Marilyn Manson è innocente e le accuse di stupro e presunta violenza domestica contro di lui sono cadute. I problemi giudiziari del famoso interprete, tornato da poco sulle scene con il riuscitissimo cd “One Assassination Under God – Chapter 1”, andavano avanti dal 2021. Un tempo decisamente lungo per un’inchiesta che si è mossa in tutte le direzioni senza tralasciare niente. Molteplici testimoni sono state ascoltati e l’abitazione dell’epoca del cantante, a West Hollywood, attentamente perquisita. Ciò nonostante nulla è affiorato e nessuna prova che giustificasse una qualsiasi imputazione nei confronti di Marilyn Manson è saltata fuori. Quindi il cantante non dovrà affrontare nessun procedimento legale.
Nessuna prova contro la rockstar statunitense
Così ha spiegato il procuratore Nathan Hochman sottolineando che “sebbene le accuse di violenza domestica non siano cadute in prescrizione, il materiale raccolto non giustificava un’incriminazione” Insomma, non si può procedere legalmente contro Marilyn Manson poiché non esistono prove sufficienti per dimostrare una sua condotta criminosa oltre ogni ragionevole dubbio. Una “sentenza” che ripaga in parte i quattro anni che Marilyn Manson ha dovuto sopportare venendo bersagliato da una grandissima parte dell’opinione pubblica nonché dai media. Evidentemente la cattiva reputazione dell’interprete, vero nome Brian Warner, aveva reso particolarmente credibili anche accuse poco credibili. Per non parlare delle tante chiacchiere morbose sul suo conto. Da arrivare al punto da farlo trovare in seri guai giudiziari, in qualche modo inseriti perfino nel filone #metoo. Mescolando il tutto con una causa, quella della violenza sulle donne, che va invece trattata con estrema serietà.
Marilyn Manson e le sue grandi accusatrici
Tutto è iniziato nel 2021 quando un gruppo di “accusatrici” ha presentato denunce varie contro il musicista. Colpevole, secondo il loro dire, di violenza sessuale protratta, comportamenti abusivi sia fisici che psicologici e via dicendo. Marilyn, per bocca anche del suo avvocato, si era subito dichiarato innocente e aveva riferito che i fatti erano stati “orrendamente distorti”. Ciò nonostante, come è giusto che sia in questi casi, un’inchiesta era stata aperta e le indagini partite.
Prima fra tutte si era fatta avanti l’attrice Evan Rachel Wood, riferendo di violenze avvenute nel periodo in cui lei e Manson erano fidanzati, ovvero dal 2006 al 2010 circa. In particolare la Wood aveva fatto riferimento a un presunto abuso avvenuto sul set di un videoclip di Marilyn Manson in cui lei aveva recitato, “Heart Shaped Glass”. Peccato che nessuno sia stato in grado di fornire alcuna evidenza di questo e che i vari interrogatori non abbiano condotto a nulla.
Evan Rachel Wood e le altre contro Marilyn Manson
Evan Rachel Wood comunque non è stata l’unica ad avere una relazione sentimentale con il cantante e poi a denunciarlo. Lo stesso avevano fatto altre donne. Alcune si erano poi ritirate ammettendo che nessun crimine contro di loro era stato commesso mentre l’attrice Esmè Bianco, ad esempio, era rimasta piuttosto agguerrita. L’interprete di Game of Thrones, infatti, recentemente aveva detto di Marilyn Manson: “è ora che affronti un processo” e “merita di finire in galera”. Peccato per lei che le accuse debbano sempre essere sostenute da prove inconfutabili…
Da parte sua il procuratore Hochman ha sottolineato, in un comunicato, l’importanza delle testimonianze raccolte e il coraggio delle donne coinvolte. Questa inchiesta, insomma, avrebbe contribuito a far conoscere più profondamente l’argomento degli abusi domestici e della violenza sessuale, aiutando le eventuali vittime a farsi avanti. Cosa non da poco, che giustifica in pieno l’operato delle forze dell’Ordine e degli investigatori.
Marilyn Manson: innocente ma…colpevole per l’opinione pubblica
L’avvocato di Marilyn Manson, Howard King, ha subito rilasciato dichiarazioni di soddisfazione per l’esito della vicenda. D’altronde, come abbiamo detto, la rockstar aveva dichiarato strenuamente fin dall’inizio di essere innocente, vittima di attacchi premeditati e di non aver mai compiuto alcun crimine. Ma nell’immaginario collettivo Marilyn Manson è apparso in qualche modo subito colpevole e in pochi sono riusciti ad essere imparziali. Noi di BACKdigit,com abbiamo sempre sostenuto la sua figura di artista, in attesa, ovviamente, che la giustizia facesse il suo corso come era dovuto. Ma ci era sembrato evidente che il cantante si trovasse in posizione svantaggiata per via dei suoi precedenti. Parliamo ovviamente dei suoi comportamenti definiti “oltraggiosi” e dei suoi punti di vista spesso controcorrente e malvisti in una certa America puritana.
Presto in tour in Italia
C’è anche da sottolineare che, al di là dei risultati che gli hanno dato ragione, Marilyn Manson da questa storia esce comunque “con i lividi”. Basti pensare al fatto che la sua carriera ha subito uno stop forzato di quattro anni, con ripercussioni sulle vendite dei dischi e dei biglietti per i concerti, dei suoi quadri e dei suoi altri prodotti. Senza contare il cosiddetto danno d’immagine, i contratti saltati, tutte le manifestazioni musicali dalle quali è stato bandito…Non è un caso che il suo avvocato adesso dica che “ci sono stati danni ai quali occorre pensare”. Ma è verosimile che al momento Marilyn Manson, da uomo innocente, preferisca godersi il successo giudiziario e sia concentrato sul suo lavoro. A partire dal tour europeo che inizierà in Italia l’11 febbraio, a Milano all’Alcatraz, con il tutto esaurito.
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