La misteriosa sparizione di Jim Sullivan
Jim Sullivan, nato il 13 agosto del 1939, era un compositore di canzoni e poesie medievali con grandi baffi a manubrio. Dagli amici era conosciuto con il nome di Sully. Era il figlio numero sette della sua famiglia. Nel folklore popolare si dice che il settimo figlio possegga delle abilità speciali, associate ad una profezia o una connessione con il mondo naturale o soprannaturale.
La scomparsa di Jim Sullivan nel deserto

Jim, sposato e con due bambini, scomparve senza lasciare alcuna traccia il 6 marzo 1975, fuori dal deserto del Muovo Messico. Lasciando dietro di se la sua famiglia, un’automobile abbandonata e una scia di testi di canzoni. Lyrics che in qualche modo prevedevano il suo eventuale rapimento da parte degli alieni. Stava viaggiando attraverso il deserto quella notte con l’oscurità che andava scendendo, nella sua malconcia Volkswagen. Era diretto verso la città di Nashville, Tennessee, e semplicemente svaní nella sottile aria.
L’arrivo di Jim a Los Angeles

Jim era arrivato a Los Angeles nel 1968, per suonare in alcuni shows in vari clubs e locali. Stabilí una residenza musicale al The Raft, un club situato a Malibù, California.
Tra i suoi amici/fans, c’erano anche un certo numero di celebrità. Tra queste Lee Major, molto popolare come tv star di Million Dollar Man. L’attore veterano Lee Marvin, un eccezionale personaggio, l’attore Henry Dean Stanton, e il ribelle a tutti i costi Dennis Hopper. Colui che aveva convinto Jim a fare un’apparizione in un ruolo non accreditato di un chitarrista in una comune hippy nel suo film del 1969 Easy Rider. Le suddette celebrità ed altre non menzionate contribuirono alla raccolta di fondi, sollecitata da Al Dodd. Dodd era un attore poco conosciuto che aveva fondato un’etichetta discografica privata pubblicando il primo album di Jim, UFO, nel 1970.
I due album cult di Jim Sullivan

Jim Sullivan realizzò due album. Entrambi si guadagnarono la nomina di dischi cult. Il primo fu realizzato nel 1970 e si intitola UFO. Ha a che fare con il soprannaturale e tratta temi che riguardano gli extraterrestri. Due argomenti dei quali Jim era ossessionato. Nelle liriche dell’album ce ne erano alcune che sembravano predire la futura sparizione di Jim. L’album è un miscuglio di folk, country e rock psichedelico, arricchito dalle profonde ed espressive vocals di Jim. Rese più energiche da un suono ricco, supportato da strings e da una sezione di corni. La backup band era composta da membri famosi della scena di Los Angeles che registravano musica avvalendosi di un nickname. Erano infatti chiamati The Wrecking Crew.
Le liriche dell’album UFO

Le liriche dell’album esplorano i temi del rimpianto, della voglia inespressa, del desiderio, con un particolare focus sugli alieni, gli UFO e tutto il soprannaturale. Queste liriche, malinconiche ed introspettive allo stesso tempo, sono state scrutinate, esplorate, analizzate ed interpretate nel corso degli anni successivi. Questo per cercare di avere qualche dettaglio riguardo la sparizione di Jim. Particolare che ha aggiunto all’album il fascino e gli entusiasmi della musica cult.
UFO: un album sottovalutato
Sfortunatamente a ridosso della release di questo strambo, interessante album fu inizialmente e largamente sottovalutato, questo dovuto ad una promozione ed ad una distribuzione limitata. Insieme ad una mancanza di interesse da parte dei critici e del pubblico che acquistava i dischi.
L’album omonimo del 1973

Due anni dopo nel 1973 Jim realizzò un secondo album, dal titolo omonimo, esplorando il country, folk, rock e blues. Utilizzando strumenti in ottone e pieno di originale picking alla chitarra.
L’album omonimo segnòil distacco dal sound degli UFO. Ma questo non aiutò con le vendite perché, come accadde per l’album precedente, non riuscí ad attirare un granché di attenzione.
Con il passare del tempo entrambi gli album si sono guadagnati un seguito di culto. Il loro destino ora è per sempre legato al mistero della scomparsa di Jim.
La pista della scomparsa ultraterrena
Alcuni credono che l’album UFO prefiguri la misteriosa sparizione di Jim. Le canzoni contenute parlano di superstrade solitarie ed incontri ultraterreni che continuano a catturare le persone e a tenerle in sospeso. Tutti vogliono sapere cosa è accaduto veramente a Jim Sullivan.
Il trasferimento a Nashville, Tennessee
Nel 1975 la vita di Jim ebbe una fatidica svolta, quando lui prese la decisione di trasferirsi, con tutta la sua carriera, a Nashville, Tennessee. Dove forse la sua musica che sapeva di country avrebbe potuto essere meglio recepita nella cosiddetta capitale del country. Lasciò a casa la sua famiglia, con l’accordo che lo avrebbe seguito nella nuova residenza una volta che si fosse sistemato. Jim parti da Los Angeles il 4 marzo del 1975 per una strada scampagnata sulla sua Volkswagen Beetle. Qualche giorno dopo la sua automobile fu trovata abbandonata nel deserto del Nuovo Messico.
Le indagini della Polizia

