“Monica Guerritore porta Anna Magnani al cinema: Presentato alla Festa del Cinema di Roma”

Il primo film dedicato ad Anna Magnani è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2025, nella sezione Grand Public.
La regia di Anna è firmata da Monica Guerritore una regia intima e coraggiosa, capace di restituire la donna dietro l’icona.
Un viaggio nella parte più nascosta della Magnani, quella che il pubblico non ha mai visto — la madre, l’amante, l’artista fragile e feroce insieme.

“Ci sono momenti nella vita in cui la vita gira,” racconta Guerritore. “E io ho cercato quel punto preciso, quando lo sguardo di Anna si spezza e diventa verità.”

Il suo cinema è un atto d’amore, ma anche un atto politico: restituire voce a una donna che ha incarnato il dolore e la forza del nostro Paese.

La trama: il fiume segreto sotto la leggenda

Anna non è un biopic tradizionale, ma un flusso di ricordi, un viaggio interiore che segue la Magnani tra i suoi amori, le sue ferite e la sua ostinata vitalità.
Sul suo cammino riaffiorano Roberto Rossellini, la passione che l’ha consumata; Luca, il figlio malato che resta la sua ragione di resistenza; Egle Monti, l’amica perduta di cui non parlerà più.

“Pensiamo di conoscerla,” dice Guerritore, “ma conosciamo solo l’attrice. Io volevo la donna, la parte che il pubblico non ha mai visto.”

Ogni frammento della sua vita si trasforma in una confessione: la maternità, l’amore, la paura di invecchiare, la battaglia per essere riconosciuta non come mito ma come essere umano.

La Magnani secondo Monica Guerritore

Monica Guerritore racconta la Magnani con rispetto e verità: “Non era solo istinto. Era disciplina, era tecnica. Sapeva cosa stava facendo, sempre.”

Nel film, la frase chiave arriva come una rivelazione:

“Me so’ rialzata e ne ho fatte altre, perché era una tecnica.”

Non è arroganza, ma sopravvivenza. È la dichiarazione di un’artista che conosce il mestiere e la fatica di restare in piedi, anche quando tutto crolla.

Il cast e le interpretazioni

Un cast corale e vibrante accompagna la regista:
Matteo Cirillo è Federico Fellini, Stefano Rossi Giordani è Sergio Amidei, Giampiero Judica dà vita a un sorprendente Tennessee Williams, Lucia Lavia interpreta una fragile ma determinata Ingrid Bergman.
Accanto a loro Beatrice Grannò, Lucia Mascino, Alvia Reale e Tania Bambaci costruiscono un mondo affettivo e complesso, specchio della vita della Magnani.

“Sul set si respirava gratitudine,” racconta Grannò. “Monica ci guardava tutti, anche chi aveva una sola battuta. Ti faceva sentire parte di qualcosa di vero.”

Monica Guerritore e “Anna” al cinema: Una donna davanti al tempo

Nel suo film, Guerritore mostra una Magnani che non si nasconde dietro il mito.
Il volto amato dal cinema si incrina, ma resta vivo. In una delle scene più struggenti, Anna sussurra a Rossellini:

“Robè, non me devi far morì.”

È la resa e la rivincita insieme. La voce di una donna che non vuole sparire, che combatte contro il tempo e contro l’oblio con la sola forza della sua verità.

Quando arriva nelle sale

Dopo la sua anteprima alla Festa del Cinema di Roma, Anna uscirà nelle sale il 6 novembre 2025, distribuito da Notorious Pictures.
Un film che nasce come omaggio, ma diventa un manifesto sulla libertà e sulla sopravvivenza.
Un ritratto d’autrice che unisce passato e presente, e restituisce al pubblico una Magnani inedita, vulnerabile e luminosa.

Due donne, un’unica voce

“Non volevo imitarla,” dice Guerritore. “Le ho prestato la mia vita, la mia età, la mia voce. Ho cercato di incontrarla dove ancora respira.”

Anna è questo incontro.
Un passaggio di testimone tra due donne che non si sono mai conosciute, ma che condividono la stessa urgenza di verità.
Il cinema, finalmente, incontra la Magnani nel suo luogo più autentico: il cuore.

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