Flotilla verso Gaza: la spedizione di navi umanitarie che rompe il silenzio e sfida i governi

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Il più grande convoglio marittimo civile della storia, con 50 imbarcazioni di varie dimensioni partite da diversi porti del Mediterraneo: è la Global Sumud Flotilla verso Gaza. Una missione umanitaria che sfida i governi e porta speranza, mentre i media tacciono e il mare diventa voce di resistenza.

Flottilla verso Gaza Global Sumud Flotilla  missione umanitaria via mare
Global Sumud Flotilla

La Flotilla verso Gaza che rompe il silenzio

C’è un silenzio che pesa più delle bombe, quello che non passa in televisione. Eppure, in mare aperto, qualcosa si muove: la Flotilla verso Gaza, una spedizione con più di quaranta imbarcazioni provenienti da quarantaquattro stati diversi, europei e non solo. È un movimento spontaneo, segreto, nato dalla certezza che non si può più restare fermi a guardare. Questo convoglio umanitario verso Gaza è diventato simbolo di resistenza civile.

Le navi italiane militari, che inizialmente seguivano la spedizione, sono state richiamate indietro. La decisione porta la firma del governo, che ha parlato di sconfinamento. Ma le 50 imbarcazioni della Flotilla verso Gaza non si sono fermate. A bordo ci sono scienziati, giornalisti, intellettuali, uomini e donne che non hanno scelto il mare per combattere, ma per portare aiuti e, se possibile, strappare alla morte chi ancora può essere salvato. Questa flotta solidale è diventata un atto di coraggio collettivo.

Flottilla verso Gaza Global Sumud Flotilla  missione umanitaria via mare
Global Sumud Flotilla

Cos’è la Flotilla verso Gaza

Qualcuno la chiamerà missione clandestina, altri la descriveranno come un’operazione fuori dalle regole. In realtà, cos’è la Flotilla verso Gaza se non un atto umanitario estremo? La Global Sumud Flotilla è nata nel luglio 2025 in risposta alle conseguenze umanitarie sulla popolazione palestinese della guerra nella Striscia di Gaza, considerate da una parte crescente dell’opinione pubblica, delle istituzioni e degli studiosi come un genocidio.

Il movimento si è generato grazie alla convergenza di diversi movimenti attivisti e umanitari, tra cui la Freedom Flotilla Coalition, il Global Movement to Gaza, la Carovana Sumud (proveniente dal Magreb) e la Sumud Nusantara (dalla Malesia), in una missione marittima coordinata. Fra le figure a bordo delle imbarcazioni ci sono anche quattro politici italiani: le eurodeputate Annalisa Corrado (PD) e Benedetta Scuderi (EV), il deputato Arturo Scotto (PD) e il senatore Marco Croatti (M5S). Davanti a un popolo che viene sterminato, cosa resta se non raccogliere chi sopravvive, portarli via dal fuoco e offrire almeno a pochi la possibilità di ricominciare? Questa missione umanitaria via mare è un gesto di resistenza.

La rabbia e il tradimento della politica

E mentre le navi avanzano, lontano, in Italia cresce la rabbia. Una parte del paese accusa la premier di aver voltato le spalle a una missione di salvezza. La politica si divide, ma il malcontento cresce: perché non si può continuare così, perché troppo spesso i governi, di ieri e di oggi, hanno preferito stringere mani ai dittatori invece che ai popoli in fuga.

Flottilla verso Gaza Global Sumud Flotilla  missione umanitaria via mare
Missione umanitaria via mare

Il racconto si intreccia con la memoria personale. Chi parla ricorda il rumore del mare, ma anche quello delle bombe. Un uomo dell’equipaggio ha quasi perso l’udito: una deflagrazione lo ha lasciato stordito per ore. Non era solo un danno fisico, era il simbolo di un mondo in cui la scienza, complice nella creazione di queste bombe, invece di salvare, si piega a distruggere.

E allora la rabbia diventa denuncia. Non è la voce di un partito, ma di chi si sente tradito da tutti. Dalla sinistra che ha costruito decreti di sicurezza e stretto accordi con trafficanti. Dalla destra che ha rincarato la dose, firmando intese con generali libici e continuando a piegarsi agli interessi di Netanyahu e delle milizie.

Missione umanitaria via mare

Un mondo che si sveglia

Ma dentro la denuncia c’è una convinzione forte: il mondo si sta svegliando. Non sono i governi, non sono le élite, ma la gente comune a rappresentare la maggioranza silenziosa, quel novanta per cento che non vuole più bugie e guerre. La storia lo ha già dimostrato: quando l’acqua arriva alla gola, la gente riempie le piazze e cambia la direzione della storia.

Sopra tutto resta il mare. Quel mare che inghiotte e restituisce, che cancella e conserva. Quel mare che fa da sottofondo a voci spezzate, a navi che sfidano il silenzio, a bambini che aspettano sulla riva. E mentre esplodono bombe e cadono governi, la Flotilla, questo convoglio umanitario verso Gaza, continua il suo viaggio. Perché, nonostante tutto, la vita è più forte della guerra.

Cos’è la Global Sumud Flotilla verso Gaza? Scoprilo sul sito ufficiale segui streaming live24 ore su 24 WEBSITE


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