L’irresistibile ballo dello stile Mod

CONDIVIDI SU...

(di Francesco Gazzara)

Quadrophenia, a Mod Ballet è uno spettacolo davvero unico nel suo mix inedito di musica, danza e cinema. Completato il tour britannico di luglio al Sadler’s Wells di Londra e al The Lowry di Salford, lo show approda il 14 novembre al New York City Center. La speranza è di vederlo prima o poi anche in Italia dove, tra l’altro, l’autore e ispiratore della storia (Pete Townshend degli Who) ha suonato da poco. 

Quadrophenia a Mod Ballet
Poster Quadrophenia a mod ballet

Dalla sottocultura mod al mito di Quadrophenia

Tutto parte da un quesito esistenziale comune nell’Inghilterra urbana e rurale della metà degli anni Sessanta: “Sei un mod o sei un rocker?”. Fino a quel momento erano i teddy boys a comandare nel look ma i mod iniziavano a distinguersi con uno stile più elegante, moderno e soprattutto con dei gusti musicali dirompenti. La loro sottocultura fu poi immortalata proprio da Pete Townshend col doppio album Quadrophenia del 1973, l’ennesima opera rock degli Who dopo Tommy. Un disco che ha definito una generazione vendendo milioni di copie: è stato il momento in cui la musica rock è davvero cresciuta. Nel 1979 arrivò la trasposizione cinematografica a cura del regista Franc Roddam, con Sting nei panni di Ace Face, mod antagonista del protagonista Jimmy, ovvero Phil Daniels. La pellicola, diventata presto un cult movie, contribuì al mod revival subito dopo il punk e prima della new wave.

Quadrophenia a Mod Ballet
Foto cast + Pete Townshend by Johann Persson

Un balletto visionario diretto da Rob Ashford

Il mod ballet mancava quindi alle varie reincarnazioni della storia di Townshend: in due atti, diretto da Rob Ashford e accompagnato da una registrazione pre-esistente della musica originale, orchestrata sinfonicamente per la Royal Philarmonic Orchestra dalla moglie di Pete, Rachel Fuller. Le coreografie sono di Paul Roberts, purtroppo scomparso neanche da un mese, il 26 settembre 2025 all’età di 52 anni. Un cancro si è portato via questo geniale artista già collaboratore di Harry Styles, Paul McCartney, Bon Jovi, Katy Perry, One Direction, appena un mese dopo la messa in scena di Quadrophenia, a Mod Ballet.

Il balletto segue la trama del disco degli Who. L’adolescente Jimmy è sovrastato da quattro personalità diverse – il duro, il lunatico, il romantico e l’ipocrita – che lottano all’interno della sua psiche. Queste “facce” di Jimmy sono interpretate da altrettanti ballerini in giacca, cravatta e impermeabile parka che lo seguono nelle scene chiave. Sono con lui sia quando va dallo psichiatra sia quando è costretto alle risse con i rocker.

Quadrophenia a Mod Ballet
Paul Roberts (coregrafo) foto Phil Griffin – Purtroppo scomparso neanche da un mese, il 26 settembre 2025 all’età di 52 anni.

Moda e scenografie dal fascino mod

La soundtrack orchestrale, a parte rari casi in cui entrano dirompenti le sonorità elettriche di chitarra, basso e drumming, è lontana dal sound degli Who. Eppure le classiche melodie di Townshend, al tempo pensate proprio con un respiro sinfonico, ora arrivano dritte al cuore con archi e fiati. Canzoni come The Real Me, Love Reign O’er Me e I’m One sono arricchite da un’intensità emotiva e a volte più giocosa rispetto agli originali. Anche i costumi sono perfetti: il designer Paul Smith è una garanzia quando si parla di smart dressing, di camice button down o di altri dettagli dell’abbigliamento mod. Tra le scenografie curate da Christopher Oram sorprendono la ricreazione del salotto proletario e urbano dei genitori infelici di Jimmy e i tavoli in formica del caffè New Piccadilly di Soho.

