NOCTAE: Dal buio alla luce – intervista esclusiva di Aurora Maddonni alla band romana
Si sono esibiti all’Alibi a Roma lo scorso 13 dicembre e sono andati alla grande! Stiamo parlando dei Noctae, band metal romana dal sound originale formata da Eloy Antequera Lopez De Quintana, Daniele Gregori e Samuele Agostini.
I Noctae nascono nel 2019 da un’idea di Daniele e Eloy, già membri rispettivamente dei Beyond The Fallen e Shiny Black Anthem. Successivamente all’ingresso di Samuele – avvenuto nel 2022 – i NOCTAE emergono nella scena con più decisione.
Nel 2023, anno di debutto del loro primo album “Shockolate”, intraprendono un sorprendente tour in Giappone e Taiwan, esportando la loro energia anche in Oriente. Nel 2024 viene pubblicato il loro primo EP “A Purpose of Time” che, sulla scia di Shockolate, mantiene il suono electro/industrial che li caratterizza, elevandolo a una durezza e incisività ancora maggiore. Tre ragazzi carichi, energici e di grande presenza scenica che abbiamo avuto il piacere di vedere live all’Alibi di Roma lo scorso 13 dicembre in occasione dell’evento “Habitual”.
Prima di esibirsi però, la band mi ha concesso un’intervista esclusiva per darmi modo di conoscerli meglio.
QUATTRO CHIACCHIERE CON I NOCTAE
Ciao ragazzi, presentatevi brevemente ai lettori di BackDigit!
Noi siamo i NOCTAE, che in latino come si può intuire significa notte, ed è il nome più intraducibile nel rock per il modo in cui lo abbiamo scritto.
In più di un’ccasione avete affermato di essere stati fortemente influenzati da artisti come Trent Reznor, Marilyn Manson, Nikki Sixx…. Qual è un tratto che invece vi contraddistingue in quanto NOCTAE?
(Parla Eloy) Il nostro tratto distintivo dal punto di vista musicale è quello di ibridare più
elementi, anche di mondi diversi, soprattutto dal punto di vista del tempo. (Parla Daniele) Il punto di incontro tra me ed Eloy furono inizialmente i Guns N’ Roses di Chinese Democracy,
influenzati dal genere industrial e da Trent Reznor, ai tempi in cui Axl Rose produsse questo disco di gestazione infinita che però fondeva il mondo dell’hard rock con elementi di elettronica.
Così anche noi mettiamo l’elettronica come parte integrante del nostro sound. Anche per
quanto riguarda il sottotesto artistico, sempre veicolato dalla musica, siamo stati influenzati
dalla filmografia ’80 e ’90, come Terminator 2 ad esempio, un film nel quale l’antagonista è interpretato da Robert Patrick, il fratello di Richard che ai quei tempi accompagnava i Nine Inch Nails in tour, e la colonna sonora è proprio dei Guns N’ Roses. Per noi quel periodo rappresenta un’enorme vibrazione musicale e culturale. Il nostro progetto è veicolare tutto questo in una sorta di contenitore dal quale far nascere qualcosa di nuovo, a partire dai breakdown del metal ed elementi electrocore pur mantenendo la narrativa di quelle decadi.
Nell’ultimo periodo in Italia il metal sta riaffiorando, così come la dark wave e gothic wave; tuttavia è sempre molto difficile emergere in questo ambiente. Secondo voi cosa manca nel nostro paese?
A parer nostro questo accade perchè in Italia l’ascoltatore medio di metal ha difficoltà a partecipare ad eventi dedicati a questo genere musicale. In particolare nel nostro caso, visto che non ci limitiamo ad un unico genere ma ne mescoliamo diversi, sia per noi personalmente che per i vari promoter è difficile inserirci in un settore specifico. Ne dovremmo creare uno tutto nostro. Per esempio ci siamo resi conto quanto in Asia l’interesse verso qualcosa di nuovo, diciamo anche un prodotto appartenente ad una cultura totalmente diversa, sia di impatto anche solo per la curiosità che può suscitare nelle persone.
Qui in Italia invece il pubblico si limita a seguire eventi di maggiore richiamo, senza poi partecipare a proposte più “underground”, come se non ci fosse voglia di scoprire o approfondire altro. Noi nasciamo come band live nei club, cosa che accadeva anche in Italia a partire dagli anni ’80 fino ad arrivare ai primi 2000 specialmente nella scena emocore, post-hardcore e metalcore. Le generazioni attuali spesso non prestano attenzione ai piccoli venue che invece fungono da ponte di comunicazione tra ciò che sta emergendo e quello che poi diventerà magari mainstream. Noi cercheremo di rimediare!
Da diversi anni siete in contatto con la BIJ Records, la quale nel 2023 vi ha portati ad esibirvi in Giappone e nuovamente nel 2024 inserendo una data anche Taiwan, dove, contrariamente al pensiero comune, il metal spopola in tutti i suoi sottogeneri. Che differenza c’è suonare in Asia ed esibirsi in Italia?
