Il Premio Cinema e Industria è stato assegnato a Venezia a Scardellato e Pantaleoni di Aurumovie per il documentario “Benvenuta Siora Maschera”.
Il Carnevale di Venezia come non lo avevamo mai visto. E’ questo in sintesi il motivo che ha spinto la giuria del prestigioso “Premio Cinema e Industria”, consegnato in occasione della 80° Mostra del Cinema, ad assegnarlo ad Aurumovie per un’Opera prima straordinaria.
Alessandra Scardellato, la produttrice e Mattia Pantaleoni, mente e artefice delle straordinarie riprese di “Benvenuta Siora Maschera” (regia di Luca Molteni), sono intervenuti alla serata di gala raccontando le motivazioni di un progetto unico al mondo.
Nessuno prima di loro, infatti, aveva realizzato un vero e proprio viaggio, dalle origini fino al giorni nostri, del Carnevale più antico e amato del mondo. Quello di Venezia.
La parola a Mattia Pantaleoni
Mattia Pantaleoni si è cimentato nelle strepitose immagini del documentario, utilizzando tecniche all’avanguardia, che sono il vero punto di forza. Documenti storici, fotografie originali, testimonianze.
Un racconto dettagliato che ha dato vita a un piccolo gioiello, meritevole del premio vinto in Laguna, in occasione del Festival del Cinema.
Mattia Pantaleoni è un giovane operatore drone e steadycam, con le grandi capacità da regista. Da poco ha realizzato sempre per la società di produzione cinematografica, Aurumovie, un cortometraggio sulla sicurezza stradale dal titolo “Per sempre insieme”, nel quale ha utilizzato i droni, che hanno permesso di avere immagini suggestive. “Sono davvero fiero del premio che abbiamo ricevuto”, racconta Mattia. “E’ il risultato di un lavoro nato per caso, cui ho dato vita seguendo la mia passione perchè, oltre alle telecamere drone sono specializzato in riprese steadycam ed aver ricevuto un riconoscimento cosí importante alla prima opera mi inorgoglisce ancora di più”.
Il documentario Benvenuta Siora Maschera
“C’è un aspetto da non sottovaliutare in Benvenuta Siora Maschera”, continua Pantaleoni, “perchè oltre al Carnevale il nostro documentario racconta come viveva la popolazione veneziana negli anni in cui è nato. Dando spunti e informazioni inedite di questo territorio che molti non conoscono”. Le riprese del documentario sono state curate anche da Simone Barletta, con la direzione della fotografia di Armando Barbieri.
La Aurumovie, come specificato dallo stesso Mattia Pantaleoni, è in fermento per la produzione di un lungometraggio. Segno che il talento di questo giovane, che ha solo 20 anni, è il fiore all’occhiello della casa di produzione. Ed è certamente un ottimo esperto del settore di cui, d’ora in poi, sentiremo spesso parlare.