Alexander Krasivyi è due volte Campione di Mosca di nuoto invernale! Una vittoria ampiamente meritata da parte di Alexander (nato a Mosca il 9 gennaio 1980), un tipo atletico ma anche determinato, coraggioso e riflessivo. Con la sua ottima prestazione, avvenuta lo scorso 20 aprile nella regione di Mosca, Federazione Russa, lo sportivo ha avuto la meglio battendo atleti di ottima caratura. Alle prese con una disciplina niente affatto semplice.
Ed anche se Alexander Krasivyi non è certo una persona che ama vantarsi, occorre ricordare che lo sport che pratica e nel quale eccelle, consiste nel nuotare più frequentemente in piscine all’aperto, in inverno, con la temperatura dell’acqua generalmente al di sotto dei 5 gradi centigradi. Occorre grande talento e grande volontà per affrontare un tuffo del genere. Tenete inoltre in conto che Alexander, prima di diventare due volte campione di Mosca, aveva già collezionato altre coppe minori facendosi ammirare da tutti.

La sua affermazione ha anche contribuito ad accendere una luce in più sul nuoto invernale, una disciplina che in Russia è diventata ufficialmente uno sport, ma che soprattutto nei paesi nordici, si pratica da secoli. BACKdigit.com ha intervistato con piacere il bravo Alexander Krasivyi per farsi raccontare le emozioni di un “due volte campione di Mosca” di nuoto invernale e da dove nasce la sua passione per queste velocissime nuotate…al gelo!
Intervista a Alexander Krasivyi

Quando hai cominciato ad appassionarti al nuoto in acque ghiacciate?
Ho iniziato ad amare il nuoto invernale un anno fa. Mi sono appassionato a questa disciplina da subito, appena mi ci sono avvicinato.
Come si chiama esattamente la tua disciplina e quale premio hai vinto proprio il giorno di Pasqua?
Lo sport si chiama con esattezza nuoto invernale. Il primo campionato ufficiale di Mosca si è tenuto il 19 e 20 aprile scorso. Io per l’occasione ho vinto due medaglie d’oro, una d’argento e una di bronzo. Vale a dire che sono diventato due volte Campione di Mosca.
Quali gare avevi vinto precedentemente?
In precedenza avevo vinto diverse volte, varie coppe in altrettanti gare ma quelle competizioni avevano uno status diverso (non ufficiale) da queste più recenti. Quindi quelle vittorie avevano un significato sicuramente minore. Il fatto è che il nuoto invernale in Russia è stato riconosciuto come sport ufficiale solo all’inizio di quest’anno. Pertanto tutte le competizioni che si sono svolte in precedenza non avevano un significato ufficialmente sportivo bensì di semplice attività di educazione fisica.

Quei pochi minuti prima di entrare in acqua durante le gare a cosa pensi, su cosa ti concentri?
Cerco solo di stare calmo. Prima della partenza c’e sempre emozione e adrenalina. Per questa ragione il polso aumenta e l’acqua ghiacciata provoca anche spasmi respiratori. E’ importante stabilizzare la respirazione per nuotare al meglio.
Un duro allenamento dietro ad ogni gara di nuoto invernale

Quanto tempo di allenamento occorre per arrivare ai tuoi livelli?
Penso che se una persona parta da zero, avrà bisogno di almeno quattro, cinque anni di duro allenamento al giorno. Io ho trascorso sette anni da bambino nuotando e mi allenavo sei volte alla settimana. Poi i sono stati dei cambiamenti ed ho dovuto interrompere ma quell’abilità acquisita con il tanto esercizio mi è rimasta per tutta la vita.
Ci sono particolari doti fisiche e psichiche necessarie per poter praticare la tua disciplina sportiva?
No, non direi. Ciò di cui c’è bisogno è piuttosto una grande voglia di riuscire e una altrettanta motivazione. Naturalmente è necessario avere il cuore sano perché l’acqua ghiacciata può provocare un arresto cardiaco, soprattutto se abbinata all’attività fisica. Ma i nuotatori invernali non hanno altre qualità particolari. Probabilmente per entrare ripetutamente nell’acqua ghiacciata, hai bisogno di volere riuscire a superare te stesso, è una specie di sfida. E’ impossibile abituarsi a questo sport. Per questo ripeto che richiede una grande motivazione oltre alla consapevolezza della ragione per cui lo si fa.
Il nuovo invernale nel mondo

