Mario Vayne The Moment l'album Intervista di Cristina Speranza

Oggi su Backdigit.com ho avuto il piacere di conversare con Mario Vayne, artista italo-australiano dal cuore grande e dall’anima profondamente rock. Cresciuto tra le melodie italiane ascoltate dai suoi genitori e le chitarre graffianti dei dischi anni ’70 delle zie, Mario ha fatto della musica il suo rifugio, la sua forza e il linguaggio più autentico per esprimere sé stesso.

Dopo una pausa, è tornato con un nuovo album che racconta la sua storia con passione, energia e sincerità. Ogni brano è un capitolo del suo diario personale, sospeso tra il rock più potente e ballad cariche di emozione. A spingerlo a rimettersi in gioco sono stati i suoi figli, e oggi sogna di portare la sua musica proprio lì dove tutto è iniziato: in Italia.

Mario vive il palco come una festa senza limiti, e crede fermamente che il mondo abbia ancora bisogno di amore, speranza… e tanto, tanto buon rock’n’roll.

Scoprite di più su Mario Vayne e sul suo nuovo album The Moment in questa intervista.

“The Moment” segna un nuovo capitolo della tua carriera musicale. Qual è stata l’ispirazione principale dietro questo album?

Ho sentito come se fosse un lavoro non concluso che mi veniva dal cuore…Il pezzo finale che mancava. I miei figli mi hanno ispirato ad accettare il momento e ad essere ciò che sono.

Mario Vayne The moment intervista di Cristina Speranza

Il tuo nuovo singolo, “Baby (Way You Love Me)”, ha un sound trascinante e una melodia memorabile. Com’è nato questo brano e cosa rappresenta per te?

E’ stato un momento di ricerca dell’anima per buttare giù i muri e dare una seconda possibilità all’amore.

Nel disco si avvertono influenze che spaziano dagli anni ’70 al rock moderno. Quali artisti hanno maggiormente influenzato il tuo stile?

La collezione di dischi anni ’70 delle mie zie mi ha influenzato più di tutto, penso. Gruppi come The Sweet, The Baby’s, i primi AC/DC e i Cheap Trick…Queste sono state le fondamenta del mio modo di scrivere canzoni, però con produttori moderni.

Hai origini italiane e sei cresciuto in Australia. In che modo queste due culture si riflettono nella tua musica e nel tuo modo di scrivere canzoni?

Mio padre e mia madre erano entrambi appassionati di musica e ascoltavano un sacco di canzoni italiane quando ero un ragazzino. Le melodie orecchiabili sono inserite nel mio DNA musicale fin da quando avevo sei anni. I tempi duri dell’essere italiani emigrati in Australia e poi avere delle idee personali, quindi il dono della musica che mi ha incoraggiato ad essere quello che avrei voluto essere e seguire ciò che mi diceva il mio cuore. Questo è sempre stato la musica per me. Posso essermi allontanato per un periodo dalla musica, ma la musica non si è mai allontanata da me.

intervista di Cristina Speranza

The Moment ha una tracklist molto variegata. C’è una canzone che senti particolarmente vicina al tuo cuore? Se sì, perché?

Ogni canzone rappresenta un particolare periodo attraverso il mio personale viaggio, quindi questa è una domanda difficile alla quale rispondere. The Moment ha un posto speciale nel mio cuore, comunque. Abbraccia il momento, datti una possibilità e credici. Questo è un messaggio importante. Per nuotare con le correnti avverse e le onde della vita che cercano di spingerti dall’altra parte.

Dopo il successo di “Rock N Roll Day” sulle radio britanniche, quali aspettative hai per il nuovo album e per il pubblico internazionale?

Ebbene, la cosa migliore di questo album è che ogni pezzo ha un vibe differente ma comunque ognuno completa Dai brani più heavy come Rock N Roll Day alla ballad rock Sorry Ain’t Enough, c’è qualcosa per ogni gusto su questo album e tutte le canzoni hanno in comune la stessa passione e suonano alla Mario Vayne. Tutte sono parte di quello che è il diario della mia vita e il mio percorso musicale.

Il pubblico attende con impazienza il tour 2025. Puoi darci qualche anticipazione su cosa dobbiamo aspettarci dai tuoi live?

I miei live show saranno come una grande festa. Rumorosi, selvaggi, con un alto livello di energia rock’n’roll. Allo stesso modo in cui si faceva negli anni Settanta ed Ottanta, immagino. Nessun limite. E’ quello per cui i musicisti suonano. Per fare una festa con i fans ogni notte, ovunque mi trovo…Voglio dire, ogni giorno è un “giorno Rock’n’Roll”.

intervista di Cristina Speranza

Guardando al futuro, quali sono i tuoi sogni e obiettivi musicali dopo l’uscita di “The Moment”?

Per continuare a scrivere canzoni, a pubblicare più album e fare più tour. Il mio grande sogno è di venire in tour in Italia e fare dei concerti dove sono nati i miei genitori. E portare il mio rock nel mondo, ovviamente…lol…Credo fermamente che bel mondo ci sia bisogno d’amore, speranza e tanto buon Rock’n’Roll!