Adolescence: come è nata la soundtrack della più soprendente serie tv del 2025

(di Francesco Gazzara)

In appena quattro episodi, Adolescence è diventata rapidamente un grande successo su Netflix. La sua colonna sonora, struggente e ossessionante, è stata scritta dai due compositori londinesi Aaron May e David Ridley. Il dramma psicologico e poliziesco creato da Stephen Graham e Jack Thorne si è distinto soprattutto per le modalità di ripresa del regista Philip Barantini. Ogni episodio è girato infatti quasi interamente con un’unica ripresa, senza tagli di montaggio. Strazianti sono le interpretazioni di Stephen Graham nel ruolo del padre, Eddie Miller, e del giovanissimo Owen Cooper in quello del figlio Jamie. La storia, ormai nota a tutti, inizia quando Jamie viene arrestato dopo il sospetto omicidio della sua compagna di classe, Katie.

Prima di Adolescence, Aaron May e David Ridley avevano composto la soundtrack del film Boiling Point, con lo stesso Stephen Graham nelle vesti di protagonista, autore e produttore. Inoltre i due compositori hanno sonorizzato anche i documentari sportivi Arséne Wenger: Invincible e When The World Watched: Brazil 1970. May e Ridley avevano già lavorato col regista Philip Barantini nel cortometraggio Seconds Out, mentre quest’ultimo conosceva l’attore e produttore Stephen Graham dai tempi della partecipazione comune alla celebre serie tv bellica Band Of Brothers. Il duo era quindi una scelta logica per Barantini, non appena Graham ha deciso di coinvolgerlo nel progetto di Adolescence.

ASCOLTA Adolescence 2025 Soundtrack| Music By Aaron May & David Ridley | A Netflix Original Series Score |

Una colonna sonora nata sul set, tra incertezze e intuizioni

In realtà fino alla fine delle riprese nessuno aveva un’idea su che tipo di colonna sonora potesse commentare la nuova serie tv. D’altronde in Boiling Point la musica di commento era piuttosto marginale e si ascoltava soltanto dall’amplificazione interna di un ristorante. Eppure prima di Adolescence sia May che Ridley venivano da una serie di lavori in cui la soundtrack originale era preponderante. May: “Eravamo consapevoli da subito che non solo la presenza ma anche l’assenza di musica potesse avere un effetto drammatico e decisivo sulla narrazione della storia”. Ridley: “In diversi casi la colonna sonora serviva di sfondo, a commento di ciò che i personaggi erano costretti a sopportare o a vedere. Come nel caso dell’arresto del giovane Ryan da parte dell’ispettore Bascombe: la musica aiuta a immedesimarsi nello stato d’animo del poliziotto. Altre volte invece interviene come pura tensione, oppure passa in primo piano con una melodia vocale”.

Più o meno è quello che succede nella scena del drone sul luogo dell’omicidio della ragazzina, quando si ascolta la cover originale di Fragile di Sting con una voce femminile. L’idea in realtà è venuta al consulente musicale della serie, Mark Kirby, insieme al regista Barantini. I due rimangono infatti colpiti da una vecchia registrazione di un maestro di musica canadese poi finita in un album dimenticato degli anni Settanta.

Stephen Graham – Eddie Miller

Un coro di bambini autentico: tra errori e commozione

I suoi studenti cantavano in coro, senza particolari velleità canore, alcuni successi di Beach Boys, David Bowie e altre hit pop rock dell’epoca. Quello che ha colpito Kirby e Barantini è stata soprattutto la vocalità ingenua e spontanea dei bambini. Ridley: “Così ci hanno affidato l’arrangiamento di Fragile, scelta soprattutto per il testo, chiedendo a noi di ricostruire quell’atmosfera da coro di bambini all’interno di un impianto sportivo, compresi eventuali errori di intonazione e il suono del pianoforte un po’ stridulo”.

I due compositori partono quindi dal coro scolastico del Minsthorpe Community College, di soli 15 bambini, chiedendo però all’istituto di far partecipare molti altri ragazzini. Alla fine raggiungono quota 40 cantanti in erba ma si trovano di fronte la difficoltà di tenerli buoni prima e durante le registrazioni, in una sala del paesino di Moorthorpe. May: “David li faceva riscaldare grazie alla sua esperienza con un coro scolastico in Cina e molti loro gorgheggi li abbiamo poi riutilizzati all’interno della soundtrack. Alla fine abbiamo fatto una ventina di take del coro prima di avere la versione finale di Fragile”.

