Per diventare un bravo batterista occorre scoprire i propri punti di forza, dice Marc Turiaux degli RPWL, e non lasciarsi travolgere dal mondo di internet. I
Uno dei più significativi cambiamenti emersi con l’arrivo dei media online è l’incredibile quantità di informazioni riguardo qualsiasi argomento disponibili ovunque e in ogni momento. Come musicista, mi accorgo di come l’insegnamento e la condivisione di conoscenza riguardo la musica e il suonare uno strumento si sia evoluto. Quando stavo crescendo e cominciavo a suonare la batteria, studiavo dai libri. Quando volevo imparare dai grandi batteristi dell’epoca, dovevi per forza trascrivere quello che loro suonavano. Se eri abbastanza fortunato, avevano realizzato un DVD d’istruzioni oppure potevi avere la possibilità di frequentare una loro masterclass. Sempre che questo avvenisse più o meno vicino da dove abitavi. Ricordo che la scuola di batteria che frequentavo io da teenager ad un certo punto noleggiò un bus e offrí agli studenti la possibilità di assistere ad una masterclass di Dave Weckl in una città distante.
Al giorno d’oggi possiamo più o meno connetterci con chiunque online, trovare tonnellate di video di YouTube di tutti i musicisti che ci piacciono e scoprire ogni segreto, ogni trucco ed ogni tecnica ben spiegata. Di consequenza vediamo così tanti incredibili musicisti che usano quelle informazioni per costruire il proprio modo di suonare. Quando mi trovo online vedo così tanti videos relativi alla batteria che mi scoppia la testa. Le persone suonano cose che sono ben oltre le mie possibilità, offrono corsi in una miriade di aspetti diversi riguardo l’arte del drumming. Dal suonare il double bass a dei tempi pazzeschi al completare assolo da suonare con le spazzole.
I lati negativi delle troppe informazioni internet
Ad essere sinceri spesso mi ritrovo perso di fronte a tutte le cose che potrei praticare. C’è così tanto che potrei imparare ma ovviamente non posso riuscire a fare tutto. Inoltre l’enorme quantità di cose sulle quali praticare rende difficile capire dove cominciare e su cosa focalizzarsi. Spesso sento gli studenti che iniziano con una cosa e la praticano per un po’ di tempo, fino a che non decidono di aver bisogno di lavorare su altro con maggior impegno. Cambiano la loro routine e ricominciano daccapo, senza mai arrivare a combinare nulla. In questo senso la marea di informazioni possono risultare controproducenti riguardo come orientarsi e su cosa focalizzarsi. E in finale anche riguardo la motivazione per andare avanti. Porta ad una maggiore confusione piuttosto che ad una maggiore chiarezza e a volte può risultare molto frustrante.
Navigare in internet: non dimenticare il batterista che sei
L’unica cosa che mi aiuta a navigare nel mare dei contenuti di internet sul drumming è ricordare sempre ciò che per me conta di più del suonare la batteria. O meglio, per dirla in un altro modo, ricordare il tipo di batterista che sono io. Mi ci è voluto un po’ per scoprirlo e penso di avere le idee più chiare oggi rispetto a quando ho iniziato a suonare. All’epoca, come la maggior parte dei musicisti, volevo diventare il miglior batterista del mondo. Volevo imparare qualsiasi cosa. Ogni stile, ogni tecnica, tutto quello che c’era in giro. Quello è il tipo di energia e di determinazione di cui hai bisogno per passare tutte quelle ore ad esercitarti nella tua stanza. Così farlo è stato molto utile. Ma naturalmente era una visione ingenua e i miei non erano obiettivi realistici. Così con il passare del tempo ho scoperto che alcuni stili di musica mi venivano fuori in modo più naturale rispetto ad altri. Inoltre alcuni aspetti del drumming riflettevano maggiormente il modo in cui volevo fosse il mio sound.
In finale, la tua personalità è ciò che darà sempre forma al tuo modo di suonare. La persona che sei fornirà la cornice giusta per come suonare il tuo strumento e, in definitiva, per il tipo di musicista che sei.
Valorizza i tuoi punti di forza
Nel mio caso si è trattato di accettare che alcune cose non appartengono al mio stile perché ho un’energia e una mentalità differente. Mi ci è voluto un po’ per capire e non vedere questa cosa come una debolezza, ma al contrario come al base per sviluppare la mia personale impronta nel mio modo di suonare.
La mia personale opinione è imparare a fidarsi delle proprie abilità sia parte del percorso di ogni musicista. Non occorre paragonarsi troppo agli altri ma piuttosto bisogna costruire basandosi sulle proprie forze. Forse non tutti arriveranno alla fine del percorso. Ma anche essere soltanto sulla buona strada per instaurare una relazione solida tra se stessi e le proprie forze, è già un importante obiettivo per chiunque da raggiungere.
Finding your Strenghts
One of the most significant changes that occurred with the arrival of online media is the incredible wealth of information about almost any topic which is available everywhere and all the time. As a musician, I see how teaching and sharing knowledge about music and about playing an instrument has evolved. When I grew up and started playing the drums, I studied from books. When you wanted to learn about the great drummers of the time, you had to transcribe what they were playing. If you were lucky they had released an instructional DVD or you might have the chance to attend a masterclass – if there was one close enough to where you lived. I remember that the drum school where I used to study as a teenager at one point rented a bus and offered students the chance to see a masterclass by Dave Weckl in a distant city. Nowadays we can more or less connect to everyone online, find tons of YouTube videos by all the musicians we care for and find every secret, every lick and every technique explained. Consequently we see so many incredible musicians that used that information to build their chops. Whenever I’m online I see countless drum related videos that blow my mind. People play things that are way beyond my reach, they offer courses in a myriad of different aspects of the art of drumming – from double bass playing at insane tempos to complex soloing to playing the brushes.
Too much information online
To be honest, I often find myself lost in the face of all the things I could practice. There is so much that I would love to learn but obviously I can’t do everything. And even more – the sheer mass of things to work on makes it hard to figure out where to start and what to focus on. I often hear from students that they start with one thing and practice that for a while, until they decide that they need to work on something else even more. They change their routines and start all over again, never reaching any kind of goal. In that sense, the tons of information can be detrimental to one’s orientation and focus – and in the end to the motivation to go on. It leads to more confusion than clarity and can be very frustrating at times.
Remember what kind of drummer you are
The one thing that helps me to navigate the sea of internet drumming content is to always remember what it is about drumming that is most important to me. Or maybe, to phrase it differently, to remember what kind of drummer I am. It took a while to find that out and I guess today I have a better idea about it as when I started. Back then, like most musicians I know, I wanted to be the best player in the world. I wanted to learn everything. Every style, every technique, all that was out there. That it is the kind of energy and drive you need to spend all these hours in the practice room, so that was very useful. But of course it’s naïve and wasn’t a realistic goal. So as time went on I found out that some styles of music came more natural to me than others and that also certain aspects of drumming were reflecting more how I wanted to sound like than others.
Your personality will shape your drumming
In the end your personality will always shape how you play; the person you are provides the framework for how you play your instrument, and ultimately for the kind of musician you are. In my case, I had to accept that some things are just not my cup of tea because I have a different energy and mind set. It took a while to understand that and not see it as a weakness, but as the basis for my individual fingerprint in my craft.
In my personal opinion it is part of the journey for every musician to learn to rely on your own abilities, not to compare to others too much and to build upon your strengths. Maybe not everyone reaches the end of that road, but even to be on your way to build a strong relationship to your own strengths is definitely a valuable goal for everyone.
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