Falling In Reverse: Ronnie Radke dichiara guerra ai Grammy Awards

Alla fine Ronnie Radke leader e cantante dei Falling in Reverse non ce l’ha fatta più ed ha accusato con parole decisamente forti gli organizzatori dei Grammy Awards 2026. Il carismatico cantante se l’è presa anche con l’intero ambiente del rock americano insinuando, piuttosto apertamente, che ci siano eventuali favoritismi.

Il motivo di questa forte reazione? Semplice, la sua band, una delle più lanciate del rock/Metal core americano, non ha ottenuto nessuna Nomination, in nessuna categoria, per i prestigiosi Grammy Awards. Eppure tanti colleghi di successo (e meno), sono stati nominati e saranno presenti la sera dell’evento, il prossimo 1 febbraio alla Crypto Arena di Los Angeles.

Le accuse del cantante

La frase pronunciata dal rocker statunitense sulla faccenda è stata piuttosto netta, pur prestandosi a più di una interpretazione. “Il motivo”, ha detto, “è che io non faccio entrare gli uomini nei bagni delle donne”. C’è subito chi ha pensato che Ronnie si riferisse all’attenzione particolare con la quale l’industria discografica sta guardando in questo periodo a chi dimostra una certa disinvoltura sessuale. A chi magari ha un look “fluido” e fa parlare di se più per l’immagine e i vari flirts che per la musica. Di sicuro, a chiunque si riferissero, le parole dell’interprete di Popular Monster scaturiranno delle polemiche.

La rabbia e la delusione di Ronnie Radke

La rabbia e la delusione di Ronnie personalmente non mi hanno sorpresa più di tanto anche perché era un po’ che pensando ai Falling in Reverse e a quanto sono bravi mi chiedevo come mai non fossero tenuti in dovuto conto dai media. Ronnie e compagni sono trascurati quasi sistematicamente anche dagli organizzatori di tutti quegli eventi che servono a mettere un gruppo in luce e a dargli quello slancio necessario per fare il gran salto in tutto il mondo. I Falling in Riverse hanno stile, potenza, un repertorio che spacca e un cantante a cui il talento e diciamo anche la prestanza fisica non mancano di certo, eppure stanno andando avanti piano piano, conquistandosi la notorietà con impegno e tanto lavoro. Una strada lunga questa, che non ti fa certo diventare un divo dall’oggi al domani.

Back To The Beginning un’occasione perduta

I Falling in Reverse meriterebbero quel qualcosa in più che ancora nessuno gli ha dato. Un esempio: a parer mio, tanto per dirne una, il gruppo avrebbe potuto prendere parte al concerto/evento dei Black Sabbath Back To The Beginning a Birmingham. Tom Morello dei Rage Against the Machine, direttore artistico dello megashow a loro invece non ha pensato per niente. Idem Sharon Osbourne! Eppure convocarli avrebbe avuto un senso se considerate che i Black Sabbath sono stati una delle band che ha ispirato principalmente i Falling in Reverse. I mitici Sabbath che sono anche citati scherzosamente nel pezzo dei Falling In Reverse “I’m not a Vampire”.

In un’occasione del genere Ronnie e compagni si sarebbero fatti valere e ormai sarebbero stati sulla bocca di tutti ma… niente. Successivamente anche MTV in seguito alla scomparsa del grande Ozzy, ha imbastito alla svelta una super serata dedicata a lui ma a questa hanno partecipato i soliti noti e dei Falling in Reverse nemmeno l’ombra. Cigliegina amara su una torta di amarezza, ci si sono messi anche i Grammy Awards che hanno trattato i Falling in Reverse come se non esistessero, nonostante la band americana con l’ultimo album Popular Monster abbia venduto bene.

Ronnie Radke Grammy Awards

Una band che ha i numeri

Ecco qualche numero a dimostrazione. I singoli Popular Monster e WatchingtheWorldBurn (entrambi tratti da Popular Monster) hanno superato i 300 milioni di stream. Su Spotify la band ha 8,7 milioni di ascoltatori ogni mese. Il cd Popular Monster è stato doppio platino, primo per numero di streaming su varie piattaforme digitali. Il loro tour europeo ha registrato il tutto esaurito in quasi tutte le tappe. Per non parlare del merchandising dei Falling in Reverse che va molto forte con vendita di svariati prodotti come t-shirts, felpe, adesivi, cappelli… La band ha avuto un lusinghiero successo anche con il singolo God is a Weapon in coppia con Marilyn Manson (il Reverendo è stato l’unico a dar loro credito! Buon vecchio Marilyn!).

Ronnie Radke Grammy Awards

Il paragone con Yungblud

Qualcun, ha fatto dei paragoni assai spontanei con Yungblud, ad esempio, al quale di Nomination ai Grammy Awards ne ha avute ben tre! Certo, il giovane cantante inglese è bravo e ha talento ma è pur vero che ha avuto tanta fortuna e qualche mano buona. Ci si riferisce ovviamente all’amicizia prima con Ozzy e poi con Steve Tyler e Joe Perry. E’ così che Yungblud ha fatto l’asso pigliatutto, inclusa la copertina del Rolling Stone insieme proprio a Tyler e Perry. Ronnie Radke non è meno bravo di lui ma è restato a bocca asciutta. A questo punto potete criticarlo per aver perso la pazienza ed essersi, diciamolo pure, un attimo risentito?

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