Amanti di Nefasto: la band romana ha pubblicato lo scorso giugno l’EP omonimo che segna il proprio esordio.
Gli Amanti di Nefasto nascono nel 2022 grazie all’unione di intenti di tre veterani della scena rock e metal italiana. Si tratta di Stefano Diamanti (ex membro fondatore degli Abstracta), il polistrumentista e paroliere Luca Gaigher (Hobu). Quindi il bassista Andrea Arcangeli (DGM, Noveria, Timo Tolkki’s Avalon, Black Eye, Ark Ascent).  
La loro musica è un prog rock alternativo cantato in italiano. La produzione che ha portato a realizzare il primo EP omonimo è molto curata e i pezzi sono, a mio avviso, caratterizzati da una buona dose di originalità. Dimostrano una maturità che non sempre caratterizza progetti alla loro prima uscita. I testi veicolano delle tematiche profonde, riguardanti i problemi che caratterizzano questi tempi e che i nostri spesso affrontano un filo di ironia. 
Backdigit, dopo aver ascoltato il disco di recente uscita, ha pensato bene di scambiare quattro chiacchiere con loro. Ecco l’intervista che ne è uscita… buona lettura!  
Articolo a cura di Diego Banchero 
 

Intervista agli Amanti di Nefasto

Amanti di Nefasto EP

Ciao ragazzi, la vostra collaborazione è piuttosto recente. Quando è stato il momento in cui avete deciso di unire le forze e a dar vita al progetto? 

Stefano : Ciao Diego e grazie del prezioso spazio che ci concedi. 
La collaborazione tra noi è tutt’altro che recente. In passato abbiamo collaborato varie volte. Già nel 2002 grazie a Luca ed Andrea realizzai il mio primo singolo solista. Sicché, da oltre 20 anni, saltuariamente abbiamo lavorato su vario materiale (prettamente idee di Luca Gaigher). Diciamo che lo sprint, come per molti artisti del resto, è stato il periodo dei lockdow); per via dei notevoli impegni di tutti e della situazione socio-politica. Le registrazioni sono avvenute lentamente tra Roma e Parigi nell’arco di tre anni. Non avevamo intenzione di pubblicare il materiale immediatamente. Abbiamo valutato varie proposte discografiche, ed in quel momento la scintilla si è accesa. Anche se non abbiamo ottenuto un accordo discografico all’altezza delle nostre richieste, i riscontri degli addetti al lavoro sono stati positivi ed incoraggianti. Abbiamo quindi colto l’attimo e realizzato un lyric video e gestito la promozione in autonomia, coadiuvati da un ottimo ufficio stampa. 
 
 
Avete intenzione di suonare dal vivo nel prossimo futuro oppure pensate di mantenervi esclusivamente legati alla dimensione in studio?  

Stefano: La priorità è quella di dare seguito al nostro primo EP incoraggiati, come dicevo, dai buoni riscontri. Abbiamo già molte idee in cantiere e puntiamo a scrivere il nostro primo album. Tuttavia, il desiderio di suonare dal vivo per la prima volta il nostro EP  è forte. Potremmo suonare in estate su qualche palco come guest in alcuni festival progressive. 
 

Il sound del primo EP degli Amanti di Nefasto

Amanti di Nefasto EP

Il sound del vostro disco è piuttosto articolato. Pensate che in futuro sarà necessario avvalersi della collaborazione di altri strumentisti o volete mantenere la formazione a tre? 
 

Stefano: In realtà stiamo facendo dei casting per arruolare batterista e tastierista. Luca Gaigher è un grandissimo compositore, senza dubbio l’ ”eminenza grigia” della band: oltre a scrivere musica e testi di tutti i brani, ha suonato le batterie, le chitarre e ne ha curato le programmazioni e le tastiere. Io ed Andrea abbiamo inciso le voci e le tracce di basso qui a Roma.  Non sarebbe un problema, quindi, proseguire su questa linea anche in futuro. Ma per il nuovo materiale che andrà a comporre il primo album, abbiamo optato per avere due nuovi membri nella band. 
 
La vostra bio parla di un ventaglio di influenze molto ampio che vi caratterizzano. Vogliamo fare un piccolo riepilogo riguardo questi aspetti per i nostri lettori? 

Stefano: Senza dubbio, siamo devoti al progressive degli anni ‘70 e a quello moderno. Seguiamo con attenzione da sempre un’infinità di generi. Per cui ti potrei parlare di Yes e King Crimson per quanto riguarda il passato. Di Opeth, Dream Theater, Death, Porcupine Tree per le tendenze più moderne. Siamo influenzati dai grandi artisti del cantautorato e del progressive italiano anni ‘70 come Battiato, PFM, Orme, Battisti. ma siamo anche molto curiosi delle tematiche ironiche e pazzoidi di artisti come Caparezza ed Elio e le Storie Tese. Questo per descriverci a chi non ha mai ascoltato i nostri pezzi, al di là delle band e dei generi che ho nominato, effettivamente non ci poniamo limiti. Ci piace mescolare a seconda dell’esigenza, il metal estremo, il progressivo, la musica elettronica ed il cantautorato anni ‘70 italiano. 

