ExpiatoriA: una delle più interessanti band del panorama dark metal nostrano.
Gli ExpiatoriA nascono a Genova agli inizi degli anni ’90 per opera dei fratelli Giambattista e Massimo Malachina (basso e chitarrra) e di Massimo Cottica (voce). Si tratta di una della tante band che per anni hanno occupato le sale prova allestite negli anfratti adiacenti al Cimitero Monumentale di Staglieno. Utilizzando l’influenza delle atmosfere di questo luogo inquietante, ma meraviglioso, nel loro sound e nell’estetica che li ha sempre caratterizzati.
L’inizio è stato piuttosto discontinuo, ma negli ultimi dieci anni la band ha trovato una nuova energia arrivando a stabilizzarsi. Ci sono stati molti cambiamenti nella line up, ma i nostri non si sono scoraggiati e sono giunti, a poco a poco, a mettere insieme un combo davvero competitivo. Sono così diventati una delle maggiori formazioni della scena metal indipendente nazionale.
Dal vivo sono veramente divertenti e riescono a coniugare la loro musica, molto ben scritta e molto ben suonata, con degli aspetti teatrali ricercatissimi. Dal punto di vista discografico sono molto prolifici.
Ecco di seguito l’intervista che hanno rilasciato a Backdigit. Ha risposto alle domande Enrico Meloni, batterista della band.
Articolo a cura di Diego Banchero
Intervista a Enrico Meloni degli ExpiatoriA
Ciao ragazzi, come primo passo vi chiediamo di parlarci della vostra biografia dagli inizi fino a oggi. Cosa è cambiato dagli anni ’90 (periodo dei vostri esordi) a oggi? Ci interessa anche fare un punto delle situazione sui dischi pubblicati fino ad ora.
Faremmo prima a dirti cosa NON è cambiato! Ahah! Personalmente, quando gli ExpiatoriA sono nati avevo appena un anno, per cui potrei non essere la persona più adatta a rispondere a questa domanda. Tuttavia, dai racconti dei fondatori GB e Massimo Malachina, trasudano parole ricche di entusiasmo, voglia di spaccare, di divertirsi ed esprimersi attraverso la musica in modo sano.Gli ExpiatoriA, nonostante un nome che potrebbe far pensare a tematiche vicine alla religione o all’occultismo, non hanno mai avuto altro obiettivo se non quello puramente artistico della musica per la musica. E questo non è cambiato negli anni, anzi.
Il primo demotape della band
Ora più che mai sentiamo che il sogno originario si sta pian piano avverando, e ci stiamo togliendo moltissime soddisfazioni.
Al primo demotape del 1987, intitolato “ExpiatoriA” e contenente due pezzi, sono seguiti diversi concerti a Genova e provincia. Quindi la pubblicazione di due demotape un po’ più corposi. Il loro titolo è “Tribute to Death”, nel 1991, e “Symphonies of Decomposed Human flesh”, nel 1992.
Tutto sembrava andare per il meglio. Anche grazie all’inclusione della compilation della Dracma Records “Nightpieces” col brano “Suffering Days”, sempre nel 1992… Ma poi tra servizio militare e impegni familiare improrogabili il progetto si è dovuto forzatamente interrompere.
Questo fino al 2010, quando Massimo Malachina rimette in piedi la formazione senza GB al basso, pubblicando “Return to Golgotha”. Segue un altro stop e, nel 2018, il ritorno definitivo, che segna anche il ritorno di GB, e la pubblicazione dell’ep “Crimson Evil Eyes”, di tre brani.
Seguono altri aggiustamenti nella formazione e si arriva al 2022 e la pubblicazione di “Shadows”, il primo album, a opera di Black Widow Records e Diamonds Prod.
Le influenze musicali degli ExpiatoriA
Parlateci delle influenze che arricchiscono il vostro sound. Con il tempo si sono modificate? Ci sono stati nuovi artisti e band che con il passare degli anni hanno ampliato le vostre vedute?
Se inizialmente l’idea era quella di ispirarsi principalmente ai Death SS, che avevano appena pubblicato l’album seminale “The Story of Death SS”, negli anni gli ExpiatoriA hanno incarnato diversi stili musicali. I maestri italiani sono stati influenti soprattutto per quanto riguarda la parte scenografica e visiva in sede live. L’altra costante a cui gli ExpiatoriA si sono sempre ispirati sono King Diamond e i Mercyful Fate. Influenze, queste ultime, che a seconda del momento della storia della band sono state più o meno rese esplicite anche musicalmente.