In quale altre parti del mondo è diffusa la tua disciplina sportiva?
Per quanto ne so io, il nuoto invernale è riconosciuto come sport ufficiale anche in Bielorussia e Cina. E’ molto popolare anche in Finlandia ma per qualche motivo non è riconosciuto come sport, come invece accade in Russia. Anche se la Federazione Finlandese di nuoto invernale ha regole leggermente diverse da quelle russe. In generale il nuoto invernale non può definirsi uno sport particolarmente popolare purtroppo, e per gli spettatori è oggettivamente meno spettacolare del normale nuoto in piscina.
Come hai festeggiato la vittoria dello scorso giorno di Pasqua e dove hai messo i trofei conquistati?
Non ho festeggiato per niente. A dire il vero non ho neanche pensato di festeggiare. In linea di massima non credo di aver ottenuto finora risultati eccezionali e onestamente non mi ero neanche preparato molto. Pertanto ritengo che sia più probabile che le mie vittorie siano state soltanto una fortunata combinazione di circostanze.
Contemporaneamente ai Campionati invernali d nuoto di Mosca, a Kazan si sono svolti invece i Campionati Russi di nuoto, a cui hanno partecipato tutti i nuotatori più forti. Nel 1993 ho partecipato ai regolari campionati di nuoto di Mosca. A quel tempo mi allenavo molto ed ero molto ben preparato ma nonostante questo non riuscii a vincere una sola medaglia. Ora trentadue anni dopo, sono diventato campione di Mosca del nuoto invernale. Naturalmente è stata una vittoria inaspettata e molto piacevole ma ripeto, niente per cui dover festeggiare. Adesso cerco di trarre gioia dal fare sport, dagli allenamenti e dalle gare. Mi interesso meno dei risultati. A proposito, le medaglie le ho disposte tutte su uno scaffale in un armadio in casa.
Alexander Krasivyi visto da vicino
Qual’è lo sportivo di tutti i tempi che ammiri di più e perché?
Non saprei scegliere un atleta in particolare. Ci sono molti protagonisti unici nello sport da cui puoi imparare molto. George Foreman, ad esempio, mi ha impressionato davvero con la sua impresa. E’ diventato campione del mondo di pugilato a cinquanta anni. Il sollevatore di pesi Vasily Alekseev ha stabilito ottanta record mondiali senza avere mai un allenatore. Era l’allenatore di se stesso, un atleta straordinario. Tra gli atleti moderni mi piace molto la nuotatrice canadese Summer McIntosh. La sua tecnica è impeccabile, mi piace guardarla mentre nuota. La vedremo presto in azione nei Campionati del Mondo di Singapore.
Cosa fai quando non nuoti?
Gioco a beach volley. Questo è uno sport che richiede molta energia. Mi occupo anche di un aviario con le api. Beh, diciamo che vivo la vita ordinaria di una persona qualunque.
Alexander e l’Italia

Segui lo sport italiano?
Si’, certo, mi piace molto l’Italia. Anche se ho la sensazione che l’Italia piaccia proprio a tutti, ma onestamente non avevo mai pensato prima a questo paese per quanto riguarda lo sport. Per me l’Italia, cosi soleggiata, la vedo più legata alla tradizione cinematografica, a quella musicale…Penso alle automobili italiane, alla cucina italiana…Lo sport lo vedo in fondo alla lista anche se in Italia ci sono ovviamente moltissimi atleti interessanti. Anche nel beach volley e nel nuoto.
Alexander Krasivyi nuoto invernale campione Mosca
Quali sono i tuoi obiettivi futuri con il nuoto, dove vuoi arrivare?
Non mi pongo obiettivi globali. Per diventare campione russo di nuoto invernale bisogna allenarsi due volte al giorno e alla fine diventare schiavi di questo sport. Non credo di essere pronto a tali sacrifici. Ho intenzione di riprendere semplicemente ad allenarmi nel nuoto, migliorare i miei risultati e continuare a partecipare alle gare. La prossima stagione ho intenzione di gareggiare in Bielorussia e a San Pietroburgo.
In bocca al Lupo (viva il lupo), Sasha!
Il nuoto invernale: uno sport che fa tendenza in tutto il mondo
Fino ad alcuni anni fa il nuoto invernale era appannaggio di persone adulte o addirittura anziane, in Russia e nei paesi nordici, che lo vedevano come una simpatica tradizione e addirittura un modo per corroborarsi e per tenersi in forma. Ma anche come parte delle celebrazioni religiose ortodosse nel giorno della Befana.
Ma da un po’ di tempo le cose stanno cambiando e, grazie anche alla passione di alcuni influencer molto noti in rete, il nuoto invernale sta tornando prepotentemente di moda. Ora poi che in Russia è stato “promosso” a sport ufficialmente, il nuoto invernale sta diventando sempre più seguito dai più giovani. Al momento è diffuso, oltre che in Russia, in modo particolare in Ucraina, Finlandia e Paesi Baltici. Sono svariati i concorsi di nuoto invernale con gare internazionali.
Il nuoto invernale fa capo a due organizzazioni: l’International Winter Swimming Association e l’International Ice Swimming Association. Questa disciplina sportiva è praticata con passione anche in Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Svezia, dove è legata alla tradizione della sauna. In minor misura viene praticata anche nel Regno Unito, in Belgio, Germania, Svizzera. Nel nostro paese il nuoto invernale è diffuso in modo particolare nelle zone dei laghi nel Nord Italia.
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