Recensione di The Substance (2024)
The Substance, diretto dalla regista francese Coralie Fargeat (nota per il suo film Revenge), è un horror viscerale e audace che ha generato un forte impatto dopo la sua anteprima al Festival di Cannes 2024, ricevendo una standing ovation di 13 minuti. Questo film segna un ritorno trionfale per Demi Moore, affiancata da Margaret Qualley, in una storia che esplora temi di identità, ossessione per la giovinezza e il deterioramento fisico, in un contesto intriso di body horror.
Demi Moore, nata Demetria Gene Guynes l’11 novembre 1962 a Roswell, New Mexico, è un’attrice e produttrice cinematografica americana, considerata una delle icone di Hollywood dagli anni ’80 in poi. La sua carriera ha attraversato oltre tre decenni, caratterizzandosi per ruoli che hanno segnato il cinema contemporaneo e ridefinito l’immagine delle donne sul grande schermo.
Trama
Il film segue la parabola di Elizabeth Sparkle (interpretata da Demi Moore), una celebrità sul viale del tramonto che si affida a un trattamento sperimentale chiamato “The Substance”, in grado di replicare il corpo umano, promettendo di restituirle la giovinezza. Il trattamento, però, ha un prezzo: la sua nuova versione (interpretata da Margaret Qualley) esiste solo per sette giorni alla volta, alternandosi con l’originale Elizabeth. Il conflitto tra queste due versioni di sé esplode in un crescendo di rivalità e violenza, mentre entrambe lottano per dominare la propria esistenza. La narrazione esplora in maniera disturbante i temi della bellezza, dell’invecchiamento e della pressione sociale sul corpo femminile, risultando in una critica feroce della società contemporanea.( trama)
Regia e Temi
Fargeat si dimostra ancora una volta una maestra del genere horror, mescolando toni grotteschi con una regia stilizzata e visivamente accattivante. Il film è un chiaro omaggio al body horror alla Cronenberg, con richiami a classici come La Mosca e Death Becomes Her. Tuttavia, Fargeat aggiunge un tocco personale, esplorando con sfumature femministe il tema della pressione esercitata sulle donne per mantenere la giovinezza e la bellezza a tutti i costi.(trama)
Accoglienza Critica
Nonostante la standing ovation, The Substance ha diviso la critica. Molti l’hanno elogiato come un’opera innovativa e provocatoria, capace di scuotere lo spettatore con il suo mix di umorismo nero e violenza estrema. Alcuni, però, hanno criticato la rappresentazione grafica della violenza e delle scene crude, considerandole eccessive e fini a se stesse. La performance di Moore è stata ampiamente apprezzata, descritta come “demente” e coraggiosa, mentre quella di Qualley ha incantato per la sua intensità.(cast)
Scenografia e Colonna Sonora
La scenografia del film contribuisce a creare un’atmosfera claustrofobica e inquietante, con ambientazioni che sembrano quasi uscire da un incubo. Il contrasto tra la vecchia casa di Elizabeth e il suo corpo trasformato è una metafora visiva potente delle dinamiche di invecchiamento. La colonna sonora, composta da ritmi techno distorti e martellanti, amplifica il senso di disorientamento e alienazione, rendendo ogni scena un’esperienza sensoriale opprimente e travolgente.(trama,cast)
Cast e Premi
Il cast vede Demi Moore nel ruolo principale, affiancata da Margaret Qualley e Dennis Quaid. La performance di Moore ha rilanciato la sua carriera, con molti critici che parlano di un “Rinascimento” per l’attrice. Qualley, nota per C’era una volta a Hollywood, è stata elogiata per il suo ruolo enigmatico e disturbante.
Nonostante il successo di pubblico al Festival di Cannes, con numerosi elogi per il coraggio del film, The Substance è stato anche criticato per alcune delle sue scene più estreme e per il suo approccio “splatter”, definito da alcuni “scioccante ma privo di sostanza”. The Substance è un film che divide, ma che sicuramente non lascia indifferenti, destinato a diventare un classico del genere per gli appassionati di horror sperimentale e body horror.