CHE COS’E’ L’ADHD

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ADHD: cause, sintomi, diagnosi e nuove terapie 2025

L’etimologia del termine ADHD deriva da A=Attention dal latino Attentio, D=Deficit dal latino Deficit(mancanza), H=dal greco Hyperactivity, D=dall’inglese Disorder ed è classificato nel DSM 5 (Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali Quinta Edizione in cui sono stati aggiornati i criteri diagnostici) come un disturbo neurocomportamentale che appartiene alla categoria dei “Disturbi del Neurosviluppo” che colpisce milioni di persone in tutto il mondo anche in età adulta.

ADHD cause sintomi nuove terapie 2025
ADHD cause sintomi diagnosi e nuove terapie 2025”

ADHD Sintomi legati all’inattenzione

I sintomi che caratterizzano questi soggetti si manifestano con difficoltà di attenzione, cioè difficoltà a prestare attenzione ai dettagli, a mantenere costante l’attenzione durante le attività, evitamento delle attività che richiedono un maggior impegno ed uno sforzo mentale più grande, difficoltà nell’organizzazione delle attività stesse, possibile perdita di oggetti, dimenticanza generale, facile distrazione.

L’altro gruppo di sintomi riguarda l’iperattività/impulsività che si manifesta con difficoltà a stare fermi, difficoltà a controllare le proprie azioni, movimenti eccessivi, difficoltà rispetto alle attese, interruzione dei discorsi e difficoltà a controllare le proprie emozioni.

Questi soggetti possono avere una predominanza nell’inattenzione, o nell’iperattività/impulsività, o addirittura avere entrambi questi sintomi.

Cause genetiche, ambientali e neurochimiche

Le cause di questo disturbo possono derivare da fattori genetici. Può essere ereditario o derivare da fattori ambientali come lesioni cerebrali o esposizione a sostanze tossiche. Derivare da altri fattori di natura varia o ancora da squilibri chimici derivanti da un’alterazione dei neurotrasmettitori come la dopamina o la norepinefrina o la serotonina o altri ancora.

La dopamina è un neurotrasmettitore coinvolto nella motivazione, nella regolazione del movimento e nel piacere. Nei pazienti con ADHD è spesso presente in misura ridotta, inducendo a difficoltà nell’attenzione e ad un bisogno di ricercare stimoli più forti.

La norepinefrina è un neurotrasmettitore coinvolto sia nella regolazione dell’attenzione che nella risposta allo stress. Questo fattore può influire sia nella capacità di concentrazione che nel controllo degli impulsi.

La serotonina è un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dell’appetito e dell’umore. Nei pazienti con ADHD può essere presente in quantità ridotta creando stati di ansia e di depressione.

ADHD cause sintomi nuove terapie 2025
ADHD cause sintomi nuove terapie 2025

ADHD cause sintomi nuove terapie 2025: Ruolo dei principali neurotrasmettitori nell’ADHD

Questi sono i neurotrasmettitori principali a cui vanno comunque aggiunti il GABA (acido gamma-aminobutirrico) che aiuta a regolare tutta l’attività neuronale, l’Acetilcolina che è un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione della memoria e dell’attenzione, e il Glutammato che è un eccitatore che aiuta sempre nella regolazione dell’attività neuronale.

Con le ricerche più recenti si sono aperte nuove frontiere rispetto alla comprensione e al trattamento di questo disturbo neurocomportamentale. Infatti, si è riscontrato che i soggetti con ADHD sono più a rischio di incidenti proprio per la loro ridotta attenzione ed hanno abitudini di vita poco salutari con difficoltà a gestire lo stress e, quindi, l’aspettativa di vita si può ridurre di 6 -10 anni.

Le donne adulte rappresentano uno dei gruppi di soggetti con il maggior numero di casi di ADHD che non vengono diagnosticati correttamente. Infatti vengono somministrati farmaci antidepressivi o ansiolitici, quando in realtà la diagnosi è questa e non altro.

Infine, l’uso eccessivo della tecnologia può peggiorare sia la concentrazione sia il controllo degli impulsi.  

Nuove frontiere terapeutiche: neurofeedback, videogiochi terapeutici e AI

Le nuove terapie oggi sono orientate verso il Neurofeedback personalizzato che consiste in una tecnica di training cerebrale che utilizza l’elettroencefalografia (EEG) o la spettrografia funzionale (fNIRS) che consiste in una tecnica di neuroimaging non invasiva che utilizza la luce nel vicino infrarosso (fNIRS) per misurare le variazioni.

I Videogiochi prescrittivi tipo EndeavorRx approvato dalla FDA (Food and Drug Administration che è l’agenzia governativa degli USA Responsabile della regolamentazione e dell’approvazione dei prodotti alimentari, farmaceutici e di consumo) ed è un gioco terapeutico per il trattamento dell’ADHD nei bambini tra gli 8 e i 12 anni in quanto stimola l’attenzione e il controllo cognitivo. Infine l’AI robotica assistita con assistenti virtuali basati sull’Intelligenza Artificiale per coaching emotivo, promemoria e supporto rispetto alla routine quotidiana.

Per ora questo è quanto si può fare per l’ADHD, la scienza presto andrà ancora oltre, comunque un supporto psicoterapeutico resta sempre valido per la sua unicità presente nel setting terapeutico.

Maura Livoli

Psicologa Psicoterapeutica


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