Il Problema dei tre corpi non rappresenta solo il titolo della recente serie di fantascienza distribuita da Netflix, ma costituisce una questione di rilevanza in campo fisico da secoli, conosciuta nell’ambito dell’orbitale e non risolvibile senza l’ausilio di sofisticati calcolatori. Tale problema è alla base dei calcoli per le missioni di numerose sonde spaziali e anche per il telescopio James Webb.
La serie di fantascienza di stampo hard sci-fi, intitolata “Il problema dei 3 corpi“, si presenta come un’opera imprescindibile per gli appassionati del genere, offrendo una prospettiva non convenzionale e rappresentando una sfida intellettuale per tutti gli spettatori. Colui che ha elogiato in passato David Benioff e Db Weiss per il loro successo nel portare su schermo “Il Trono di Spade”, non poteva certo prevedere il mesto epilogo della serie, né tantomeno immaginare che i due sceneggiatori avrebbero accettato la sfida di adattare il complesso primo libro di “Memoria del passato della Terra” dell’autore cinese Liu Cixin.
“Il problema dei 3 corpi“, conosciuto come “3 Body Problem” nella versione originale, è stato reso disponibile su Netflix dal 21 marzo e rappresenta il risultato straordinario di un intenso lavoro di rielaborazione, riscrittura e adattamento di una trama intricata, di personaggi sfaccettati e di riflessioni filosofiche, il tutto immerso nell’ambito della hard sci-fi, che richiede una discreta comprensione della fisica (e, in aggiunta, della matematica, dell’ingegneria e della biologia) da parte del pubblico.
La Trama
La Terra è sconvolta dalla misteriosa scomparsa di numerosi scienziati, un evento che allarma i colleghi e le agenzie di intelligence. Nelle loro case e negli uffici, vengono rinvenute scritte di calcoli e conti alla rovescia, lasciati come enigmatici segni. Lentamente, un variegato gruppo di scienziati ed eruditi inizia a interpretare tali indizi.
La rivelazione è scioccante: una razza aliena chiamata San-Ti, in fuga da un pianeta ostile, minaccia di annientare gli umani per garantire la propria sopravvivenza. Il loro intricato piano di conquista sembra impenetrabile e il mondo si trova senza difese. Però, c’è una speranza: il fattore tempo, poiché i San-Ti non arriveranno sulla Terra prima di un secolo.
Questi coraggiosi individui si domandano se riusciranno a trovare un modo per salvare l’umanità e comprendere il motivo per cui le leggi scientifiche familiari sono state completamente rivoluzionate, senza apparente logica.
Il viaggio inizia nella Cina degli anni ’60, durante la tumultuosa rivoluzione culturale, passa per l’odierna Oxford e si estende fino a New York. Questo affascinante intreccio di tempi e luoghi si estende anche al mondo virtuale creato dai San-Ti, dove gli umani possono esplorare epoche diverse come in un intricato gioco, osservando con sgomento gli effetti dei periodi di instabilità passati sulle civiltà terrestri.
Gli episodi della serie
- Conto alla rovescia. 61min
- Costa Rossa. 64min
- Distruttore dei mondi. 54min
- Il nostro Signore. 44min
- Giorno del Giudizio. 58min
- Destinazione Stelle. 48min
- Sempre avanti. 58min
- Impenetrabili. 57min
- Eiza González – Auggie Salazar
- Marlo Kelly – Tatiana
- John Bradley – Jack Rooney
- Benedict Wong – Da Shi
- Jess Hong – Jin Cheng
- Sea Shimooka – Sophon
- Zine Tseng – Ye Wenjie
- Liam Cunningham – Thomas Wade
Il Cast
La prima stagione
La prima stagione si sviluppa su più linee temporali e si sposta tra varie località mondiali per narrare il primo contatto tra gli scienziati umani e una civiltà aliena che mostra difficoltà nel comprendere la nostra specie sfuggente. Weiss e Benioff, insieme a Alexander Woo di “True Blood“, si impegnano in modo imponente nell’adattare la fonte letteraria per renderla accessibile al pubblico televisivo, in particolare a quello occidentale, apportando modifiche alla composizione dei personaggi, amalgamandoli tra loro, modificandone i background e le nazionalità in un adattamento non completamente fedele ma che cattura l’essenza dell’opera.
Sebbene la maggior parte dei personaggi cinesi dei romanzi di Liu Cixin siano stati sostituiti con una gamma più diversificata, il fulcro della narrazione rimane la figura dell’astrofisica Ye Wenjie, interpretata da Rosalind Chao di “Star Trek: The Next Generation“. Sopravvissuta alla Rivoluzione Culturale e coinvolta in un progetto segreto di ricerca sulla vita extraterrestre, è lei a scoprire, negli anni ’60, il primo segnale proveniente dallo spazio. Nel presente, un gruppo di giovani scienziati noti come i “Cinque di Oxford“, di cui Ye è stata mentore, si confronta con le conseguenze di tale intercettazione: una popolazione aliena ha scoperto l’esistenza del nostro pianeta e dei suoi abitanti ed è in viaggio per raggiungerci, ma la sua influenza sulla Terra è già consolidata da secoli.