Quando la Polizia ritrovò la macchina, questa era chiusa e il motore era a terra. Dentro la macchina trovarono il portafogli di Jim, soldi, la chitarra, gli abiti, bobine su bobine, musicassette ed una scatola con i suoi album. Nessuno vide più Jim. La sua scomparsa fu attribuita a svariate possibilità. Potrebbe essere stato aggredito ed ucciso, disperso nel deserto, rapito dagli alieni o altre possibili cause. Nessuno lo hai mai saputo. Ma quello che si è saputo è che Jim fu visto per l’ultima volta a piedi, camminare allontanandosi dalla sua macchina, sparire nel deserto del Nuovo Messico.
Un’area talmente grande dove è facile perdersi e venire inghiottito senza lasciare alcuna traccia. Perché quando il sole inizia picchiare forte sulla tua testa, un uomo disorientato, senza acqua non ha molte possibilità di sopravvivenza.
L’ipotesi del suicidio
Tristemente qualcuno ha insinuato che Jim avesse in mente il suicidio quando sfortunatamente la sua macchina si ruppe. E il suo viaggio attraverso la redenzione musicale verosimilmente terminò. E’ possibile che sia stata l’ultima tra le tante sfortune che avevano inseguito Jim e avvolto in una nuvola nera per gli ultimi due anni. Questo avrebbe portato Jim a camminare nel deserto e a morire. L’ipotesi sembra corrispondere con quello che molti pensano che gli sia successo. Ovvero che Jim si disperse intenzionalmente.
Tra quelli che credono sia questo ciò che gli e successo, anche il suo manager e amico intimo Robert “Buster” Ginter che ha ricordato una conversazione che ebbe con Jim. Quando gli chiese cosa avrebbe fatto se avesse voluto scomparire, lui semplicemente gli rispose: “vorrei camminare nel deserto e non tornare piu indietro”. Un’altra possibile spiegazione e la più affascinante riguardo la sua sparizione è che Jim abbia realizzato la sua profezia sull’essere rapito dagli alieni. Per coincidenza e curiosamente, l’automobile di Jim si ruppe giusto un centinaio di miglia distante da Roswell, Nuovo Messico. Poco distante dalla famosa Area 51, dove si è detto da anni, anche se il governo ha sempre negato, che ci sia il quartier generale degli UFO.
L’opinione generale sul mistero della sua sparizione

L’opinione generale è che un Jim molto disorientato, probabilmente con una gamba rotta, sia stato morso da un serpente o abbia avuto qualsiasi altro tipo di incidente che possa tipicamente accadere nel deserto. Questo potrebbe essergli successo nel marzo del 1975. Jim Sullivan non fu mai ritrovato nonostante le lunghe ricerche che servirono soltanto a fortificare il concetto che sia andato incontro ad un destino che ha qualcosa a che fare con l’ultraterreno, se fosse vero. Dovunque tu sia Jim Sullivan, corri felice tra i prati verdi.
The disappearance of Jim Sullivan

Jim Sullivan, born on August 13, 1939, was a six foot tall troubadour with a
handlebar mustache, known to his friends as Sully. He was born a seventh son. In folklore
the seventh son is said to possess special abilities, associated with prophecy or a
connection to the natural or supernatural world. Jim, married with two children, disappeared
without a trace on, on March 6, 1975, out in the New Mexico desert, leaving behind his
family, an abandoned car and a trail of lyrics foreseeing his speculated alien abduction.
He drove out into the desert that night with darkness coming on, in his beat up Volkswagen, headed across the country to Nashville, Tennessee, and just vanished into
thin air.
Arriving in Los Angeles
Jim had arrived in Los Angeles in 1968, playing musical gigs in various local clubs and establishing a musical residency at the Raft, a club located in Malibu, California. He counted among his fans/friends, a number of celebrities, among them, were popular 1970’s tv star, “ The Million Dollar Man’ Lee Major, veteran actor Lee Marvin, outstanding character actor Henry Dean Stanton, and rebel withouta cause, Dennis Hopper, which led to Jim appearing in an uncredited role as a guitarist at a hippy commune in Hopper’s 1969 film ‘Easy Rider’. The above celebrities and others not mentioned contributed funds, solicited by little known actor Al Dodd who founded a private record label to press Jim’s first album, titled, UFO, in 1970.
Jim’s two albums

