
Presentiamo noi stessi, la nostra musica e i nostri tour come una “esperienza musicale cinematografica”. Non vogliamo solo “cantare” riguardo la pirateria. Stiamo creando un universo qui, questo è l’obiettivo. Così come quando guardi un film entri in un universo specifico – basti pensare al “Marvel Cinematic Universe. Più da vicino, pensa all’universo dei “Pirati dei Caraibi”. Stiamo cercando di portare lo stesso concetto nel Il mondo del Metal Sinfonico. Questo ovviamente richiede uno sforzo maggiore su ogni aspetto visivo. Il fatto è: c’è molto di più dietro questi vestiti da pirati che indossiamo.
C’è un significato, ci sono messaggi e potremmo dire che questa è tutta una grande metafora che abbiamo deciso di usare per far sì che tutto questo raggiunga il nostro pubblico in modi più profondi ed efficaci. Non è facile vivere nel mondo di oggi. Tutti hanno bisogno di distrazioni, tutti hanno bisogno di una via d’uscita. Abbiamo tutti bisogno di un po’ di narrazione per staccarci dalla realtà e far sognare la nostra mente.
La band e il concetto dei pirati
I pirati sono spiriti liberi, i pirati sono persone che hanno scelto di vivere secondo le proprie regole e di decidere quale sarà il futuro del loro cammino attraverso le proprie scelte. Ecco perché abbiamo scelto l’universo dei pirati come “nostro” per raccontare le nostre storie. E se ci pensi questo metodo è lo stesso che viene utilizzato da sempre. Quando sei un bambino e la tua famiglia ti legge una storia prima di andare a letto, quella storia rimarrà con te per sempre, il suo messaggio rimarrà con te per tutta la vita. Quando vai al cinema o quando leggi un libro, puoi finalmente respirare e sognare per qualche tempo. Questo è il nostro obiettivo con la nostra musica. Vogliamo che le persone dimentichino chi sono, dimentichino le loro difficoltà e salgano a bordo con noi e sognino per tutta la durata del nostro disco o del nostro spettacolo…
Le registrazioni di “Pirates II – Armada”
Quanto tempo avete impiegato per registrare “Pirates II-Armada”?
È una risposta piuttosto difficile da dare perché non “smettiamo” mai veramente di scrivere. Ciò significa che il primo “demo” di Pirates II era già stato registrato solo un paio di settimane dopo aver finito di registrare Pirates I. Allo stesso tempo, non siamo una di quelle band che vogliono fare tutto il più velocemente possibile.Si tratta principalmente di seguire l’ispirazione e lasciarla fluire spontaneamente. L’ultima canzone è stata provata durante il tour americano con i Delain nel settembre 2023…
Per quanto riguarda le registrazioni vere e proprie, ci sono voluti circa 2 mesi: le chitarre e il basso sono stati registrati da Christian e Herbert nei loro studi di casa, le voci sono state registrate a Norimberga, in Germania, insieme al nostro produttore Felix Held, e la batteria è stata registrata registrato direttamente nello studio di Jacob Hansen. Quindi in tutto ci sono voluti circa 2 mesi di lavoro.
Il symphonic metal dei Visions of Atlantis
Definireste la vostra musica simphonic metal?
Si’. E crediamo che Visions of Atlantis sia una delle poche bands rimaste che stanno ancora rinnovandosi e lottando per mantenere vivo il Symphonic Metal. Non ci sono critiche qui, poiché la musica si evolve, l’ispirazione si evolve ed è abbastanza giusto che ogni artista segua il flusso dell’ispirazione senza pensarci troppo. Nello stesso momento in cui i Nightwish stanno andando per la loro direzione, i Within Temptation hanno praticamente abbandonato i Symphonic Elements, i Delain stanno diventando sempre più moderni, rimangono solo uno sparuto numero di nomi. Non pensiamo però che il genere sia obsoleto o pienamente sfruttato. Ed è qui che ci divertiamo davvero. Sentiamo che possiamo ancora esplorare molto nel metal sinfonico, portando nuovi elementi, nuovi colori e un senso di freschezza.
Blake Armstrong ha realizzato la copertina del tuo nuovo cd. Come lo avete conosciuto?
Blake è stato assolutamente fantastico e, per quanto semplice possa essere, ci siamo imbattuti nei suoi lavori su Instagram! Ha realizzato alcuni lavori per altri artisti e fa delle cose anche per la TV e il cinema. Abbiamo semplicemente pensato che questa combinazione di esperienza sia nel mondo della musica che in quello del cinema, considerando il nostro obiettivo di creare “l’universo cinematografico” di cui parlavamo prima, fosse proprio la combinazione perfetta per raggiungere il nostro scopo e… Ha funzionato, perfettamente!
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