La voce di Katie: un’intuizione potente e dolorosa

La cover di Sting è molto importante all’intero della serie anche per un altro motivo. Alla fine del brano la ripresa del drone illumina infatti la vittima del dramma, Katie, che in Adolescence si vede solo in foto – o nel video CCV della polizia – essendo stata uccisa proprio all’inizio del primo episodio. La sua interprete, Amelia Holliday, si rivela però un’interprete vocale incredibile, quando May e Ridley, d’accordo col regista, le chiedono di registrare un messaggio vocale in cui interpreta una canzone di Adele.

È così che decidono di farle fare un assolo vocale alla fine di Fragile, proprio sullo zoom del drone. Ridley: “Una voce incredibile, senza alcuna preparazione, con un tono da quindicenne totalmente diretto e genuino. Dopo aver finito le session del coro le abbiamo chiesto di registrare un po’ di note da sola, con la sua voce sottile e vulnerabile. Il risultato è diventato il tema vocale ascendente più importante della colonna sonora”.

Stephen Graham – Owen Cooper

Un suono organico, fatto di respiro e strumenti imperfetti

Voce a parte, la soundtrack di Adolescence rimane comunque ricca di sperimentazioni, elettroniche solo in apparenza. Il tocco è indubbiamente cinematografico, si avverte un bisogno di differenziare al massimo l’uso di sonorità tipiche come quelle dei droni. Per questo motivo i due compositori sembrano essersi allontanati il più possibile dai preset dei sintetizzatori, preferendo un approccio più organico.

In effetti non è facile scorgere la vera genesi delle sonorità strumentali di Adolescence, spesso comunque legate al timbro vocale infantile che permea la colonna sonora. May: “Siamo partiti dagli strumenti a fiato, per legare ai suoni il rumore del respiro umano. Un flauto dolce ma anche un organo a pompa vittoriano in legno comprato usato, un incubo come accordatura. Poi abbiamo registrato le note eseguite sia soffiando che cantando nel flauto basso, il che ha dato un effetto di battimento ricorrente, un po’ come con le corde vocali. Il tutto sempre effettato per portare su il rumore del respiro”.

Comporre a quattro mani: un remix emotivo in continua evoluzione

E qui emerge una caratteristica spesso presente in molte soundtrack cinematografiche: la presenza di imperfezioni sonore che rendono la musica memorabilmente legata alle immagini. Per raggiungere il giusto bilanciamento in questo senso è necessaria una stretta collaborazione tra musicista e regista. Nel caso di Adolescence si è trattato di un lavoro di èquipe che già in partenza ha diviso in maniera ugualmente coinvolgente il materiale creativo tra i due compositori. Ridley: “Spesso uno lavora su un’idea dell’altro e viceversa. Poi si elabora il risultato insieme a Phil, il regista. Infine lui propone l’idea già ben definita ai produttori. È un po’ come realizzare il remix continuo di una singola idea”.

Erin Doherty + Owen Cooper

Il terzo episodio della serie, con il giovane protagonista Jamie che incontra la psicologa in carcere, è quello col minore apporto musicale e paradossalmente anche il primo girato e di conseguenza affrontato dai due compositori. Alla fine la presenza della musica si avverte solo in tre punti, durante l’arrivo di Erin Doherty (la psicologa), in una piccola pausa del colloquio e infine quando Jamie abbandona la stanza. Nello sviluppo di Adolescence nei quattro episodi, sembra quasi che la sparuta presenza di musica nel terzo sia una pausa prima della parte finale della serie tv.

Il gran finale: Take On Me, Aurora e il pianto inevitabile

In effetti il quarto episodio presenta anche una presenza maggiore di musica non originale e di canzoni ascoltate alla radio, a partire da Take On Me degli A-ha. Ma è soprattutto il caso di Through A Child’s Eyes di Aurora, nella scena finale col padre Eddie distrutto dai ricordi e rimorsi nella camera da letto di Jamie. Una scelta fortemente voluta ancora una volta da Mark Kirby e Phil Barantini, come confermano gli stessi autori della soundtrack. Ridley: “La presenza di quella canzone era decisa già in fase di sceneggiatura e la sua forza nel provocare le lacrime durante quella scena è indubbia”. 

Stephen Graham nel ruolo del padre – Eddie Miller

Adolescence 2025 soundtrack| Music By Aaron May & David Ridley | A Netflix Original Series Score | ASCOLTA

Appena partono i titoli di coda è subuto chiaro che i toni più oscuri della storia di Adolescence sono destinati a restare a lungo nella memoria per molto tempo. La stessa cosa accade alla colonna sonora della serie, lancinante nella sua vocalità infantile e profonda nei suoi droni sonori mai scontati.

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