Si passa infatti dal techno-thrash degli esordi, esemplificato in brani come “Evilcation”, tratto dal secondo dei demotape dei primi anni ‘90, a un heavy metal intriso di dark e gothic. Quale quello della prima rinascita, nel 2010, con “Return to Golgotha”. Per passare a tre brani un po’ più incattiviti, quasi un ritorno alle origini, con “Crimson Evil Eyes” (dove torna in formazione anche GB Malachina, uno dei fondatori).
Il debutto “Shadows”, uscito finalmente nel 2022 per opera di Black Widow e Diamonds Prod., contiene brani nuovi. Sono stati scritti dal 2020 in poi, con una nuova formazione, e si compone di sei brani in stile doom metal classico ottantiano. E’ ispirato ai Candlemass con tinte gothic/dark alla Type O Negative.
Le nuove canzoni
Le nuove canzoni riescono finalmente a rievocare lo spirito originario con cui era nata la band, riuscendo a incarnare in musica le influenze di King Diamond e Mercyful Fate. Il prossimo album sarà composto da brani di heavy metal con elementi doom e prog, con una grande attenzione per gli arrangiamenti e le soluzioni poco scontate.
Come ci è stato detto alla fine di una recente esibizione, “suonate un doom complicato”, il che in un certo senso rende bene l’idea.
Difficile individuare qualche band in particolare che si possa annoverare tra le influenze “nuove”, come ci chiedevi, e che non rientrino in quelle già citate. Possiamo però dire che l’esperienza musicale di ciascuno degli attuali componenti degli ExpiatoriA contribuisce a creare il nostro sound attuale. US power metal anni ‘80, prog rock e prog metal in tutte le loro meravigliose forme. Quindi thrash metal, dark e gothic, hard rock ed heavy metal, senza disdegnare generi più estremi quali black e death metal. O molto meno estremi, come i cantautori italiani e la musica pop in generale.
Tutti noi continuiamo ad ascoltare le nuove uscite. Ci piace andare a vedere altre band dal vivo, per cui siamo esposti a tutte le novità musicali in ambito rock e metal nelle sue accezioni più ampie.
Un grande calderone musicale, un magma creativo e molto vario che dà vita alla musica degli ExpiatoriA.
I cambi di line up nel gruppo
La formazione attuale è molto forte. Ci sono stati parecchi cambi di line up, ma questo non vi ha scoraggiato. Volete parlarci dei ragazzi che oggi compongono la formazione degli ExpiatoriA?
Non ci ha mai scoraggiati, anche se ci sono stati diversi stop nella nostra storia, dato che la nostra attività non è stata ininterrotta dal 1987 a oggi. Dalla terza (!) rinascita della band, quella di Crimson Evil Eyes del 2018. Pezzo dopo pezzo, siamo arrivati alla sudatissima pubblicazione del debutto “Shadows” (ci si è messo pure il COVID!), nel 2022. Ora, a due anni da quel momento di coronazione di un sogno, finalmente possiamo dire che la formazione è solida. Tutti remiamo nella stessa direzione, che senza ombra di dubbio è l’elemento più importante quando si vuole fare un salto di qualità che non sia solo musicale ma anche, diciamo, professionale.
Passare dal vedersi in saletta e scrivere musica al programmare concerti con una certa frequenza e investire tempo e denaro in un progetto che ci piace e ci appaga. Certamente richiede che tutte le persone coinvolte condividano, anche se non sempre, come è naturale, la direzione generale del progetto. Allo stato attuale è quella di suonare dal vivo quanto più possibile e continuare a comporre e scrivere musica che vorremmo ascoltare. Come dice sempre Massimo: “se ti viene la pelle d’oca mentre la suoni, allora stai andando bene”.
I membri degli ExpiatoriA
Dopo questo lungo preambolo, passiamo ai componenti. Oggi la band, formata nel 1987 dai fratelli Malachina (Massimo alla chitarra e GB al basso), è composta da musicisti molto attivi nel vivacissimo underground genovese. Si tratta di AngeleX, voce, già in formazioni heavy e hard rock, nonché tribute band di Black Sabbath periodo Dio-Gillan-Martin, entrato in formazione a novembre 2023. Ha sostituito Krieg (quest’ultimo ha cantato su “Shadows”). Roberto Lucanato, chitarra, che condividiamo con i meravigliosi Il Segno Del Comando e che ha trascorsi death metal con i Toolbox Terror, subentrato a Edoardo Napoli inizialmente come sostituto in sede live. Flux, tastiere, anche nei Tenebrae, turnista live dei leggendari Abysmal Grief e nei Tony Tears, in formazione ExpiatoriA dal 2022. Poi io, Enrico Meloni, batteria, faccio parte anche degli IKITAN, trio heavy post-rock, e della band thrash metal milanese The Healing Process, da giugno 2022.