Jim Sullivan released two albums. Both which have gained cult status. The first to be released in 1970, titled, UFO, deals with supernatural and extraterrestrial themes, both topics with which Jim was obsessed. Among the album’s lyrics were some that seem to predict Jim’s future disappearance. The album is a musical blend of Folk, Country, and Psychedelic Rock, backed by Jim’s deep expressive vocals, boasting a rich full sound, supported by string and horn
sections, and a backup band composed of members of the famed Los Angeles recording outfit nicknamed, “The Wrecking Crew”. The album’s lyrics explore themes of regret, yearning and longing, with a focus on aliens, UFO’s, and the supernatural. Its lyrics both melancholic and introspective, have been scrutinized, explored, analyzed, and interpreted throughout the ensuing years for clues of Jim’s disappearance, adding to the album’s allure to cult music enthusiasts.
UFO: an underestimated album
Unfortunately upon release this quirky, interesting album was initially and largely overlooked, due to limited promotion and distribution, along with a general lack of interest by critics and the record buying public. Two years later in 1972, Jim released a second album, self-titled, exploring Country, Folk Rock, and Swampy Blues, utilizing brass instruments and plenty of fancy finger picking guitar playing. The self-titled album was a departure from the sound of UFO. But it didn’t help with sales of the album, for as with his previous release, it also failed to gain any significant attention. Over time both albums have developed a cult following, their fates are now and forever intertwined with the mystery of Jim’s disappearance.
Some believe the album UFO, foreshadowed Jim’s mysterious disappearance. Its songs speak of lonely highways and otherworldly encounters that continue to captivate and keep people wondering: what really happened to Jim Sullivan.
Jim Sullivan moving to Tennessee

In 1975, Jim’s life took a fateful turn, when he made the decision to move, himself and his career to Nashville, Tennessee. Where perhaps, his country tinged music would be better
received in the capital of Country music.
He left his family behind, with the understanding that they would follow Jim across the country to Nashville once he was settled in, leaving Los Angeles on March 4, 1975, on a cross-country trek in his Volkswagen Beetle. A few days later his car was found abandoned in the New Mexico desert. When the police found his car, it was locked and the engine was dead.
Inside the car they found his wallet, money, guitar, clothes, reel to reel tapes, cassettes,
and a box of his self titled albums. Jim was never seen again.
The Police investigated his case
His disappearance has been attributed to various situations. Whether it be by being waylaid and murdered, disorientation in the desert, UFO abduction, or possibly other ways, no one knows. But what is known is that Jim was last seen on foot, walking away from his car, vanishing into the New Mexico desert. A vast wasteland that’s very easy to get lost and swallowed up in without a trace.
For when that sun starts beating down on you, a disoriented man, with no water, doesn’t stand much of a chance of survival.
The speculation of suicide and the extraterrestrial option
Sadly, some speculate that Jim had suicide on his mind, when unfortunately his car broke down, and with his journey towards musical redemption seemingly terminated.
It possibly could have been the last straw in a long string of bad luck that had followed Jim around like a black cloud for the last couple of years. That prompted Jim to just walk off into the desert and die. Which corresponds to what some others seem to think, happened to him. That Jim intentionally got lost. Among those that believe this, was his manager and close friend Robert “Buster” Ginter, who recollected a conversation with Jim, who when asked what he would do, if he wanted to disappear, simply said , “ that he’d walk into the desert and just never come back.”
Another possible explanation and the most intriguing to Jim’s disappearance, is that Jim
fulfilled his prophecy of his extraterrestrial abduction. Coincidentally and freakily enough, Jim’s vehicle broke down only a hundred miles north of Roswell, New Mexico, and four hundred miles away from Area 51, both long rumored and government denied, UFO hotbeds. The official consensus is that a disoriented Jim, most likely had broken a leg, been bitten by a rattlesnake or any other number of possible desert misfortunes that might have occurred back in March of 1975. Jim Sullivan was never found despite extensive searches, which only heightened the belief that he might have meant an unusual otherworldly fate, if it’s true. Wherever you
are Jim Sullivan, Happy Trails to you.
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