Amanti di Nefasto: un gruppo “made in Italy”

Amanti di Nefasto

Come vedete la scena musicale italiana? Non è sempre facile per progetti esordienti ritagliarsi la giusta visibilità (questo nonostante le possibilità che oggi ci danno i social e nonostante tali progetti siano formati da musicisti già conosciuti nell’ambiente). Nel vostro caso come vanno i riscontri? 

Stefano: Mah, io personalmente non sopporto sentir dire frasi del tipo: “ In Italia va tutto male, siamo messi peggio degli altri paesi “ e via dicendo. Secondo me siamo fortunati. Nel nostro paese esiste ancora una folta frangia di ascoltatori del metal, del progressive, e della buona musica in generale. Avere successo economicamente non è facile, bisogna farci i conti. Bisogna puntare sulla buona qualità del musica e studiare una campagna promozionale mirata. Dato che da un lato, è molto difficile emergere essendo il settore saturo di proposte, da un altro, viviamo in un periodo in cui è semplicissimo arrivare ad artisti del sottobosco di estrazione nobile e non assoggettati al music business.
Siamo molto fortunati ad essere nati in questo paese. L’interesse per un certo genere di musica non muore mai e, anche se il mainstrem ha preso una direzione che non condividiamo, bisogna mantenere speranza nel futuro. In particolare bisogna coinvolgere le nuove generazioni ad ascoltare musica genuina. La scena italiana, secondo me, gode di ottima salute e le band, nonostante il momento difficile per la musica, stanno rispondendo alla grande. 

Il futuro degli Amanti di Nefasto dopo il primo EP

Il vostro EP omonimo è stato autoprodotto. In futuro cercherete di avviare una collaborazione con un’etichetta discografica? Sempre più band preferiscono mantenere un controllo diretto sulle loro uscite malgrado questo comporti una mole di lavoro e di responsabilità maggiore. 
 

Stefano: Secondo noi avere un etichetta discografica alle spalle, aiuta a snellire il lavoro di promozione e distribuzione e a concentrarsi sul lato artistico. Siamo orientati a cercare collaborazioni con etichette importanti del settore. Preferiremmo non passare le giornate di fronte al monitor e fare quello che potrebbe fare qualcuno per noi, sono schietto. Se saremo all’altezza di una buona etichetta, la collaborazione darà i suoi frutti. 
 
Che progetti avere per il prossimo futuro? Come accennavi qualcosa rispetto ad un prossimo LP poco fa. Nel caso potete darci qualche anticipazione?
 

Stefano: Assolutamente, i buoni riscontri che stiamo ottenendo a livello di critica, ci hanno dato linfa e motivazione. Il prossimo passo sarà un full album come ti dicevo. Abbiamo intenzione di pubblicarlo per la fine del 2025. 

Gli altri progetti dei vari membri della band

Ognuno di voi ha avuto o ha tuttora altri progetti attivi e di conseguenza altri spazi per soddisfare la propria creatività. Quali urgenze espressive soddisfa per ognuno di voi Amanti di Nefasto? 

Stefano: Comincio con Andrea che è sicuramente il più impegnato. Nonostante l’attività costante con DGM, Noveria ed altri progetti internazionali di livello, riesce sempre a rendersi disponibile e a dare il proprio contributo per gli Amanti di Nefasto con la stessa intensità. E’ un vero professionista.
Per me e per Luca, invece, questo progetto è sicuramente l’obiettivo numero uno per il futuro più immediato. Vogliamo dare il nostro contributo per la missione della musica in lingua italiana. 
 

Il vostro EP ha una distribuzione? Dove è possibile reperirlo? 

Stefano: Abbiamo scelto di pubblicare il nostro EP di debutto in maniera autonoma ed abbiamo affidato la promozione a Francesca Saglia che ringraziamo per il lavoro che sta facendo. E’ possibile reperirlo semplicemente sui canali classici Youtube, Spotify e Facebook che allegheremo a questo articolo. 

I contatti della band

Siamo giunti al termine di questa intervista. Come di consueto vi chiedo se potete lasciare i vostri contatti nel caso i nostri lettori volessero fare ricerche e approfondimenti sul vostro progetto? 

Stefano: Certo, ecco tutti i canali su cui abbiamo reso disponibile la nostra musica. 
Ringrazio te, Diego, ovviamente per aver ascoltato con attenzione la nostra musica e per averci dedicato questo spazio, e ovviamente salutiamo e ringraziamo tutti coloro che grazie a te ascolteranno il nostro primo EP! 
 
– YouTube : https://www.youtube.com/@AmantiDiNefasto 
– Instagram : https://www.instagram.com/amantidinefasto 
– Facebook : https://www.facebook.com/amantidinefasto 
https://open.spotify.com/intl-it/album/52qijxb7X4OmC5papRKCKp?si=f7nZ1–eR3eQjNaOg3gqEw 

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