Syd Barrett un enigma musicalmente influente BACKdigit.com

Roger Keith “Syd” Barrett, cantante, chitarrista, compositore, artefice della confusione e ideatore del nome Pink Floyd.
È stato il loro frontman e principale autore, noto per il suo stravagante stile psichedelico e per la scrittura di testi in flusso di coscienza. Il suo stile chitarristico libero, con la sua coinvolgente esplorazione musicale che impiega effetti sonori stranieri, era a dir poco mozzafiato. Syd fu musicalmente attivo per poco più di 10 anni. Con la band fu coinvolto nella registrazione dei loro primi tre singoli, che includevano gli iconici successi psichedelici “Arnold Layne” e “See Emily Play”. Insieme all’album di debutto dei Pink Floyd, il capolavoro magnum di Syd, il provocatorio strabiliante “The Piper at the Gates of Dawn”.

Il contributo di Syd al canto del cigno con i Pink Floyd, fu nel loro secondo album intitolato “A Saucerful of Secrets”, che fu pubblicato nel 1968. La sua partecipazione all’album fu minima. Includeva:”Jugband Blues”, l’unica canzone autografa e voce solista di Barrett nell’album, è una canzone che viene spesso considerata l’addio di Syd alla band.

Il lavoro con i primi Pink Floyd

In “Set the Controls for the Heart of the Sun” Syd suonò la chitarra elettrica, acustica e slide. È l’unica canzone nel catalogo dei Pink Floyd a presentare tutti e cinque i membri: Syd, David Gilmour, Rick Wright, Nick Mason e Roger Waters. In “Remember the Day”, scritta dal tastierista Rick Wright, Syd contribuì con la chitarra slide e acustica.

Fu durante queste sessioni di registrazione che il peggioramento della salute mentale di Syd culminò con la sua sostituzione con David Gilmour, segnando la svolta della band dalle stravaganze psichedeliche di Syd verso un suono più strutturato sperimentale.

Syd Barrett e la carriera solista

Syd avrebbe iniziato la sua carriera da solista l’anno successivo. Il 14 novembre 1969, con l’uscita del suo singolo di debutto, “Octopus”. Che precedeva l’uscita dei suoi due album da solista,
“The Madcap Laughs”(1970) e “Barrett” (1970), che furono registrati con l’aiuto di membri dei Pink Floyd e dei Soft Machine. Entrambi gli album da solista sono documenti singolarmente inquietanti che catturano il suo genio in declino,
mescolando un fascino musicale fanciullesco e stravagante con scorci profondamente inquietanti e frammentati della sua psiche, che spaziano da deliziosi ritornelli pop (“Gigolo Aunt”) a terrificanti, crude e disarticolate confessioni (“Dark Globe”). Mentre “Madcap Laughs” è notoriamente caotico, “Barrett” offre arrangiamenti più raffinati ma comunque frammentati. Entrambi gli album sono considerati esplorazioni dell’invenzione melodica e del collasso mentale, amati dai fan per la loro onestà cruda, semplicistica e non commerciale.

Syd era avanti a tutti gli altri

Il produttore dei Pink Floyd, Norman Smith, paragonò favorevolmente Syd a John Lennon nelle sue memoir, e disse: “Syd Barrett sapeva scrivere come John Lennon. L’ho già detto. Non era bravo quanto John, e sto parlandodi un Syd in ottima forma con “See Emily Play”. Ma si sarebbe evoluto. Sicuramente! Col tempo si sarebbe evoluto ancora di più”. Ma sfortunatamente non è andata così.

Anche Jimmy Page ha elogiato molto. Ha detto: “La scrittura di Syd nei primi Pink Floyd era ispiratrice. Niente suonava come Barrett prima del primo album dei Pink Floyd. C’erano così tante idee e affermazioni positive. Si può davvero percepire il genio lì, ed è stato tragico il suo crollo”. Quando si trattava di musica. “Syd e Hendrix (il chitarrista preferito di Syd) avevano una visione futuristica, in un certo senso. Dire che Syd era un chitarrista innovativo è un eufemismo, con il suo uso di tecniche estese che esploravano le possibilità sonore di dissonanza, distorsione, feedback, eco, nastri e altri effetti. Era eoni avanti a tutti gli altri”.

La sua voce e l’accento britannico

La voce di Syd, con il suo accento del sud dell’Inghilterra, era davvero straordinaria a quel tempo, considerando che era uno dei primi cantanti inglesi a suonare inglese nelle loro registrazioni. Questo fu confermato nientemeno che da “David Bowie”. Il quale disse che “Barrett era la prima persona che aveva sentito cantare rock o pop con un accento britannico”.

