Cuccioli di gatto: parla l’esperta Paola Carrus che vi darà ottimi consigi. Capita spesso di trovare nel giardino di casa o durante una scampagnata, delle cucciolate di gattini. Cosa fare e cosa no per crescere i micetti nel migliore dei modi? Un pet in casa porta sempre grande gioia e forse è per questo che la presenza di cani e gatti nelle mura domestiche va crescendo. Per quanto riguarda in particolare i gatti, si stima che nel nostro paese siano circa 7,2 milioni a fare compagnia ai propri “umani”. Un grande valore in affetto, amorevolezza e… fusa che comporta però qualche accorgimento. In particolare, se ci si trova a dover svezzare un gattino nato da poco, ci sono alcune regole da osservare. Questo per fare in modo che il cucciolo di micio possa crescere nel migliore dei modi e in salute. Ce ne parla Paola Carrus, esperta di gatti, che da anni si occupa di loro anche a livello baliatico. Paola è l’ex Presidente del Circolo I Giardini di Frost dove gestiva gatti meno fortunati. Li seguiva sia a livello comportamentale che per quanto riguardava le adozioni ed ha sviluppato una grande esperienza in questo campo.
La parola all’esperta Paola Carrus
Parla l’esperta Paola Carrus:
“Prima di tutto bisogna cercare di capire l’eta dei micini. Se hanno dagli 8 ai 10 giorni tengono gli occhi chiusi. Se hanno occhi chiusi e cordone ombelicale attaccato sono nati da non oltre 5 giorni. Generalmente durante le prime 24-48 ore c’è la mamma che gli sta vicino ma a volte si allontana, magari per un bisogno fisiologico. Cerca di solito di metterli in un posto sicuro ma qualche volta il posto non è cosi tanto sicuro. Non bisogna toccare i cuccioli ma guardarli soltanto per capire se c’è la mamma. Basta vedere se sono puliti o hanno addosso sporcizia o addirittura larve di mosca. La presenza di larve di mosca attaccate al cucciolo potrebbe significare che mamma gatta è assente perché è morta o ha un problema che l’ha portata ad allontanarsi dalla nidiata. Se si nota che i cuccioli non sono in difficoltà, allora non bisogna toccarli ma semplicemente monitorare la situazione. Non bisogna dare troppo nell’occhio perché mamma gatta potrebbe vederci e spaventarsi. In questo caso potrebbe abbandonare la cucciolata e i micini si ritroverebbero senza mamma. Certo che anche con la mamma presente, 4 o 6 gattini lasciati per strada potrebbero comunque morire. In questo caso sarebbe bene catturare insieme mamma e cuccioli e portarli al sicuro affinché mamma gatta se ne prenda cura. La mamma andrebbe quindi sterilizzata e i gattini messi in adozione ma di questo parleremo in un’altra occasione”.
Cuccioli di gatto in difficoltà
“Se si ha la certezza che la cucciolata è stata abbandonata allora ci si può prendere cura dei gattini assicurandosi che siano abbastanza caldi. L’errore che si fa comunemente è alimentare nell’immediato un cucciolo orfano. E’ una cosa che non si fa se la temperatura del cucciolo non è adeguata. Si deve pulire il gattino e togliere le larve da tutti gli orefizi quindi asciugarlo bene. Occorre riscaldare il piccolo micio con una fonte di calore, come una borsa d’acqua calda o una bottiglia con acqua calda coperta da un asciugamano, un telino in pile, un maglione… L’importante è che il gattino non stia a contatto diretto con la fonte di calore. Se un gattino è in ipotermia allora è probabile che abbia bisogno di assumere degli zuccheri. In mancanza di altro può andare bene acqua e zucchero o una piccola quantità di miele. La giusta miscela è composta da tre cucchiai di acqua e uno di zucchero mescolando e somministrando un paio di gocce ogni tre, quattro minuti. Per sentire se il gattino ha la temperatura giusta basta assicurarsi che la punta delle orecchie sia calda. Al cucciolo di gatto si deve dar da mangiare del latte specifico che si trova nei negozi di cibo per pet. In mancanza di questo, si può utilizzare il latte di capra intero fresco da banco. E’ infatti il più simile per composizione al latte di mamma gatta. Non somministrare mai in nessun caso il latte di mucca”.
Paola Carrus: come nutrire i cuccioli di gatto
“Il latte non deve essere ne troppo freddo ne troppo caldo. Il micetto si alimenta con un biberon e non con la siringa e durante la poppata va tenuto a pancia in giù. Da quando si trova il cucciolo, per i primi venti giorni, va nutrito almeno ogni tre ore circa, sia di notte che di giorno, in modo che non rimanga mai senza sostanze nutritive. Bisogna comunque tenere in conto che i cuccioli di gattino sono molto delicati alla nascita e senza la presenza di mamma gatta la loro sopravvivenza non è facile. I “piccoletti” dovranno pesare dagli 80 ai 120 grammi. L’incremento di crescita deve essere di circa 5-10 grammi al giorno. Appena possibile, poi, sarà bene portare i gattini dal veterinario che controllerà che non ci sioano problemi di tipo generale. Mai sostituirsi al veterinario”. Per concludere, se desiderate adottare un gattino affidatevi ad associazioni riconosciute, ad esempio enpa o oipa.
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Una splendida persona Paola Carrus i suoi consigli sono fondamentali quando ci si trova in difficoltà sempre presente e scrupolosa vive per l’amore dei suoi animali e per aiutare tutti i pelosi in difficoltà ❤️
Hai ragione Rita, infatti siamo molto contenti che Paola Carrus faccia parte del nostro staff. Vedrai che ogni settimana continuerà a darci consigli indispensabili riguardo nostri amati pets♥️😻