Inoltre le proiezioni video dello spettacolo si integrano in maniera creativa e geniale alle scenografie e alla coreografia. Un momento particolarmente riuscito di questa commistione è nel brano 5:15, quello della famosa scena del treno diretto a Brighton. Qui Jimmy assume anfetamine – le celebri purple hearts – mentre il resto del cast sbuca dai finestrini del treno. Il tutto mentre sullo schermo scorrono veloci i paesaggi campestri del Sussex. Altra emozione simile si avverte quando le onde del mare che bagnano la spiaggia di sassi di Brighton si muovono oblique sugli schermi, spesso dall’alto in basso. Più morbida rispetto al film è la battaglia finale tra mods e rockers. Influenzata sia dalla realtà che da West Side Story, la grande rissa rinuncia all’aggressività con una serie di effetti teatrali al rallentatore.

Quadrophenia a Mod Ballet
foto by Johann Persson

Il dramma del padre di Jimmy

Inoltre risulta particolarmente riuscito un episodio assente nella versione cinematografica e comunque citato nella storia di Townshend e nell’album degli Who. Ora è chiaro infatti perché il padre di Jimmy sia un alcolizzato sopraffatto dalla rabbia repressa. Il balletto mette in luce i suoi ricordi tormentati del servizio nella Seconda Guerra Mondiale, con una sequenza dura e commovente in cui cerca di mantenere in vita un suo compagno sul campo di battaglia.

Su tutto svetta, a livello scenografico, l’inizio dello spettacolo, collegato al suo epilogo.  Jimmy è in preda al tumulto in cima a una roccia, circondato dal mare in tempesta. Si tratta di un momento che visivamente lascia a bocca aperta. Una cosa simile accade infine, anche se si tratta di una trovata scenica, nella cena in cui Jimmy balla col suo riflesso ripreso dalla telecamera nella vetrina di un bar.

Paris Fitzpatrick e Serena McCall, due interpreti d’eccezione

Il ruolo di Jimmy Cooper è interpretato con carisma espressivo da Paris Fitzpatrick. Già protagonista del Romeo And Juliet di Matthew Bourne del 2019, l’attore e ballerino fa emergere più il tormento che la rabbia di Jimmy. E soprattutto rivela un particolare espressivo che da un senso – voluto probabilmente proprio da Pete Townshend – all’epilogo della storia. Alla conclusione della non facile scena finale di Beachy Head, dopo il salto dello scooter dalla scogliera, Fitzpatrick emerge purificato dalle onde con un bel sorriso stampato in volto.

Paris Fitzpatrick (Jimmy) foto Tristram Kenton

Accanto a Jimmy, nel ruolo della mod girl co-protagonista, Steph, c’è la bravissima e giovanissima Serena McCall, da poco diplomata alla Rambert School of Ballet and Contemporary Dance.

Serena McCall

Chi teme che Quadrophenia reinventato con i pas de deux possa apparire snob e morbido, deve ricredersi. Come spiega lo stesso Townshend: “Se avessi rifatto l’album in teatro con una rock band dietro, il pubblico avrebbe avuto i capelli bianchi e il parka”. Ecco quindi l’operazione coraggiosa: portare la storia ai giovani e al tempo stesso in un territorio artistico dalle più facce, come quelle di Jimmy. Questa è una storia senza tempo sull’angoscia giovanile, Quadrophenia: A Mod Ballet è sicuramente uno spettacolo da non perdere e non solo per gli amanti degli Who.


Iscriviti ad Amazon Prime per guardare film e programmi TV popolari, inclusi i pluripremiati Amazon Original. Amazon Prime offre anche la consegna GRATUITA in un giorno sugli articoli Prime idonei e molto altro.

Offerte Di Amazon Prime

Combatti La Muffa

Il Meglio Dell'Intrattenimento

4 mesi d'uso GRATUITO
Offerta a tempo limitato.

3 mesi gratuiti per i clienti senza abbonamento Prime.

Spedizione in 1 giorno senza costi aggiuntivi
E molti altri vantaggi con Prime

CONDIVIDI SU...
0 0 voti
Votami
Iscrizione
Notificami
0 Commenti
Più vecchio
Più nuovo Most Voted
Feedback in linea
Vedi tutti i commenti
0
Fammi sapere cosa ne pensi, per favore commenta.x