Equilibrio tra tecnica ed emozione nella musica:consigli pratici, esercizi quotidiani e creatività autentica.

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Ciao a tutti,
sono Jonathan Vanderbilt e scrivo per Backdigit.com articoli di musica: recensioni di dischi, di band, di concerti, ma anche piccoli suggerimenti per chi inizia a suonare.

In passato ho collaborato con aziende, sindacati e gruppi politici, lavorando nella comunicazione e nella musica. Oggi, con quasi sessant’anni di esperienza, cerco di mettere tutto questo bagaglio a disposizione dei più giovani.

Andiamo quindi al tema di questo primo articolo: l’equilibrio tra tecnica ed emozione nella musica.

Emisferi cerebrali e creatività musicale

Il cervello umano è composto da due emisferi:

  • l’emisfero destro, legato all’aspetto emotivo e creativo;
  • l’emisfero sinistro, legato alla parte logica e razionale.

Quando un artista compone, c’è sempre un dialogo tra questi due mondi: da un lato lo studio tecnico e la teoria, dall’altro l’ispirazione creativa. Per mantenere l’ispirazione viva, è fondamentale non trascurare né lo studio razionale né la spinta emotiva. È proprio questo equilibrio che alimenta la creatività.

Ispirazione musicale e studio tecnico

Io stesso, in momenti di blocco creativo, ho ritrovato nuova energia dedicandomi allo studio: provando nuovi ritmi, scoprendo nuovi generi e arricchendo la mia tecnica. Questo mi ha permesso di recuperare quell’equilibrio razionale ed emozionale nella musica che fa la differenza tra un musicista “meccanico” e un vero artista.

Consigli pratici per giovani musicisti

Se sei agli inizi, non conta tanto quante cose sai, ma come le usi. Basti pensare al famoso giro di DO armonico delle canzoni (Do maggiore – La minore – Re minore – Sol maggiore), alla base di una quantità infinita di brani.

Quindi: meglio poche nozioni ma ben assimilate, piuttosto che tanta teoria usata male.

Memoria muscolare per chitarristi

Un punto cruciale è la memoria muscolare per chitarristi. Il cervello deve ripetere i movimenti fino a quando diventano automatici. Per esempio, mignolo e anulare hanno tendini collegati e risultano meno indipendenti di indice e medio: vanno quindi allenati di più.

La postura corretta della mano del chitarrista è altrettanto importante:

  • mano dritta, senza piegature eccessive;
  • pollice ben posizionato dietro il manico;
  • corpo rilassato, respirazione fluida.

Esercizi quotidiani per migliorare tecnica

Meglio esercitarsi ogni giorno per poco tempo che concentrare tutto in una sola sessione settimanale. Imparare musica con ripetizione costante è la chiave: la tecnica entra nelle dita e nel corpo solo attraverso la pratica regolare. Dal vivo, infatti, raramente si suona al 100% delle proprie capacità: mediamente ci si esprime all’80%.

Ecco perché conviene puntare sulla solidità acquisita in studio, senza forzature. La musica non è mai solo tecnica o solo emozione: è un continuo gioco di equilibrio. Con lo studio, la memoria muscolare, la postura e gli esercizi quotidiani per migliorare la tecnica, ogni musicista può trovare la propria voce unica.

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Alessandro Benussi
1 giorno fa

articolo interessante, che conferma quanto tu possieda una conoscenza trasversale alla musica.Bravo

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