Le soundtrack futuristiche Pre-Covid Suoni Distopici (Part.2)

(di Francesco Gazzara)

Black Mirror (Sky)

Dal 2011 di Black Mirror (Sky)fino allo spartiacque del Covid (2020) ci sono nove anni di serie tv a tema distopico. La prima, commentata nella prima parte di Suoni Distopici, rivelava un distacco dalle soundtrack cinematografiche antenate delle serie tv. Nel nuovo millennio le colonne sonore sci-fi lottano per diversificarsi, tra eredità tradizionalmente sinfonica di Hollywood e spinta alla sperimentazione. Prevale spesso l’elettronica, indotta anche dall’ambientazione del set. Questa è una caratteristica interessante su cui vale la pena soffermarsi. Ecco quindi una manciata ristretta di titoli che, non solo per le musiche, hanno fatto la storia della distopia fantascientifica in tv.

The Handmaid’s Tale (Il Racconto Dell’Ancella) (2017-2025, Prime)

Le soundtrack Pre covid

The Handmaid’s Tale (Il Racconto Dell’Ancella) (2017-2025, Prime)si avvale di una soundtrack emotiva e agghiacciante. Nel suo studio di Los Angeles il compositore Adam Taylor ha messo a frutto una collezione di sintetizzatori vintage, pedali per chitarra e apparecchiature esterne. Questi elementi vengono trattati con un approccio minimalista spesso dissonante. “Fin dall’inizio scelsi di rendere la tensione della terrificante società di Gilead” rivela Taylor. “I glissando inquietanti aumentano lentamente di volume, insieme ai bassi pulsanti e a qualche strumento orchestrale. Per ottenere questi strati sonori drammatici e ondeggianti, oltre ai sintetizzatori analogici ho sperimentato con i vecchi Space Echo della Roland e della Binson”.

Le soundtrack Pre covid
Adam Taylor

La colonna sonora di Stranger Things

Le soundtrack Pre covid

La colonna sonora di Stranger Things (2016-2025, Netflix) è invece opera della coppia di autori Kyle Dixon e Michael Stein,metà del quartetto texano SURVIVE. L’omonima serie tv è diventata anche un musical di successo del West End londinese. La storia di un gruppo di ragazzi che cercano di sopravvivere ad eventi soprannaturali e mostri alieni è retta in piedi proprio dalla musica.

Le soundtrack Pre covid
Kyle Dixon-Michael Stein

L’uso esclusivo di sintetizzatori analogici rimanda a misteri e mondi lontani, restando comunque legato all’universo giovanile dei protagonisti. Kyle Dixon: “Abbiamo inserito molta elettronica noise in uno show popolare che viene visto da un sacco di gente. Mai nessuno l’aveva fatto prima con tale potenza sonora e ora spuntano ovunque film con queste sonorità”. Michael Stein: “Non moduliamo mai la stessa melodia in scene diverse, semmai abbiamo un suono specifico che ci piace riprodurre. Non si tratta solo di musicare delle immagini ma di creare sempre nuove idee e sperimentare sui suoni”.

Chernobyl (2019, Sky)

Un caso a parte è quello di Chernobyl (2019, Sky), molto celebre benchè conclusa con la prima stagione. Questa serie tv è esaltata dall’originalità estrema della soundtrack della violoncellista e compositrice islandese Hildur Guðnadóttir. Basata sulle conseguenze del disastro nucleare di Chernobyl nel 1986, la serie è caratterizzata da un sound claustrofobico. L’autrice l’ha creato con l’utilizzo di registrazioni ambientali di una vera centrale nucleare.

Guðnadóttir: “La centrale e le radiazioni dovevano avere per me avere una voce unica e diversificata dal resto. Ecco perché in tutta la colonna è costante questo suono insinuante che io ho chiamato ‘morte strisciante’. Ho messo in pratica la sensazione di ciò che passava per la testa di vittime e soccorritori durante l’incidente nucleare, mentre attraversavano quel disastro”. La compositrice ha impiegato più di sette mesi per creare un paesaggio sonoro individuale per ogni episodio della serie. Il tutto senza senza scrivere un tema musicale ricorrente.

Westworld – Dove Tutto E’ Concesso (2016-2022, Sky)

La longeva Westworld – Dove Tutto E’ Concesso (2016-2022, Sky) si avvale invece di una partitura sicuramente più hollywoodiana. Da una parte per la discendenza del soggetto da un classico come Il Mondo Dei Robot (1973), il cui titolo originale era proprio Westworld. Dall’altra per lo stile poliedrico del compositore di origine iraniano-tedesca Ramin Djawadi, penna di punta al cinema (Blade:Trinity, Iron Man). Djawadi è soprattutto autore di soundtrack premiate per le serie tv Prison Break, Il Trono Di Spade, House Of The Dragon.

Ramin Djawadi

Inoltre ha composto le musiche delle più recenti serie tv a maggior attinenza distopica come Il Problema Dei 3 Corpi e Fallout, entrambe del 2024. Djawani su Westworld: “La chiave delle musiche era di creare un grande ibrido creativo fin dalla prima stagione. Sono partito da elementi più organici come le chitarre acustiche. Poi, ogni volta che entravano in scena i robot e i dettagli futuristici, innestavo il sound dei sintetizzatori. Questi sono aumentati a dismisura nella terza stagione e così nella quarta ho reintegrato qualche strumento più acustico”.

War Of The Worlds (2019-2022, Sky)

Tre stagioni intense e ravvicinate per War Of The Worlds (2019-2022, Sky), altra serie tv ispirata a un classico. Il riferimento è più letterario che cinematografico: il romanzo La Guerra Dei Mondi del 1898 di H. G. Wells. Protagonisti sono gli abitanti della Terra costretti a fare i conti con un’improvvisa invasione marziana. Si tratta del terzo adattamento televisivo in assoluto e gli interpreti principali sono Daisy Edgar-Jones e Gabriel Byrne.

David Martijn

La soundtrack è del belga David Martijn, compositore elettronico e chitarrista della rock band GOOSE. “In realtà questa versione de La Guerra Dei Mondi non riguarda tanto l’invasione aliena quanto le sue vittime sulla Terra” rivela Martijn. “Ecco perché la colonna sonora non è troppo rifinita o minimalista. Ho scritto la musica prima delle riprese, basandomi su immagini di strade e città vuote. Ho stampato e appeso al muro le foto di questi scenari come ispirazione per creare una sensazione aliena e surreale”.

The Mandalorian (2019-2023, Disney+)

Ultima delle serie sci-fi e distopiche di successo nate in era pre-Covid è The Mandalorian (2019-2023, Disney+) che riattualizza la saga di Guerre Stellari. Gli eventi della trama sono fissati a cinque anni dalla caduta dell’Impero galattico e dal terzo episodio dell’epopea di George Lucas, Il Ritorno Dello Jedi (1983). La partitura molto orchestrale è di Ludwig Goransson, già collaboratore del regista Christopher Nolan. “La mia soundtrack è basata sulle movenze del Mandaloriano” dichiara il compositore svedese. “Anche se il volto è sempre coperto da un elmetto e si sente solo la voce, si vede bene il suo linguaggio del corpo. Ecco perché la colonna sonora è molto importante per raccontare quello che prova il protagonista”.

Ludwig Goransson

Rimandiamo infine alla terza parte di Suoni Distopici i titoli e le soundtrack migliori delle serie TV sci-fi uscite in era post-Covid, da The Last Of Us fino a Silo.

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