Il titolo, Ageless, dice già molto della nuova fatica discografica di Gabriele Baldocci. Pubblicato lo scorso 13 ottobre (prodotto da The Cage Records), il cd è stato anticipato il 13 settembre dal brano omonimo. Pezzo che il Maestro Baldocci ha voluto dedicare ad un suo amico, il compianto virtuoso Ezio Bosso (scomparso nel 2020). Undici pezzi, quelli di Ageless, che riescono senza fronzoli e manierismi, a dare un’idea più che concreta dell’indubbio talento di Gabriele, uno dei pianisti contemporanei più interessanti in circolazione.
Livornese di nascita e inglese d’adozione, Gabriele insegna al Trinity Laban Conservatoire of Music e alla Purcell School di Londra. E’ inoltre il Fondatore e Direttore del London Piano Centre e della Milton Keynes Music Academy. Tante le sue apprezzate registrazioni, tra le quali un recital in duo con Martha Argerich, la più grande pianista vivente, l’opera completa di Nino Rota con Marco Fornaciari, gli Improvvisi di Chopin e l’integrale delle Ballate. Stile unico e molto eclettico, Gabriele Baldocci ha ottenuto un lusinghiero successo con l’album Sheer Piano Attack, tributo al celebre lavoro discografico dei Queen ed apprezzato dagli stessi membri della storica formazione.
La brillante carriera di un ex bambino prodigio
A proposito di Martha Argerich, insieme a lei Baldocci si è esibito nel 2018 in Spagna interpretando in anteprima “Gemini”. Il brano è stato composto dal talentoso chitarrista britannico Anthony Phillips (mente musicale dei primi Genesis). Le potenzialità artistiche di Baldocci sono state elogiate dalla stampa di tutto il mondo. La stessa cosa è accaduta anche per le sue numerose ed apprezzatissime performance live. Ex bambino prodigio Gabriele, che ha completato i suoi studi musicali presso la prestigiosa Accademia di Santa Cecilia a Roma, è richiesto anche per le sue numerose masterclass. A backdigit.com Gabriele Baldocci ha raccontato la nascita del suo nuovo gioiello, “Ageless” oltre a dare interessanti informazioni riguardo il suo brillante percorso pianistico…
Intervista al Maestro Gabriele Baldocci
“Ageless” è un brano musicalmente “minimalista” che non ti stanchi di ascoltare perché ogni volta ci scopri dentro dettagli nuovi. Tu cosa provi quando fai il riascolto del pezzo?
Quando riascolto “Ageless”, mi trovo sempre di fronte a nuove scoperte all’interno del brano che, pur essendo composto in uno stile abbastanza inusuale per me, trovo molto forte e toccante. Rivivo l’emozione originale di una composizione che evoca un senso di tempo sospeso, di malinconia, e un’atmosfera quasi metafisica. Scritto rapidamente in un impeto di ispirazione influenzata dallo stile di Ezio Bosso, questo pezzo minimalista mi trasporta in un viaggio emotivo ad ogni ascolto.
Il brano è dedicato ad Ezio Bosso. Sappiamo che eri amico di questo indimenticabile artista quindi ti chiediamo gentilmente un ricordo di lui, sia come personaggio pubblico che come persona…
La mia amicizia con Ezio Bosso è stata principalmente epistolare; non ci siamo mai incontrati personalmente. Dopo il mio arrivo a Londra, un amico comune ci ha messo in contatto e ho subito percepito una forte sintonia con lui. Il ricordo più forte di Ezio è legato alla notte in cui è salito alla ribalta al Festival di Sanremo, un momento che mi ha commosso profondamente e che mi ha spinto a scrivergli per congratularmi. Una delle sue frasi che mi ha più colpito fu un suo tipico leitmotiv, “non ce lo possiamo permettere”, che accomuna i nostri passati di figli di famiglie umili, con tutte le difficoltà – materiali e psicologiche – che abbiamo dovuto superare.
La nascita di “Ageless” e la presentazione in anteprima a Roma
In quali circostanze hai composto “Ageless”?
“Ageless” è stato ispirato proprio da Ezio Bosso. È nato in una giornata piovosa in Inghilterra, mentre accompagnai mio figlio e mia moglie a casa di amici. Le armonie del brano hanno preso vita nella mia mente e, preso dall’urgenza di metterle nero su bianco, tornai a casa e scrissi il pezzo in sole due ore, seguendo un flusso di ispirazione dopo giorni immersi nella musica di Ezio.
Lo scorso 18 ottobre hai presentato “Ageless” in anteprima al Monk di Roma. Quali sono state le tue impressioni e qual è stato il feedback del pubblico?
La presentazione di “Ageless” al MONK di Roma è stata un’esperienza emozionante e molto positiva. Sentire l’energia del pubblico e ricevere una risposta così calda e accogliente è stato incredibilmente gratificante. L’esibizione dal vivo, come ormai è nella mia tradizione, ha incluso anche elementi improvvisati, rendendo lo spettacolo unico e personale, soprattutto con il ritratto musicale estemporaneo dedicato all’amica Amanda Sandrelli.
La collaborazione con la Argerich e Anthony Phillips
Parlando in generale della tua brillante carriera, in particolare della tua sempre “maestra” Martha Argerich. Nel 2018 hai suonato insieme a lei in una grande performance in Spagna presentando in anteprima il brano “Gemini” composto da Anthony Phillips. Come ricordi quell’esperienza?
Suonare “Gemini” con Martha Argerich in Spagna è stato un onore. È stato un momento indimenticabile, specialmente perché a Martha il brano, che rispecchia il suo segno zodiacale e presenta una dualità affascinante, piacque infinitamente. La sua insistenza a registrare una seconda versione subito dopo il concerto, per catturare al meglio la nostra interpretazione, sottolinea l’intensità di quell’esperienza.
A proposito di Martha Argerich e di Anthony Phillips. Ti piacerebbe, o c’è in programma, di tornare a fare qualcosa insieme a loro, anche separatamente?
Mi piacerebbe enormemente tornare a collaborare nuovamente con Martha Argerich e Anthony Phillips. Attualmente stiamo discutendo la possibilità di un altro tour con Martha, che è sempre un’esperienza straordinaria. La collaborazione con Ant, un caro amico ed un musicista meraviglioso, è qualcosa che desidero vivamente ripetere, e auspico che si possa concretizzare un progetto che ci veda di nuovo tutti e tre coinvolti.
I progetti futuri dopo “Ageless”
Dopo l’uscita di “Ageless” quali sono quindi i tuoi prossimi progetti?
Il cd di “Ageless” rappresenta un viaggio molto personale attraverso la mia vita, con brani dedicati a persone e luoghi a me cari. I miei piani futuri includono la promozione di questo album con un tour dedicato e l’uscita di un nuovo album della mia integrale delle trascrizioni delle sinfonie di Beethoven trascritte da Liszt per pianoforte solo.
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