L’importanza dei concerti dal vivo
Per voi la dimensione live è molto importante, lo si percepisce chiaramente assistendo ai vostri concerti. Come vivete questa parte della vostra attività? Riuscite a suonare a sufficienza?
Viviamo questa parte della nostra vita con grande gioia. Suonare dal vivo è fondamentale, ci diverte moltissimo ed è parte integrante del progetto ExpiatoriA.
Suonare in contesti “adatti” è altresì importante. Non potremmo mai suonare a una sagra paesana, non per mancanza di rispetto per eventi del genere, per chi ci suona e per chi li organizza, ma perché la nostra proposta richiede una certa atmosfera. Chi ha già assistito a uno dei nostri concerti lo sa bene.
Il che ci porta alla quantità di concerti che riusciamo a suonare. Da una parte si’, sono abbastanza, perché tra impegni di lavoro e familiari, muovere sei persone più un numero variabile di collaboratori non è semplicissimo. Per cui, molto semplicemente, si fa quel che si può.
D’altra parte non sono abbastanza, perché vorremmo fare di più, suonare ovunque ci sia una possibilità coerente con la nostra filosofia. A tal fine abbiamo deciso di affidarci a Michele Vasi e la sua agenzia MVO Concerti, perché la triste verità è che per fare il salto di qualità di cui parlavamo sopra non si può fare affidamento solo su se stessi. Tradotto: per entrare in certi contesti, suonare in palchi importanti e cercare di uscire dalla propria regione, affidarsi a un’agenzia è fondamentale.
Per cui ci saranno bellissime novità nelle prossime settimane, non vediamo l’ora di condividerle.
Gli Shadows: la squadra degli ExpiatoriA
C’è una vera e propria squadra attorno agli ExpiatoriA. Una squadra che assiste i musicisti sia in studio sia dal vivo. Volete parlarci di questi aspetti? Chi studia le scenografie dei live?
Gli “Shadows” ci accompagnano sul palco nei momenti chiave della nostra esibizione, prima durante e dopo il concerto. In un certo senso ci comandano. Non voglio anticipare nulla ma i nostri concerti sono un’esperienza abbastanza particolare dove succedono tante cose. Non sappiamo se saranno ancora presenti in qualità di “Shadows” anche in futuro, perché sono previsti alcuni cambiamenti nelle nostre tematiche. Ma è certo che ci staranno alle calcagna ancora per un bel po’.
Le scenografie nascono dalle nostre menti e, una volta verificata la fattibilità, si parte alla produzione di vestimenti e oggetti vari. Tutto in ottica molto artigianale e di autoproduzione. Si tratta a tutti gli effetti di pezzi unici.
Come nascono i brani
Come nascono i vostri brani?
Le idee principali, fin dal 1987, arrivano da Massimo Malachina, chitarrista e fondatore della band. Lui è presente in tutte le pubblicazioni, ufficiali e meno, della band fino a oggi.
In sala prove poi, partendo da uno scheletro più o meno definito, ciascuno di noi ci suona sopra, improvvisando, affinando e suggerendo, anche agli altri. Registriamo tutte le nostre prove e l’ascolto individuale di quanto eseguito in sala è fondamentale per capire cosa si è fatto. Ma anche cosa si può fare e, in alcuni casi, quando un errore o un’esecuzione sbilenca possono aprire nuove porte creative. È capitato più di una volta e personalmente è una delle fasi della scrittura delle canzoni che preferisco.
Non mancano sessioni “in coppia” e col passare del tempo, continuando a suonare le canzoni, si vanno definendo nella loro forma finale.
Lo scambio, anche appassionato, è parte fondamentale del processo. Tutti hanno la possibilità di dire la loro sia sulla propria parte che su quella degli altri. Siamo al servizio della musica e non del solo appagamento del nostro ego.
Mettiamo moltissima cura negli arrangiamenti, non ci accontentiamo delle soluzioni più scontate e ci impegniamo per creare musica interessante e varia. Le nostre nuove canzoni lo potranno finalmente dimostrare.
