La Menopausa: Televisione e Radio Infrangono il Tabù

Per decenni, la menopausa è stata uno degli ultimi tabù della comunicazione italiana. Nei media mainstream se ne parlava solo in termini medici, spesso relegata a monologhi ironici o a brevi battute nei programmi televisivi, senza affrontare davvero la dimensione emotiva, fisica e sociale di questa fase della vita femminile. Oggi, però, qualcosa sta cambiando.

Nei recenti dibattiti televisivi e radiofonici, il tema della menopausa—o come alcuni preferiscono chiamarla, la “meno pausa”—è stato finalmente trattato con sincerità, consapevolezza e, soprattutto, ironia costruttiva. La conduzione di programmi come quello di Camilla Raznovich e Barbara Palombelli ha aperto uno spazio fino a poco tempo fa impensabile, dove si parla di sessualità, benessere, libertà personale e cambiamento della narrazione culturale legata all’invecchiamento.

Rompere il Tabù significa parlarne davvero

Come sottolinea Camilla Raznovich, non basta menzionare la menopausa in una battuta: “Questo non è rompere un tabù, è osare. Rompere un tabù significa parlarne, aprirsi, affrontarlo nella quotidianità, senza timidezza o imbarazzo”. E la televisione, con i suoi tempi e ritmi spesso frammentati, fatica ancora a farlo. Ma la radio e i contenuti online hanno colmato questa lacuna, creando un linguaggio pubblico e accessibile.

Barbara Palombelli, storica voce del programma Forum, aggiunge: “Tutto quello che ha a che fare con il corpo è un tabù. Ma parlare di menopausa non deve essere visto come un limite: è una libertà. Una donna in meno pausa può vivere la sessualità senza la costante preoccupazione di rimanere incinta, può dedicarsi a sport, piscina, yoga, e godersi una pace interiore che prima non aveva”.

Dal mal di testa mensile alla libertà personale

La menopausa non è solo un fenomeno biologico, ma un vero e proprio cambiamento nella vita quotidiana. Barbara Palombelli racconta come il tema sia stato affrontato a Forum e in altri programmi televisivi, passando dai fastidi fisici ai benefici pratici e psicologici: “Non si tratta più solo di affrontare il mal di testa o il gonfiore, ma di cambiare la narrazione: dai limiti ai vantaggi. E questo è un tabù da sfatare”.

Anche altri speaker sottolineano l’importanza di una narrazione positiva. La consapevolezza corporea, il piacere della sessualità e il benessere emotivo sono aspetti finora trascurati, che ora trovano spazio in contenuti educativi e ironici, capaci di creare empatia e normalizzare il discorso.

La radio e il web: pionieri del dialogo aperto

Se la televisione ancora arranca, la radio e il web hanno fatto da apripista. Programmi radiofonici come Pinocchio su Radio DJ trattano da tempo il tema della menopausa, senza filtri né pudori, mentre piattaforme digitali e social media offrono migliaia di clip, trend e contenuti virali dedicati ai consigli, ai rimedi e alla dimensione più leggera della questione.

Anche l’economia riflette questo cambiamento culturale: negli Stati Uniti, aziende fondate da donne stanno creando un mercato attorno alla menopausa che, entro il 2025, potrebbe raggiungere i 600 miliardi di dollari, dai lubrificanti ai prodotti di benessere femminile. Dove c’è mercato, c’è visibilità, e dove c’è visibilità, il tabù inizia a rompersi.

Il nuovo ruolo dei media

La televisione e la radio stanno imparando a trasformare la menopausa da argomento tabù a conversazione pubblica, culturale e persino ironica. La chiave è cambiare la narrazione, come sottolinea Raznovich: “Non è solo un problema medico, è una questione di educazione sentimentale e sessuale, che in Italia manca ancora, e che dovrebbe iniziare già nelle scuole”.

La menopausa non è più un tema da nascondere. Grazie a una comunicazione aperta, positiva e competente, le donne possono finalmente sentirsi libere di viverla senza vergogna o pregiudizio. La televisione e la radio hanno cominciato a fare il loro lavoro: rompere il tabù, ridere, riflettere e soprattutto parlare.

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