I personaggi chiave
Gli scienziati, tra cui la ricercatrice di nanotecnologie Auggie (interpretata da Eiza Gonzalez), la fisica teorica Jin (Jess Hong), l’assistente ricercatore Saul (Jovan Adepo), l’imprenditore Jack (John Bradley) e l’insegnante di liceo Will (Alex Sharp), uniscono le forze per investigare sulle intenzioni degli alieni, collegandosi tramite realtà virtuale a una simulazione in grado di rivelare la verità.
Altre figure chiave includono l’investigatore Da Shi (Benedict Wong), il capo del controspionaggio Thomas (Liam Cunningham), il miliardario Mike Evans (Jonathan Pryce) e la fanatico Tatiana (Marlo Kelly), i quali animano una narrazione ricca e complessa. La produzione di una serie come “Il problema dei 3 corpi” richiede un considerevole impegno e risulta difficile non sacrificare qualche elemento in tale contesto. Nonostante sia caratterizzata da una spettacolarità visiva e scientificamente accurata, la serie può risultare più coinvolgente dal punto di vista intellettuale che emotivo, lasciando poco spazio per lo sviluppo tridimensionale dei personaggi e l’instaurazione di empatia.
L’esperienza della morte
“Il problema dei 3 corpi” riesce a trasmettere la fragilità e l’umanità dei suoi protagonisti anche attraverso un’apparente razionalità, specialmente di fronte all’esperienza della morte. Le tappe fondamentali della trama sono contrassegnate da separazioni significative, che interrompono il flusso dell’analisi intellettuale per richiamare l’attenzione sia dei personaggi che degli spettatori sulla dimensione umana e la sua precarietà.
Nel corso degli otto episodi, l’approccio inizialmente analitico della serie si espande per includere una riflessione appassionata sulle incertezze umane, esplorando il valore della vita, dei ricordi, dell’amicizia e della collaborazione, nonché temi come il rimorso, il libero arbitrio e le paure esistenziali. Nonostante il fallimento della stagione finale di “Il Trono di Spade“, gli autori non si sono dimostrati più cauti o modesti; al contrario, “Il problema dei 3 corpi” si presenta come un’opera estremamente ambiziosa. Oltre ad essere un’opzione imperdibile per gli appassionati di fantascienza hard, la serie rappresenta un lavoro impressionante in grado di stabilire nuovi standard nel genere.
Cos’è Il problema dei tre corpi in fisica
Il problema dei tre corpi riguarda la comprensione dei movimenti di tre oggetti che interagiscono tramite la forza di attrazione gravitazionale, una volta stabilite le condizioni iniziali del sistema.
Per spiegare l’interazione gravitazionale tra due corpi, viene utilizzata una formula che risale al 1687, anno in cui Newton ha pubblicato il suo capolavoro “Philosophiae Naturalis Principia Mathematica“, dove ha introdotto i principi della meccanica classica e la legge di gravitazione universale. Questa legge afferma che due corpi con massa si attraggono reciprocamente con una forza proporzionale alle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra i loro centri di massa. La soluzione a questo problema, noto come il problema dei due corpi, permette di studiare, ad esempio, i movimenti dei pianeti intorno al Sole, come descritto dalle leggi di Keplero, che si applicano quando uno dei corpi è molto meno massiccio dell’altro e orbita attorno al primo lungo un’ellisse con il baricentro del sistema come fuoco.
La situazione si complica quando si aggiunge un terzo corpo al sistema, dando vita al problema dei tre corpi. In questo caso, Newton non riuscì a trovare una formula che descrivesse accuratamente l’evoluzione nel tempo di un sistema triplo. Successivamente, alla fine del XIX secolo, si dimostrò che non esiste una formula universale per risolvere questo tipo di sistema, poiché esso è caotico e quindi imprevedibile per scopi pratici. Nonostante ciò, esistono approcci che consentono di ottenere soluzioni approssimate in casi specifici.
Ci sarà una seconda Stagione?
Secondo quanto riportato dagli autori all’Hollywood Reporter, la prossima stagione si preannuncia ancor più potente della precedente, promettendo di elevare ulteriormente il livello di qualità nel panorama della fantascienza della piattaforma che la trasmette.
Mentre le opinioni sull’epico “Il Problema dei 3 Corpi” sono state variegate, oscillando tra fervide lodi e critiche negative, lo stesso si è verificato tra il pubblico. Al di là di queste divergenze, è innegabile che il finale cliffhanger abbia lasciato i fan con un senso di trepidante attesa. Le dichiarazioni di Benioff & Co. stanno ora alimentando le aspettative e generando un interesse crescente attorno al seguito del progetto.
Ad esempio, il confronto fatto durante il Comic-Con con l’episodio indimenticabile e avvincente de “Il Trono di Spade“, noto come “Le Nozze Rosse“, sta suscitando curiosità ed entusiasmo persino tra coloro che non seguono abitualmente la serie. Il showrunner David Benioff, che ha lavorato sia alla serie basata sui romanzi di George R.R. Martin che a quella basata sulla trilogia di Cixin, ha enfatizzato come ritenga che la trama stia guadagnando in profondità di volume in volume, esprimendo la sua ambizione di portare la storia fino a una terza – e magari anche quarta – stagione, al fine di esplorare appieno le potenzialità di una narrazione sempre più ampia e sorprendente.