“Dave Davies” dei Kinks, parlò dei suoi giorni insieme alla Cambridge Tech con Syd. Diceva: “Syd era un tipo strano, anche a Cambridge. Era una figura molto rispettata a modo suo. Ci incontravamo nel dipartimento d’arte, suonando la chitarra durante la pausa pranzo. Il problema con Syd era che la chitarra non era il suo punto di forza. Ma era molto intelligente, molto intelligente, un artista a tutti gli effetti. Ed era un talento spaventoso per le parole e i testi. Sgorgavano a fiumi”.
“Funzionava su un piano logico totalmente diverso, e alcuni sosterranno: “Beh, sì, amico, è su un livello cosmico superiore, ma fondamentalmente c’era qualcosa di drasticamente sbagliato. Non erano solo le droghe. Era, una debolezza mentale che si era sviluppata in modo smisurato”.

Un’ampia influenza musicale

L’influenza musicale di Sud è ampia. La sua miscela di surrealismo, testi poetici e influenze sperimentali psichedeliche
si estende all’indie rock, allo psych pop, allo psych folk, al punk e al grunge, e oltre. Poeta psichedelico, il suo periodo sotto i riflettori è stato breve, la sua stella si è manifestata rapida, luminosa e indimenticabile. L’approccio sperimentale di Syd e la sua attenzione alla fragilità mentale sono fondamentali per l’indie e l’alternative rock. Mentre la sua influenza sul rock psichedelico è stata quella di aver definito il sound iniziale del genere, lasciando un’impronta per la futura ispirazione sonora e l’originalità dei suoi testi.

La sua scrittura estrosa e le sue tecniche chitarristiche sperimentali hanno influenzato un ampio spettro di artisti nei generi psichedelico, alternativo e punk. Tra questi, oltre al già citato David Bowie, figurano Mark Bolan, soprattutto all’inizio della sua carriera. Robyn Hitchcock, ampiamente considerata una delle discepole musicali più dirette di Barrett, ha riconosciuto l’influenza di Syd sulla band, recitando “Dark Globe”. I famigerati Sex Pistols per un certo periodo
hanno cercato senza successo di convincere Syd a produrre il loro primo e unico album.

Come Syd influenzò David Bowie e Robert Smith

Mentre i Dammed tentarono di far produrre a Syd il loro secondo album, “Music For Pleasure”, Robert Smith dei Cure prese in prestito lo stile visivo distintivo di Syd, inclusi i suoi famosi capelli spettinati. Bowie fu citato nel 1990 dicendo di Syd: Barrett è stato un’enorme influenza su di me, assolutamente. Pensavo che Syd non potesse sbagliare. Pensavo che fosse un talento enorme. È stato il primo che abbia mai visto a metà degli anni ’60 in grado di decorare un palco. Aveva uno strano aspetto mistico, con le unghie smaltate di nero e gli occhi completamente
truccati. Era come qualcosa che non apparteneva del tutto a questo
mondo.

Syd Barrett: la sua fragilità e la genialità nel rock psichedelico

Nel complesso, la carriera di Syd Barrett fu una brillante ma breve esplosione di genio psichedelico come frontman dei Pink Floyd, definendo il sound iniziale della band con una chitarra innovativa e testi surreali, prima che il suo deterioramento
della salute mentale lo portasse a lasciare la band nel 1968 e al suo successivo ritiro dalla musica. Creando un’eredità di culto che ispirò i mostruosi album di successo dei “Pink Floyd”, “Dark Side of the Moon”, “Wish You Were Here” e “The Wall”. Dopo il suo breve periodo da solista, Syd avrebbe trascorso decenni in isolamento facendo le cose che amava, come dipingere e dedicarsi al giardinaggio. Il suo ritiro dalla vita pubblica lo avrebbe reso un simbolo di genialità e fragilità artistica che perdura ancora oggi.

Syd Barrett: A Musically Influencial Enigma

Roger Keith “Syd” Barrett singer, guitarist, songwriter, confounder and
originator of the name Pink Floyd. Was their frontman and primary
songwriter, known for his whimsical style of psychedelia and stream of conscious lyrical songwriting. His free-form guitar playing, with its enthralling musical
exploration employing out of this world sound effects, was breathtaking
to say the least. Syd was musically active for just over 10 years. With Pink Floyd he was involved in the recording of their first three singles, which included the iconic psychedelic hits, “Arnold Layne” and “See Emily Play”.

Along with, Pink Floyd’s debut album, Syd’s magnum opus, the provocatively mind bending, “The Piper at the Gates of Dawn”. Syd’s swan song contributions with Pink Floyd, were on their second album titled. “A Saucerful of Secrets”. Which was released in 1968. His participation on the album was minimal. It included: “Jugband Blues”, Barrett’s sole songwriting credit and lead vocal performance on the album, is a song that is often viewed as Syd’s farewell to the band.

His work with early Pink Floyd

On “Set the Controls for the Heart of the Sun” Syd played electric, acoustic and slide
guitar. It is the only song in Pink Floyd’s catalog to feature all five members, Syd, David Gilmour, Rick Wright, Nick Mason, and Roger Waters. “Remember the Day”, written by keyboardist Rick Wright, Syd contributed slide and acoustic guitar.
It was during these recording sessions that Syd’s deteriorating mental health culminated in his replacement with David Gilmour, marking the band’s turning point from Syd’s psychedelic whimsy towards a more structured experimental sound.

