Anthony Phillips sta riscuotendo un grande successo con “Private Parts & Pieces XII – The Golden Hour”.
A pochissimi giorni dalla release di “Private Parts & Pieces XII – The Golden Hour”, l’album ha, infatti, cominciato a scalare le classifiche. Ha raggiunto il numero 12 della Indie Breakers Chart. Ma non basta. Il disco è una new entry anche nella classifica Official Rock and Metal album alla posizione numero 24.
E’ indubbio che “PP&P XII – Golden Hour” abbia tantissimi meriti. Non a caso è ciò che sostiene la stragrande maggioranza delle recensioni con le tantissime riviste e i numerosissimi siti specializzati in musica rock e rock prog che se ne sono occupati. In attesa di un nuovo album di piano, annunciato ma ancora non realizzato per motivi tecnici (dopo “Strings of Light” per chitarra del 2019), The Golden Hour della Cherry Red Records è stato una bella sorpresa per i fans del musicista.
I pezzi di “Private Parts & Pieces – The Golden Hour”
Con l’aiuto del collaboratore di lunga data Jonathan Dann, Anthony ha recuperato del prezioso materiale da lui scritto degli anni ’80 e ’90 con in aggiunta sette pezzi di demo compilation che fanno parte dell’album. “Un lavoro molto tradizionale”, lo ha definito Phillips, “con collezione di brani datati che provengono da disparati background. Spero che messi insieme risultino omogenei”. Missione compiuta visto si tratta di un album versatile e completo, che se non può riuscire per motivi di “spazio” a rappresentare la lunga e brillante carriera del musicista, ne è comunque un valido esempio. A partire dal primo pezzo della tracklist “Wychmore Hill Suite” diviso in quattro parti, per chitarra acustica a 6 e a 12 corde. Da non sottovalutare il fatto che Anthony, mastermind e membro fondatore del gruppo dei Genesis, è uno dei più apprezzati musicisti alla chitarra a 12 corde. Considerato un imbattuto maestro di questo strumento, tra suoi estimatori troviamo anche Greg Spawton, il bravissimo membro della nota prog rock band Big Big Train.
Tra i vari pezzi di “Private Parts & Pieces XII” troviamo anche “Twilight of a Diva”, che molti considerano il primo singolo del disco. Atmosfera sognante per un brano suonato al piano, capace di attrarre l’attenzione di qualsiasi ascoltatore. “High Flight”, invece, è la prima delle due collaborazioni di Anthony con James Collins e a proposito di collaborazione, bisogna sottolineare la guest del musicista argentino Enrique Berro Garcia.
“The Golden Hour”, che da il titolo al disco, è un duetto di 12 corde e nylon guitar solo.
Si ammirano gli arpeggi di “Rushlight” e i pezzi di synth della successiva “New World” in un crescendo di originalità e versatilità.
Un album capolavoro per Anthony Phillips
Tra brani molto brevi di durata ed altri più lunghi, il disco chiude con “His Final Bow”, ben strutturato, ricco di atmosfera e di sfumature. Questo soltanto per citare alcuni pezzi della ricchissima tracklist che dimostra la maturità musicale acquisita da Anthony Phillips negli anni e soprattutto la sua capacità di esprimersi magnificamente sia con il piano che con la chitarra. Mostra, inoltre, la sua capacità di comporre brani diversi tra di loro, ma tutti guidati dalla stessa mano, da uno stile unico, inconfondibile. Musica raffinata, classica per certi versi, sperimentale per altri ma sempre da gustare con attenzione. Una delle prove del grande talento del chitarrista, pianista e compositore di library music che continua ancora a sorprendere con i suoi capolavori.
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