Da Baby Reindeer a Hollywood: le soundtrack innovative dei fratelli Galperine
(di Francesco Gazzara)
Le Soundtrack dei fratelli Galperine
Il recente successo di Netflix Baby Reindeer, la mini-serie britannica vincitrice degli Emmy Awards, sembrava arrivato dal nulla. In pochi mesi questo progetto di nicchia si è affermato come uno dei soggetti più interessanti nel panorama televisivo e cinematografico. Anche a livello di cultura pop Baby Reindeer ha lasciato il segno, con una fan base che ha alimentato una curiosità enorme sui personaggi della serie. Idem per i loro interpreti, fino allora pressochè sconosciuti, a partire da Richard Gadd.

Evgueni e Sacha Galperine
La stessa cosa è successa in parallelo agli autori della colonna sonora, i fratelli Evgueni e Sacha Galperine, formatisi in giovane età con la musica classica. Dopo i primi passi tra Ucraina e Russia i due si trasferiscono in Francia nel 1990 e da lì inizia il loro percorso musicale originale. Evgueni studia composizione sinfonica e musica elettroacustica al Conservatorio Nazionale di Parigi. Il più giovane Sacha prima studia violino al Conservatorio di Versailles per poi dedicarsi al rock e all’elettronica. Questo connubio in famiglia di minimalismo, coralità, orchestrazione classica, folk acustico e distorsioni hard diventa un combustibile perfetto per la sperimentazione. E cosa c’è di meglio della musica per immagini per dare sfogo a tutto questo eclettismo compositivo?

L’Approccio Unico dei Fratelli Galperine: Dalla Scienza ai Sentimenti, un Suono Innovativo
La soundtrack di Baby Reindeer arriva dopo una gavetta in cui i fratelli Galperine hanno l’opportunità di collaborare a progetti indipendenti di qualità. Nel 2019 i due utilizzano Theremin, Ondes Martenot e una sega musicale nel biopic Radioactive sulla scienziata Marie Curie. “Era una donna avanti rispetto ai suoi tempi” spiega Evgueni “così abbiamo scelto strumenti elettronici primordiali di un’epoca non così lontana dalla sua, gli albori del XX secolo”. Questo parallelo col pionerismo scientifico della storia è un appiglio frequente nell’approccio musicale dei Galperine.
Per il dramma del 2017 Loveless di Andrey Zvyagintsev, vincitore del Premio della Giuria al Festival di Cannes, i Galperin hanno composto la colonna sonora senza leggere il copione. Sulla sola base delle indicazioni verbali del regista e della trama, i due compositori hanno trasformato le proprie emozioni in musica. Idee sonore completamente libere dalle immagini sullo schermo.

Più di recente, nel 2024, Evgueni e Sacha hanno lavorato sul remake di Emmanuelle di Audrey Diwan, Leone d’Oro a Venezia. Nella soundtrack alcuni strumenti a percussione sono creati usando solo il suono silenzioso della lingua. Evgueni: “Capisci che il suono proviene dal corpo umano ma non pensi subito alla lingua”. L’effetto è disturbante ma il sound al tempo stesso è molto morbido.
Alle prese lo stesso anno con Baby Reindeer, i Galperine si rendono subito conto delle difficoltà nel lavorare sull’esperienza intima e personale dell’autore e attore Richard Gadd. Sacha: “C’è una maggiore responsabilità quando si lavora sull’esperienza reale di qualcuno così vulnerabile ma anche così entusiasta del suo progetto come Richard”. Evgueni: “Per noi era totalmente una novità lavorare così. Lui mescolava sempre i feedback sulla nostra musica ai ricordi dolorosi del suo passato. Una vera sfida comporre musica con una componente psicologica così complessa”.
La Musica Come Specchio delle Turbe Interiori: Sperimentazione e Ambiguità Sonora in Baby Reindeer
Sicuramente i desideri nascosti e le ferite profonde vissute dal protagonista e autore di Baby Reindeer hanno ispirato il gusto sperimentale dei Galperine. Il brano Martha Suite ad esempio ha una parte centrale spettrale, con un suono che solo in apparenza ricorda una voce femminile. Sacha: “In realtà abbiamo elaborato una melodia che fischiettavo io con degli effetti tipo Octaver e Tremolator. Poi con un riverbero a molla e abbassando il pitch abbiamo ottenuto questa voce di donna irreale”. La formula sonora brano del brano in questione è anche una metafora di come la Martha del titolo cerchi di attirare il protagonista nel suo mondo. La donna, interpretata da Jessica Gunning, è una specie di sirena che si aggiunge a quelle che tormentano Richard dal suo passato. Tutte lo trascinano indietro e la musica suggerisce l’idea di un canto ammaliante e inquietante.