Syd solo career

Syd would begin his solo career the following year. On the 14th November 1969, with the release of his debut single, “Octopus”. Which preceded the release of his two solo albums, “The Madcap Laughs” (1970) and “Barrett” (1970), which were recorded with help from members of Pink Floyd and the Soft Machine. Both solo albums are
uniquely haunting documents capturing his deteriorating genius, blending musical whimsical childlike charm with deeply unsettling fragmented glimpses into his psyche, ranging from delightful pop hooks (“Gigolo Aunt”) to terrifying raw,
disjointed confessions (“Dark Globe”).

While “Madcap Laughs” is famously chaotic. “Barrett” offers more polished but still fractured arrangements. Both albums are
considered explorations of melodic invention and mental collapse, beloved by fans for their raw, simplistic, uncommercial honesty. Pink Floyd’s producer Norman Smith compared Syd favorably with John Lennon in his memoir, and was quoted as saying.”Syd Barrett could write like John Lennon. I said it before. He wasn’t quite as good as John, and I am talking about a Syd in top form with “See Emily Play”. But he would have developed. Definitely!In time he would have developed even better”. But unfortunately that was not to be.

The critical acclaim from Jimmy Page

Jimmy Page also offered high praise. Saying, “Syd’s writing in early Pink Floyd was
inspirational. Nothing sounded like Barrett before Pink Floyd’s first
album. There were so many ideas and positive statements. You can really
feel the genius there, and it was tragic he fell apart.” When it came to music.
“Syd and Hendrix (Syd’s favorite guitarist) had a futuristic vision in a sense. To say Syd was an innovative guitarist, is an understatement, with his use of extended techniques exploring the sonic possibilities of dissonance, distortion, feedback, the echoing machine, tapes and other effects. He was eons ahead of everyone else”.

His particular vocals

Syd vocals delivered in his southern English accent were quite extraordinary at that
time, considering he was one of the first English vocalists, who sounded
English on their recordings. This was confirmed by none other than ‘David
Bowie’. Who said that “Barrett was the first person he had heard sing rock
or pop music with a British accent.”

‘Dave Davies’ of the Kinks, spoke of his and Syd’s Cambridge Tech days
together. Saying: “Syd was a strange guy even back in Cambridge. He was
a very respected figure back there in his own way. We would hang
around in the Art department, playing guitars at lunchtime. The thing
with Syd was his guitar wasn’t his strongest feature. But he was very
clever, very intelligent, an artist in every way. And he was a frightening talent when it came to words, and lyrics. They just used to pour out.”
“He functioned on a totally different plane of logic, and some people will
claim, “Well yeah man he’s on a higher cosmic level, but basically
there was something drastically wrong. It wasn’t just the drugs It was,
a mental foible which grew out of all proportion”.

His huge musical influence

Syd’s musical influence is widespread. His blending of surrealism, poetic lyrics, and
psychedelic experimentation influence spans indie rock, psych pop, psych
folk, punk and grunge, and beyond. A psychedelic poet, his time in the spotlight was brief, his star shown fast, bright and unforgettable.

Syd’s experimental approach and focus on mental fragility are foundational to indie and alternative rock. While his influence on psychedelic rock was that he defined the genre’s early sound, leaving a blueprint for future sonic inspiration and lyrical oddity. His whimsical songwriting and experimental guitar techniques influenced a wide spectrum of artists
across the psychedelic, alternative, and punk genres. Some of those influenced besides the already mentioned David Bowie, include Mark Bolan especially at the beginning of his career. Robyn Hitchcock, who’s widely considered one of Barrett’s most direct musical disciples. R.E.M. has acknowledged Syd’s influence on the band, by covering “Dark Globe”. The notorious Sex Pistols for a time unsuccessfully pursued Syd to produce their first and only album.

He influenced David Bowie and Robert Smith

While The Dammed attempted to have Syd produce their second album,
“Music For Pleasure”. While Robert Smith of The Cure borrowed Syd’s
distinct visual style including his famously disheveled hair.
Bowie was quoted in 1990 as saying of Syd: Barrett was a huge influence on me,
absolutely. I thought Syd could do no wrong. I thought he was a massive talent. He was the first I’ve ever seen in the middle 1960’s who could decorate a stage. Syd had a strange mystical look to him, with painted black fingernails and his eyes fully
made up. He was like something that wasn’t altogether of this world.

Overall Syd Barrett’s career was a brilliant but brief explosion of psychedelic genius as Pink Floyd’s frontman, defining the band’s early sound with innovative guitar and surreal lyrics before his deteriorating mental health led to him leaving the band in 1968 and his eventual retreat from music. Creating a cult legacy that inspired “Pink Floyd’s” monster hit albums, “Dark Side of the Moon”, “Wish You Were Here”, and “The Wall”.

Syd Barrett: his “fragility” and his psychedelic music genius

After his short solo stint. Syd would spend decades in seclusion doing the things he loved such as painting, and gardening. His withdrawal from public life would make him a symbol of artistic brilliance and fragility that still endures till this day.