Black Veil Brides: promettono un 2026 da rockstar

Il 2026 sarà l’anno dei Black Veil Brides, almeno così sostiene il cantante, leader e frontman della band Andy Biersack. Nei primi mesi dell’anno infatti, uscirà il nuovo album della band americana che ha fatto una bandiera del goth rock e del look vampiresco. Il nuovo album ha spiegato Andy, è già stato completamente mixato e sta per essere masterizzato.

A questo seguirà un mega tour che porterà la band in giro per il mondo. Insomma, tanto lavoro per i Black Veil Brides che in Italia si sono già esibiti diverse volte. La più recente nel 2023 a Milano come gruppo spalla degli Halestorm.

Chi sono i Black Veil Brides

Il gruppo che per brevità tutti chiamano BVB, nasce ben venti anni fa a Cincinnati in Ohio ma da qualche anno risiede a Hollywood in California. Ne fanno parte il già citato Andy Biersack, il multis trumentista Jinxx, il lead guitarist Jake Pitts, il batterista Christian “CC” Coma e il bassista Lonny Eagleton. Il loro nuovo lavoro, il settimo della loro carriera nel 2025 è stato anticipato dal singolo Allelujah dalle influenze decisamente più heavy del solito.
Ciò che si deve sottolineare è che la carriera dei BVB è stata decisamente fortunata. Fin dagli inizi infatti, quando ancora si facevano chiamare Biersack,furono accolti molto bene dal pubblico. Nel 2009 due mesi dopo aver firmato il loro primo contratto discografico con una etichetta indipendente chiamata Standby Records, partirono in tour. Riscuotendo da subito l’approvazione del pubblico.

Inizialmente il loro look per certi versi ricordava un po’ quello di Nikki Sixx prima maniera. Ma poi fu il dark e il goth ad avere la meglio sul glam. E oggi come oggi i BVB ricordano più i gloriosi Sisters of Mercy, icona inglese del dark gotico e vampiresco con l’aggiunta di un pizzico di heavy metal e alternative metal.

Perchè i Black Veil Brides si chiamano cosí

A battezzare la band Black Veil Brides è stato il fondatore Andy Biersack. Ha raccontato in proposito: “quando ero un ragazzino era fissato con la religione cattolica e l’immaginario dark che porta con sé. Quindi il nome viene da cose di chiesa, più precisamente dal velo nero che indossano le suore quando si sposano con Dio rinunciando a tutti i piaceri della vita. Ho pensato che questa cosa si adattasse bene a noi della band che vestiamo sempre di nero e il contrasto che creava con noi e la nostra musica mi sembrava sexy ed evocativo”.

Una carriera dal successo immediato

Ma abbiamo accennato prima alla fortuna che i BVB hanno avuto da subito. Senza troppa fatica infatti, sono riusciti immediatamente a conquistare il pubblico e a crearsi uno zoccolo duro di fan sfegatati.Le vendite dei loro dischi sono sempre state eccellenti e a quelle sono seguiti anche diversi premi e riconoscimenti. Tanto per citarne qualcuno nel 2011 sono stati nominati Favorite Breakthrough band da MTV,. Nel 2012 l’album Set the world on fire si è aggiudicato un award da Kerrang! come miglior album (senza contare che il pezzo omonimo fa parte della colonna sonora di Tranformers: Dark of the Moon del 2011) e Rebel Love Song quello di miglior singolo.

Nel 2013 Alternative Press li ha premiati come miglior live band e nel 2015 Rock Sound ha insignito Andy Biersack del titolo di Hero of the Year. Insomma sembra proprio che i ragazzi abbiano la stampa americana dalla loro parte ma possiamo assicurarvi che anche nella vecchia Europa i BVB hanno fatto il pieno di consensi.

La fanbase europea dei Black Veil Brides

E’ nota ad esempio la devozione della loro fan base europea, la BVB Arm. Inoltre il fatto di aver suonato spesso e volentieri nel nostro continente in festival importanti. Ad esempio il Download Festival a Donigton in Inghilterra li ha portati a diventare sempre più popolari e amati. Al momento non ci sonno date già fissate in Italia ma siamo pronti a scommettere che appena uscirà il loro nuovo disco i Black Veil Brides si faranno vivi dalle nostre parti per la gioia del popolo rock alternative.

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