Falling in Reverse: dal buio alla gloria, tra amore, rabbia e rivoluzione sonora

Nel panorama musicale moderno, poche band riescono a incarnare la furia, la vulnerabilità e l’evoluzione artistica come i Falling in Reverse. Nati nel 2006 a Los Angeles sotto la guida carismatica e controversa di Ronnie Radke, ex frontman degli Escape the Fate, il gruppo ha attraversato tempeste personali e professionali per emergere come una delle formazioni più audaci e influenti del metalcore contemporaneo

Ronnie Radke: genio e tormento

Radke è il cuore pulsante della band. La sua storia personale, segnata da detenzione, redenzione e rinascita artistica , si riflette in ogni nota. Cresciuto con il metal grazie al padre, ma innamorato dell’hip hop, Ronnie ha trasformato i Falling in Reverse in un laboratorio sonoro dove ogni sentimento prende forma nel suono . Non è solo un cantante. È un performer, un attore, un rapper, un provocatore. La sua voce passa da uno screaming brutale al falsetto melodico con una naturalezza disarmante,  è un caleidoscopio emotivo e tecnico, capace di attraversare generi e stati d’animo con una versatilità che pochi frontman possono vantare .

Nel 2024, i Falling in Reverse hanno pubblicato l’album Popular Monster, un’opera che fonde metal, rap, punk e una dose di introspezione brutale. Il disco non è solo un trionfo musicale: è anche un tributo al chitarrista Derek Jones, scomparso prematuramente nel 2020. Le sue ultime registrazioni vivono nella title track, rendendo l’album un testamento emotivo e potente.

E proprio durante l’esecuzione del brano Popular Monster, Ronnie parla con parole toccanti sul sentirsi “un mostro” agli occhi della società, parlando di ansia, depressione e isolamento, tanto da commuoversi sul palco. Quel momento, lontano dalle luci e dai riff, ha cementato il suo ruolo non solo come artista, ma come figura empatica e vulnerabile.

“Se vi sentite persi, se pensate che nessuno vi capisca, sappiate che io vi vedo. E non siete soli.”

Note che curano le ferite

Ronnie Radke non ha mai avuto paura di mostrarsi per ciò che è: fragile, furioso, umano. Sui social, ha aperto il suo cuore come si spalanca una finestra in una notte tempestosa, lasciando entrare il vento della verità. Ha parlato della depressione che lo ha attraversato come un’ombra lunga, del dolore per la perdita di Derek, non solo un chitarrista, ma un fratello d’anima, e del peso della fama, che spesso brilla fuori ma consuma dentro.

Nei suoi testi affronta temi come la salute mentale, la fama, la solitudine e l’autodistruzione, sempre con una sincerità cruda e disarmante, come se ogni parola fosse un frammento di pelle strappata. Non cerca di piacere, cerca di essere vero. E in questa verità, migliaia di fan hanno trovato rifugio.

In interviste sussurrate e confessioni pubbliche, Ronnie ha raccontato che la musica è stata la sua terapia. Brani come Losing My Life e Drugs non sono solo canzoni: sono urla trattenute troppo a lungo, lacrime trasformate in armonia. Ronnie non canta per intrattenere, canta per sopravvivere. E nel farlo, ci insegna che anche i silenzi più bui possono trovare voce.

Nel buio che canta: Ronnie Radke tra Hardy e Marilyn Manson

E proprio in questo viaggio emotivo, ha scelto di condividere il microfono con due voci che, come la sua, cantano dal confine tra luce e oscurità.

Nel brano God Is A Weapon, pubblicato il 21 maggio 2025,  Ronnie e Marilyn Manson si alternano in un duetto oscuro e magnetico. Le loro voci si rincorrono come due demoni innamorati, in un video in bianco e nero che sembra uscito da un sogno gotico. È una confessione peccaminosa, un’ossessione cantata, un’ode alla fragilità che esplode.

Manson, con il suo stile scenico provocatorio e profondamente emotivo, aggiunge un tocco di mistero e malinconia, mentre Ronnie Radke porta in scena la sua vulnerabilità con una forza disarmante. Insieme, creano un’atmosfera sospesa, dove il dolore diventa bellezza e l’oscurità si trasforma in poesia.

Con Hardy, il frontaman, esplora un’altra sfumatura del suo universo emotivo: quella della rabbia che cerca redenzione, del dolore che si trasforma in forza. Il brano All My Women, pubblicato l’8 agosto 2025, è una fusione audace tra il metal melodico dei Falling In Reverse e il country-rock ruvido e sincero di Hardy

Nel video, ironico, surreale e profondamente umano , i due artistiappaiono come burattini animati, protagonisti di una commedia visiva che racconta le complicazioni dell’amore e dell’identità. Ma dietro l’umorismo e la teatralità, si nasconde una verità più profonda: anche chi sembra fatto di ”pezza” ha un cuore che batte, una voce che trema, una storia che merita di essere ascoltata.

La voce di Hardy, graffiata e potente, si intreccia con quella di Ronnie in un duetto che non è solo musicale ma un ponte tra generi, tra vissuti, tra modi di essere.

Falling In Reverse al Firenze Rocks 2025

Prima di dare il via ufficiale al tour, la band ha infiammato i palchi di alcuni dei festival più importanti d’Europa

Il 12 giugno 2025 il cielo del capoluogo  toscano era illuminato di fiamme, luci pulsanti a scandire il ritmo emotivo dei brani, come battiti cardiaci impazziti, e immagini oniriche che sembravano uscite da un sogno distorto. Su quel palco i Falling In Reverse non hanno solo suonato, hanno raccontato la loro storia. Non c’erano più barriere tra palco e platea: solo cuori che battevano all’unisono, migliaia di anime hanno trovato rifugio nella voce di chi ha saputo trasformare le ferite in arte. Il palco non era solo una struttura scenica: era un universo parallelo, un teatro visionario dove ogni elemento visivo raccontava una parte dell’anima di Ronnie Radke

Nord America: il cuore pulsante del God Is A Weapon Tour 2025

Il tour nordamericano dei Falling In Reverse è stato il battito più forte di un anno già leggendario. Partendo da Denver, Dallas , Austin, passando per Tampa, Toronto, Montreal, Phoenix ,Virginia Beach, per arrivare a Las Vegas, la città dove tutto è iniziato. Il God Is A Weapon Tour 2025 ha confermato ciò che i fan già sapevano: “Questa band non è più una promessa. È una presenza. Una voce che non si può ignorare. È il suono di una generazione che non ha paura di mostrarsi fragile, feroce, vera”.

Se cercate qualcosa che vi faccia sentire vivi, che vi parli senza filtri, che vi accompagni nei momenti più bui e vi spinga a urlare anche quando pensavate di non avere più voce… ascoltate i Falling In Reverse, perché il metal ha trovato una nuova anima. E brucia.

Ronnie e Marilyn Manson

Monia Degl’Innocenti

OFFICIAL WEBSITE

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