ExpiatoriA e la scena musicale indie nostrana
Come vedete la scena musicale indipendente italiana? Siete conosciuti come una
band che non disdegna di aprire delle reti di collaborazione con altri gruppi per
promuovere una crescita comune. Diteci la vostra!!!
Solo lavorando tutti insieme si vince, non c’è dubbio. Certo, non tutte le ciambelle escono col buco, ma cerchiamo il più possibile di avere rapporti positivi e propositivi con le altre band, sia liguri che italiane ma anche estere, quando capita, oltre che con promoter, organizzatori di eventi e gestori di locali. La scena musicale indipendente italiana è ricchissima, per ciascun genere e sottogenere ci sono decine di band e questo naturalmente crea un clima molto stimolante. Grazie a internet è più semplice creare connessioni con realtà per noi distanti ed entrare in contatto con persone che non si trovano nelle nostre immediate vicinanze.
In generale, dal punto di vista dei concerti, c’è sempre qualcosa da andare a vedere persino in una città come Genova (più spesso che no, a dirla tutta, ci troviamo in imbarazzanti situazioni di overbooking, dove è davvero difficile scegliere a quale evento partecipare dato che, per un milione di motivi diversi, tendono ad accumularsi in alcuni weekend particolari dell’anno) che, nonostante un’altissima densità di musicisti, soffre una grande carenza di spazi nei quali potersi esprimere suonando musica originale.
O meglio: gli spazi ci sono ma sono tutti di dimensioni medio-piccole. Manca uno spazio
davvero grande e importante, disponibile tutto l’anno, gestito in modo professionale e con
attenzione e rispetto tanto per le band che per spettatori e spettatrici.
Ciononostante, e come anticipato, penso che Genova sia una città estremamente vivace in
cui si può trovare davvero di tutto dal punto di vista musicale.
I nuovi progetti musicali
Quali progetti avete a lungo, medio e breve termine? Ci sono nuovi lavori in arrivo?
Oltre a una serie di concerti che non vediamo l’ora di annunciare, e che ci terranno
impegnati fino alla prima metà del 2025, abbiamo in cantiere la pubblicazione di una
cassetta in edizione limitata, intitolata “Shadows – Live”, prevista entro la fine dell’estate
2024 e pubblicata da Diamonds Prod. dell’amico Daniele Pascali.
Questo perché, dopo aver portato “Shadows” in giro per diversi mesi, ci siamo accorti, e ci hanno fatto notare, che quello che suoniamo dal vivo non rispecchia più di tanto quello che abbiamo pubblicato ormai due anni fa: le canzoni di “Shadows” si sono impreziosite di nuovi arrangiamenti e sono anche un po’ più veloci ora. Se aggiungiamo il fatto che nella
formazione attuale sono presenti solo due persone di quelle che hanno suonato in
“Shadows”, ossia i fratelli Malachina, si può capire che l’esigenza di dare dignità alla
versione live dei brani di “Shadows” fosse molto impellente per noi.
Tradotto: possiamo considerare la cassetta come un bootleg ufficiale dell’album “Shadows” eseguito dal vivo nella sua interezza, registrato da Edoardo Napoli durante uno dei nostriultimi concerti direttamente dal mixer, e senza alcuna correzione in studio. Ciò che si sente è ciò che è realmente accaduto: ci tenevamo molto che l’esperienza di ascolto fosse il più possibile rispondente a quanto effettivamente accaduto la sera del concerto.
ExpiatoriA e Il Segno del Comando
Oltre a questo, abbiamo anche tre brani pronti per essere inclusi in uno split proprio con Il
Segno Del Comando che verrà pubblicato da Black Widow Records nei prossimi mesi. Le
tematiche dello split sono incentrate sullo sceneggiato “Voci Notturne”, scritto da Pupi Avati e andato in onda su Rai1 nel 1995.
Si tratta di tre composizioni tendenti verso il prog, senza mai dimenticare le nostre radici
fondamentalmente doom e heavy metal. Nel frattempo, dato che i due progetti discografici appena menzionati sono già praticamente pronti, continuiamo a scrivere nuove canzoni per il nostro secondo album.
Non ci si annoia di certo!
Nel ringraziarvi per la disponibilità, vi chiediamo di lasciare i vostri contatti social per
i lettori di Backdigit.
Grazie a te Diego!
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