I DISTURBI ALIMENTARI, LA LORO CLASSIFICAZIONE E LE CAUSE

Oggi si tende a pensare ai Disturbi alimentari soffermandosi soltanto sulla Bulimia Nervosa e l’Anoressia Nervosa. In realtà, i disturbi alimentari riconosciuti dal DSM – 5 (Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali, Quinta Edizione) comprendono anche il Disturbo da Binge Eating (BED), il Disturbo Evitante/ Restrittivo dell’Assunzione di Cibo (ARFID), il Disturbo da Rumination, il PICA, l’Altro Disturbo Alimentare Specificato (OSFED) e il Disturbo Alimentare Non Specificato (UFED), con relative cause e sintomi da conoscere.

Va precisato che tutti questi disturbi alimentari, pur nella loro diversificazione, nascono comunque da un disagio psichico. Le cause possono essere molteplici e tendono a manifestarsi maggiormente nei giovani, proprio per la loro fragilità e per la loro personalità non ancora completamente strutturata. Una possibile risoluzione risiede quindi nella psicoterapia.

Passerò a una descrizione dei singoli disturbi alimentari, alle cause e ai loro sintomi:

Bulimia Nervosa: sintomi e caratteristiche

La bulimia nervosa è caratterizzata da episodi frequenti di “binge eating” (abbuffate), a cui seguono comportamenti compensatori, come uso di lassativi, vomito provocato anche con le dita in gola, l’utilizzo di diuretici o altri metodi per eliminare le calorie.

Anoressia Nervosa: cause e segnali principali

L’anoressia nervosa si presenta con una restrizione nell’assunzione di cibo, una forte paura di ingrassare con una distorsione della propria immagine corporea. Il soggetto anoressico è in genere femminile e, quando la giovane si vede magra, ritiene che quel corpo debba essere così e non diverso. La sua magrezza non è vissuta come un problema, ma come una realtà corretta. Ovviamente, questo disturbo è prevalentemente femminile, proprio per la valenza che da sempre si attribuisce al corpo della donna!

Binge Eating Disorder (BED): come riconoscerlo

Il Binge Eating Disorder (BED), che comporta le cosiddette “abbuffate” si differenzia dalla bulimia nervosa in quanto non ci sono da parte del soggetto comportamenti compensatori. Il soggetto mangia tantissimo e trattiene tutto ciò che ha ingerito senza alcun senso di colpa, a differenza del bulimico che poi vomita o utilizza modalità compensatorie.

Disturbo Evitante/Restrittivo dell’Assunzione di Cibo (ARFID)

Il Disturbo Evitante/Restrittivo dell’Assunzione di Cibo (ARFID – Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder) è caratterizzato da una certa mancanza di interesse per il cibo o da un’assunzione insufficiente, causando carenze di nutrienti e problemi di salute generale. Alcuni valori ematochimici risultano sballati, con conseguente perdita di peso, affaticamento e riduzione dell’energia fisica e mentale. In questo disturbo può esserci anche una componente genetica, oltre a fattori legati ad ansia e stress.

Disturbo da Rumination: sintomi e fattori scatenanti

Il Disturbo da Rumination presenta un continuo rigurgito e una ruminazione del cibo. La persona rigurgita il cibo ingerito e lo rumina, masticandolo e inghiottendolo di nuovo. Spesso questo comportamento è automatico e non intenzionale. Per essere classificato come disturbo, deve verificarsi almeno una volta a settimana per un periodo di almeno tre mesi. Oltre ai fattori psicologici, comunque sempre prevalenti in tutti i disturbi alimentari, come ansia, stress e depressione, possono intervenire anche problemi legati al reflusso gastroesofageo.

PICA: ingestione di sostanze non commestibili

Il PICA è un disturbo che consiste nell’ingestione di sostanze non commestibili come cenere, gesso, carta, chiodi, viti, pietre, lego, ossa ecc. Tale termine ha una etimologia che deriva dalla lingua latina in cui “pica” significa gazza. Uccello conosciuto proprio per la sua abitudine di mangiare quasi di tutto. Questo comportamento deve verificarsi per almeno un mese e non deve essere parte di un altro disturbo mentale o medico, ma deve restare a sé stante.

OSFED e UFED: disturbi alimentari specifici e non specifici

Infine, l’Altro Disturbo Alimentare Specificato (OSFED – Other Specified Feeding or Eating Disorder) è un disturbo che non rientra in nessuna delle categorie sopra indicate, ma presenta sintomi significativi, con episodi di binge eating notturni con una frequenza inferiore a quella richiesta per la diagnosi di disturbo da “binge eating”. In modo analogo, il Disturbo Alimentare Non Specificato (UFED – Unspecified Feeding or Eating Disorder), pur non soddisfacendo una diagnosi per anoressia nervosa, bulimia o disturbo da binge eating, presenta sintomi alimentari significativi, ed una presenza di distress emotivo generalizzato e possibili problemi di peso e gastrointestinali.

Chi vive con questi disturbi alimentari non può risolvere da solo, ma necessita sempre di un supporto di più specialisti, tra cui il nutrizionista e lo psicoterapeuta, per comprendere le cause e riconoscere i sintomi.

                                                                                                                                                 Maura Livoli

Psicologa Psicoterapeuta

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