E’ riduttivo dire che è stata un’esperienza incredibile. Abbiamo avuto il piacere, anzi l’onore di
aprire i concerti di due storiche band inglesi, i Sigue Sigue Sputnik e i Jesus Jones, suonando al Womb, un club molto prestigioso di Tokyo in presenza di moltissimi spettatori. Nonostante fossimo sconosciuti a quasi la totalità dei presenti, abbiamo avuto un riscontro fortissimo, tanto che molti successivamente sono tornati a vederci in altri shows anche a distanza di un anno, aspettandoci fuori il locale per farsi una foto con noi. La curiosità, la passione e l’affetto immediato che alcuni fans possono dimostrarti mentre sei all’estero a volte è difficile da trovare quando invece sei a un passo da casa tua.
Stasera presenterete il vostro nuovo singolo “Morningstar”. Quanto ha influito l’esperienza fatta in Asia nella produzione di questo nuovo brano?
Dopo aver suonato al prestigioso festival “Taiwan Music Fest” il nostro live è stato ripreso e
trasmesso dalla TV nazionale locale e questo ci ha fatto avere un riscontro enorme con il pubblico taiwanese, tanto che diverse band locali e alcuni musicisti si sono messi in contatto con noi, incluso la cantante dei Solemn, Tracy CZ, con la quale è nata un’amicizia virtuale e la volontà di esprimere questa esperienza con la nostra musica, come a dire: siamo lontanissimi ma parliamo la stessa lingua! Così nasce Morningstar che, con il featuring di Tracy, rappresenta il frutto di entrambe le esperienze in Giappone e Taiwan. In particolare, dopo aver suonato davanti a migliaia di persone, ci siamo resi conto di voler coinvolgere di più il nostro pubblico sognando un giorno di sentirlo cantare insieme a noi. Sentivamo la necessità di creare qualcosa di assimilabile in modo molto rapido. Della serie il primo ritornello lo ascolti e il secondo lo canti.
Quindi “Morningstar” sarà una vera novità anche per i vostri ammiratori più fedeli…
(Parla Eloy) Le lyrics sono quasi sempre le mie e nei NOCTAE, fino ad adesso il sole e la felicità sono stati temi lontani da ogni possibile nostro orizzonte. Questa pezzo in particolare ha almeno due se non tre livelli di lettura. Si svelano come una scatola cinese, anche per via dei giochi di parole contenuti al suo interno che non sono facilmente traducibili. In ogni caso il significato è legato all’amore per una persona, ma anche al modo in cui ognuno interpreta un certo tipo di cammino, un sentiero che potremmo quasi definire “iniziatico”. Tutto questo prende
ispirazione dalle sensazioni provate quando abbiamo suonato per l pubblico di Taiwan. Stando a contatto con loro, siamo stati investiti da un forte senso di speranza e voglia di andare avanti. E per finire vorrei aggiungere che il titolo della canzone si rifà alle nostre origini. Morningstar, tradotto “stella del mattino” è il cognome di Lucifero che è visto nella sua ottica positiva in quanto angelo portatore di luce.
I NOCTAE ON STAGE ALL’ALIBI DI ROMA
Dopo aver avuto occasione di conoscerli da più vicino, ormai piena di aspettative, mi metto in prima fila per lo show. L’esibizione si apre con la proiezione di un video di presentazione della band che ricorda un trailer cinematografico e che sorte un effetto di attesa e di hype tra il pubblico. Finalmente i ragazzi salgono sul palco e iniziano a dare subito il 100%. La presenza scenica di Eloy è sorprendente, domina il palco e lo calpesta con la sua essenza e il suo carisma, consapevole di essere al centro della scena. I NOCTAE sono sicuri di loro stessi, trasmettono energia pura e intorno a me vedo gli spettatori catturati dalla loro musica ipnotica e travolgente. Tutti i presenti si lasciano coinvolgere e trasportare.
I pezzi proposti sono sia dell’album Shockolate sia dell’EP A Purpose on Time. Un mix perfetto per conoscere al meglio la musica di questo terzetto talentuoso. Non mancano coinvolgimento da parte del pubblico ed effetti di scena: molto belle le bacchette di Samuele che improvvisamente prendono fuoco, meravigliando i presenti. L’esibizione mantiene il ritmo per tutta la sua durata, i tre riescono a mantenere gli occhi di chi li guarda puntati su di loro e a riempire le orecchie di chi li ascolta con il loro caratteristico sound deciso e intenso. A chiudere la serata, l’anteprima del singolo “Morningstar”, del quale non voglio lasciarvi spoiler ma che sarà disponibile da Gennaio 2025. Continuate a seguire i Noctae sui loro canali social e ovviamente su BACKdigit.com. Ne vale la pena!
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