King 810 scuotono la scena con “Rustbelt Nu Metal”: il degrado urbano trasformato in arte brutale

Con il nuovo singolo Rustbelt Nu Metal, i King 810 tornano a stupirci, offrendo un ritratto crudo e senza compromessi dell’America abbandonata. Il brano, primo estratto dall’album K6: Rustbelt Nu Metal in uscita nei prossimi mesi, è un viaggio sonoro attraverso le macerie sociali ed economiche della Rust Belt, la regione industriale in declino da cui la band proviene.

Registrato dal vivo in studio durante l’equinozio di primavera, davanti a un selezionato gruppo di 50 fan, Rustbelt Nu Metal segna un ritorno deciso alle radici del genere. Niente campionamenti, niente sintetizzatori, niente metronomo. Solo strumenti reali, sudore e l’inconfondibile voce graffiata di David Gunn, che guida l’ascoltatore in una discesa agli inferi.

King 810

Un videoclip che è un pugno nello stomaco

Ad accompagnare il singolo, un videoclip diretto dallo stesso Gunn. Il frontman sceglie immagini forti e disturbanti per raccontare l’orrore quotidiano: prostituzione, scontri di strada, degrado urbano, dipendenze. Nessuna scena è edulcorata. Lo spettatore è costretto a guardare ciò che spesso la società preferisce ignorare.

In un’epoca in cui la musica mainstream tende a edulcorare anche la rabbia, i King 810 alzano il livello proponendo un’esperienza sensoriale intensa e dolorosa, ma terribilmente reale.

GUARDA KING 810 (Full Set) | Live at Hooligans Live

King 810: Una denuncia senza filtri

Nel testo di Rustbelt Nu Metal, Gunn intreccia immagini crude a metafore potenti, dipingendo un mondo in rovina dove la sopravvivenza ha sostituito il sogno americano. Le istituzioni sono viste come complici della decadenza, mentre le strade di Flint – e di tante altre città dimenticate – diventano teatri di guerra invisibili.

Siamo solo ruggine e polvere, rottami che camminano canta Gunn, in uno dei passaggi più emblematici del brano.

King 810

Un manifesto per una generazione dimenticata

Rustbelt Nu Metal non è solo una canzone, ma un manifesto. I King 810 rivendicano il diritto di raccontare la disperazione senza filtri, senza retorica, senza compromessi. In un’epoca di perfezione artificiale, scelgono l’imperfezione reale come arma artistica.

Con questo singolo, la band conferma il proprio ruolo di outsider fieramente indipendenti all’interno della scena metal contemporanea. La band è capace di trasformare il trauma personale e collettivo in arte viscerale.

L’album K6: Rustbelt Nu Metal si preannuncia come una delle uscite più attese del 2025 per chi cerca musica che non ha paura di sporcare le mani.

KING 810 – Rustbelt Nu Metal [official]

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