Visti Da Backdigit.com Per Voi: “Il Capo del Mondo”

Sono andata alla preview del film Il Capo del Mondo, una pellicola che suscita emozioni contrastanti fin dal primo ciak. Risate amare, situazioni surreali e riflessioni morali. Questa commedia tutta siciliana riesce a colpire dritto al cuore – e alla coscienza. Diretto con ironia pungente, con una regia, quella di Salvo Campisano, volutamente imperfetta. “Il Capo del Mondo” ci porta dietro le quinte di un set fuori controllo, dove il confine tra arte e compromesso si fa sempre più labile. Un’esperienza cinematografica che diverte, disturba, e fa pensare, lasciando lo spettatore con una domanda ben chiara: fino a che punto si può spingere un artista, prima di perdere se stesso?

Salvo Campisano
Il Capo del Mondo – Commedia

“Il Capo del Mondo”: Una commedia tra morale, risate e mafia

Salvo Campisano e Turi Condorelli sono i protagonisti de “Il Capo del Mondo”, film girato in Sicilia che mescola ironia, tensione e teatro dell’assurdo.

Cosa succede quando un regista idealista, Salvo Giuliano (interpretato da Salvo Campisano), viene sedotto da una cifra astronomica per girare un film che calpesta ogni suo principio morale? La risposta è “Il Capo del Mondo”, una commedia siciliana al cento per cento. Un lavoro che racconta con ironia tagliente il backstage di una produzione cinematografica al limite dell’assurdo.

Una location prettamente siciliana

Girato interamente in Sicilia e prodotto da Geko Film e Green Film. Il film ci catapulta e ci immerge in paesaggi autentici, volti locali e tanto divertimento.

Al centro della narrazione, c’è il tormento di Salvo Giuliano, un regista costretto a mettere in scena situazioni a dir poco assurde, come la trucidazione di un bambino. Questa scena viene girata solo per rispettare un contratto economicamente vantaggioso ma eticamente insostenibile. L’impresa si trasforma presto in un percorso ad ostacoli, con una troupe improbabile e attori molto poco raccomandabili scelti da Turi Prezzavento (interpretato da Turi Condorelli).

Nonostante il tono comico e tanto sarcasmo, “Il Capo del Mondo” affronta tematiche incredibilmente reali, ma lo fa senza appesantire lo spettatore, grazie ad un bilanciamento sapiente tra il dramma e l’ilarietà. Da sottolineare la componente teatrale della pellicola, che si fa sentire con forza durante tutta la durata del film. Colpisce anche la scelta di abbattere il quarto muro, coinvolgendo lo spettatore in modo diretto e viscerale. La regia dinamica ed il movimento di macchina poco fluido riescono quindio a trasportare il pubblico dentro la storia, quasi come se facesse parte del set stesso.

“Il Capo del Mondo” è senza dubbio un lungometraggio da gustare dall’inizio alla fine, senza distrarsi, tenendosi pronti a qualsiasi scelta da parte dei personaggi principali. Primo fra tutti l’ambiguo Turi. Un uomo il cui modo di fare e la scarsa introspezione morale porteranno inaspettatamente ad essere al centro di una serie di colpi di scena… da non perdere!

Francesca Sorìa – Collaboratrice di Backdigit.com

Nelle sale dal 23 maggio e sulle piattaforme streaming dal 30 Maggio.

SALVO CAMPISANO OFFICIAL WEBSITE

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