L’effetto vocale minaccioso torna in Donny And Teri, anche se come sfondo alla melodia principale. Evgueni: “É interessante perché non si capisce se è uno strumento, un campionamento o una voce reale. Come per il protagonista di Baby Reindeer la confusione regna sovrana. Lui non comprende quello che gli accade intorno, così sia i colori che i suoni non gli appaiono ben definiti.”
Dall’Indipendente al Blockbuster: I Galperine Portano la Loro Innovazione nel Cinema Marvel
Gratificati dal successo planetario di un progetto di nicchia come Baby Reindeer, i fratelli Galperine sono stati subito arruolati per un blockbuster di Marvel e Sony. Intitolata Kevin The Hunter (Kevin il Cacciatore) la pellicola vede i due collaborare con un altro compositore, Benjamin Wallfisch. Chiamati all’ultimo momento i due hanno capito che era richiesto il loro stile innovativo e diretto. Evgueni: “Visto il legame tra il protagonista e il mondo animale, abbiamo cercato di creare sonorità non convenzionali.

Soundtrack dei fratelli Galperine
Gli strumenti sono quelli orchestrali ma l’esecuzione è forzatamente rumorosa, con respiri profondi sui fiati e tremolii sugli archi. Il fine era quello di ottenere dei suoi animaleschi”. Sacha: “La chiave è stata trovare un ibrido: trattare gli strumenti organici come sintetizzatori e viceversa”. Ecco perché i Galperine hanno chiamato a registrare il polistrumentista russo residente in Francia Ilia Osokin. Il suo violoncello elettrico filtrato nei pedali diventa all’improvviso una chitarra distorta. Anche qui, come in Baby Reindeer, è spesso difficile decifrare lo strumento che si sta ascoltando nella colonna sonora. Sacha: “Noi veniamo dal cinema europeo e anche quando scriviamo musica epica il nostro approccio è inaspettato. Questa cosa colpisce molto il pubblico abituato al cinema di Hollywood”.
Un Processo Creativo Sinergico: Collaborazione, Innovazione e la Ricerca del “Suono Giusto”
La quantità di idee innovative nelle soundtrack dei Galperine è frutto di un lavoro ben diviso tra le personalità dei due fratelli. Evgueni: “Lavoriamo anche separatamente ognuno nel suo studio ma quando siamo insieme c’è una sola postazione. Se siamo in sala da me prendo io i comandi e viceversa se siamo da Sacha si mette lui al computer”. Il Galperine più giovane, Sacha, è cresciuto con l’elettronica “in the box” di computer e plug-in digitali. Il fratello maggiore Evgueni arriva invece dal connubio tra avanguardia sperimentale e pop elettronico. Tra i suoi maestri ci sono Pierre Henry e Pierre Schaeffer e la sua elettronica è quella dei sintetizzatori analogici e dei primi digitali.

Ma quand’è che i due fratelli si trovano d’accordo e capiscono entrambi di avere il materiale giusto per portare a termine una soundtrack? Sacha: “Con qualsiasi creazione devi capire quando fermarti. Non sarà mai totalmente perfetta ma l’importante è che a un certo punto funzioni per te. E non lo devi oltrepassare”. Evgueni: “Prendo appunti tutti i giorni, è necessario anche fermarsi e ascoltare la musica che c’è intorno a te. Cerco di creare sempre connessioni e nuove sonorità. Ma non passo la vita a cercare i suoni da usare, preferisco concentrarmi sulla musica. I suoni arriveranno, magari da un’idea davvero semplice, all’improvviso”.

Il Compositore Cinematografico: Un Interprete della Visione e un Ricercatore di Connessioni
Il lavoro musicale sulle immagini dei fratelli Galperine è in fondo nella tradizione dei grandi compositori cinematografici. Ogni film è una nuova avventura e la visione del regista viene accolta e interpretata dal talento innovativo del musicista. Per questo è estremamente importante che ogni genere cinematografico e ogni regista venga conosciuto e affrontato nei dettagli da tutti gli aspiranti giovani compositori. A questo proposito Evgueni conclude con un consiglio in materia. “Occorre guardare molti film di generi, paesi e periodi diversi. In quelle pellicole si deve capire cosa voglia dire la musica. Se guardi ad esempio Taxi Driver di Scorsese, ti accorgi che la musica di Herrmann si ascolta sempre per una ragione precisa. Non è solo un caso che si senta quel tema jazz col sax…va approfondito il perché sia presente in quelle scene. È compito del compositore trovare tutti i riferimenti e tutte le giuste connessioni.”
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Soundtrack dei fratelli Galperine Evgueni e Sacha Galperine
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