Due anime, un solo grido : l’incredibile alchimia tra Ozzy Osbourne e Post Malone
Nel mondo della musica, ci sono incontri che sembrano scritti nelle stelle. E poi ci sono quelli che nessuno avrebbe mai osato immaginare.
Da un lato, Ozzy Osbourne, il sopravvissuto a mille tempeste, il profeta del metal, con la voce che sa di abisso e redenzione. Dall’altro, Post Malone, il ragazzo tatuato in volto che canta con le cicatrici, che trasforma il dolore in melodia e la solitudine in arte.

A gettare le fondamenta di questo incontro, se vogliamo bizzarro, furono Kelly Osbourne, figlia del Madman, e Andrew Watt, produttore di Post. Ma in fondo, non è forse così che nascono le storie d’amore più intense?
Come in ogni grande storia, il destino ha un modo tutto suo di tessere le trame.
È romantico pensare che, in mezzo al caos dell’industria musicale, qualcuno abbia avuto il coraggio di credere nell’improbabile, di scommettere sull’incontro tra un’anima che ha amato, perduto e ricominciato e una che sta ancora cercando di capire se la sua voce può diventare casa per qualcuno.
Ozzy Osbourne Post Malone: Due anime che si riconoscono ancora prima di parlarsi.
Un incontro che ha il sapore del destino
Ozzy disse: “È la cosa migliore che ho fatto dopo i Black Sabbath”
Una frase forte che colpì dritta al cuore tutti i fan della storica band di Birmingham che aveva dettato le basi dell’heavy metal e non solo,
Fu vista come un tradimento, eppure dietro a quelle parole era celata l’impertinenza di chi ha sempre vissuto seguendo l’stinto.
Questa collaborazione ha fatto qualcosa di più che unire due artisti: ha unito due generazioni. Ha mostrato ai fan del rap chi è Ozzy Osbourne, e ha ricordato ai fan del rock che la musica è viva, che si evolve, che può sorprendere. È stato un gesto di coraggio, di rispetto reciproco, di amore per l’arte.
Era il rock che tornava a parlare ai cuori giovani, era il rap che si inchinava davanti alle origini.
Note tra le Cicatrici
Da questa unione, prese vita Take What You Want, brano tratto dal terzo album in studio del rapper statunitense, dal titolo Hollywood Bleeding, è uno di quei miracoli sonori che sfidano ogni logica e, proprio per questo, toccano il cuore.
È un grido condiviso, una confessione a tre voci (con Travis Scott come terzo protagonista) che parla di perdita, rabbia e liberazione. Il timbro inconfondibile di Ozzy squarcia l’intro come una lama, mentre Post Malone lo segue con una dolcezza disarmante. E poi, quel solo di chitarra finale, sporco e potente, che sembra uscito direttamente da un album dei Sabbath.

Il video della performance live incanta per le emozioni che trasmette, Madman, fragile ma eterno, torna sul palco non come un’icona, ma come un uomo. Accanto a lui, Post lo guarda con occhi pieni di rispetto e gratitudine.
Dopo quel primo incontro, le loro anime si erano sfiorate. Ma non era finita lì.
La seconda collaborazione arrivò nel 2020 nel brano It’s a Raid tratto dall’undicesimo album in studio, Ordinary Man, di Ozzy Osbourne.
Non una semplice canzone ma un urlo, un ricordo, una corsa folle nel cuore della notte.
Dietro le immagini animate del video c’è qualcosa di più profondo. c’è la voglia di Ozzy di raccontarsi, di ridere del proprio passato, di condividere il peso della sua leggenda con qualcuno che lo capisce. E Post Malone, ormai non è più solo un fan, ma un complice, lo segue, lo accompagna.
“Un paio di anni fa nemmeno sapevo chi fosse Post Malone. Ora abbiamo lavorato insieme su due canzoni e suonato dal vivo. È diventato un amico” .
In queste parole di Ozzy c’è tutto. C’è la sorpresa dell’incontro, la dolcezza dell’inverosimile, la bellezza di un legame che nasce nonostante tutto.
Un’amicizia nata tra le note
Ozzy Osbourne e Post Malone non furono più solo colleghi. Divennero amici. Ozzy lo chiamava “il mio ragazzo” e Post lo guardava come si guarda una leggenda, ma anche come un sogno diventato carne.
Non era solo collaborazione, era complicità, quella scintilla rara che nasce quando due cuori, pur venendo da mondi opposti, battono allo stesso ritmo.
Quel ragazzo dal cuore tatuato è una storia che cammina, una voce che sa di pioggia e di sole, un’anima che ha imparato a sorridere anche quando tutto sembrava crollare.

Il 27 agosto 2025 Post Malone si è finalmente esibito a Milano in un concerto che ha lasciato il segno. E’ salito sul palco con la sua birra, il suo sorriso timido e una scenografia country dominata da una fibbia luminosa con scritto “Posty Co.” Non si nasconde dietro la fama, parla tra una canzone e l’altra, ride, si commuove, e forse è proprio questo che lo rende così speciale: la sua capacità di essere vulnerabile, di non avere paura di mostrare le crepe.
“Spero che vogliate seguire i vostri sogni, perché nessuno può fermarvi”
Con questa frase stupenda rivolta ai suoi fan, Post ha dimostrato di non essere solamente un cantante ma un amico, un complice. Quelle parole sono una carezza., un sussurro rivolto a chi, tra la folla, aveva smesso di credere, a chi aveva paura, a chi si sentiva invisibile.
E in qualche modo, da qualche parte in quel momento l’anima di Ozzy era al suo fianco a suggellare quella collaborazione come una vera e propria dichiarazione d’amore alla possibilità, alla speranza, alla meraviglia dell’impossibile. È la prova che i sogni non hanno età, non hanno confini, non hanno regole, così come la musica. Possono nascere in una stanza buia, crescere tra le note di un disco consumato, e poi esplodere davanti a migliaia di cuori che battono all’unisono.
Monia Degl’Innocenti
Ozzy Osbourne OFFICIAL WEBSITE
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