Ginevra Roberta Cardinaletti è arrivata ad un importante traguardo senza perdere un briciolo del suo stile e della sua forza espressiva. “Che bella questa brutta giornata!”, infatti, è il sesto lavoro letterario della scrittrice, psicologa e giornalista che come pochi altri riesce a mettere tutta se stessa nei propri libri, senza filtri o finzioni. Sarà per questo che quello che fa, si tratti di scrivere o delle sedute con i suoi pazienti, riscuote sempre un grande successo. “Che bella questa brutta giornata!” (Editore GD), non è la solita guida per imparare a stare meglio e a tornare a sorridere ma è molto di più. E il fatto che esca nel periodo di Natale, molto difficile per chi soffre, ha ansie e problemi, di certo non è casuale.
Ginevra Roberta Cardinaletti offre la sua “ricetta” tutta da leggere, con slancio e ricchezza di prospettive. Della sua ispirazione per il suo nuovo libro, tra l’altro ottima idea per un regalo natalizio, e di tanto altro ancora la Cardinaletti ha parlato in questa interessante intervista su backdigit.com…
“Che bella questa brutta giornata!” è disponibile su Amazon e su tutti i principali store online, sia in ebook che cartaceo. Nelle librerie “fisiche” è disponibile su ordinazione.
Intervista a Ginevra Roberta Cardinaletti
Diresti che “Che bella questa brutta giornata” è il più personale dei tuoi libri, o quantomeno uno dei più personali?
Certamente è un libro molto intimo, anche se i miei libri sono tutti personali, nel senso che racconto episodi e stati d’animo che ho vissuto in prima persona e in cui però si può riconoscere il lettore.
Già dal titolo si può evincere qualcosa del contenuto ma certamente il libro è più di un semplice inno all’ottimismo. Quali sono gli ingredienti base di questa tua nuova fatica letteraria?
Si tratta di una nuova chiave di lettura, qualcosa che va al di là del classico “vedere il lato positivo”, ma che può aiutare ad affrontare i momenti bui. Non credo si tratti di ottimismo, ma piuttosto un voler stare bene, non soccombere, si tratta di una forma positiva di spirito di sopravvivenza.
Il titolo del libro in un gioco di contrasti
Il titolo del libro gioca su un contrasto di parole. Quanto pensi che il concetto di contrasto, in linea di massima, sia importante nella tua vita professionale?
Accettare i contrasti è fondamentale: si dice sempre che non è tutto bianco o nero, e che dobbiamo cogliere le sfumature, io invece vado un po’ oltre, credo che a volte sia bianco e nero allo stesso tempo, i contrasti possono coesistere, poi sta a noi su quale concentrare la nostra attenzione e quale lasciare che determini il nostro stato d’animo. Credo che si possa essere disperati e felici allo stesso momento. Io ora sto attraversando un periodo molto difficile a causa di un problema di salute, lotto ogni istante ed è molto faticoso, in alcuni momenti sono triste e sconfortata, ma sempre in questo stesso periodo sono anche molto felice per i miei successi professionali, per le persone che mi circondano e per l’amore che mi viene dimostrato, è un periodo bello e brutto allo stesso tempo, come la giornata del titolo del libro.
La passione per il lavoro e l’ispirazione per “Che bella questa brutta giornata!”
Ti dividi tra il lavoro di psicologa e quello di scrittrice, e collabori anche con giornali e siti internet. Ti definiresti un carattere eclettico?
Mi piace dedicarmi a tutto ciò che mi appassiona e in questo non mi risparmio. Credo anche che ogni nuovo interesse possa apportare valore agli altri: i miei libri e i miei articoli si nutrono anche dei miei studi e della mia esperienza di psicologa, che a sua volta si nutre di essi.
Da dove hai preso l’ispirazione per scrivere questo tuo nuovo libro?
Mi sono ritrovata a ridere di cuore in un giorno triste di un periodo triste: lì mi si è acceso qualcosa che mi ha portato a delle riflessioni, a ripercorrere alcuni episodi della mia vita e a rileggerli in una nuova chiave.
La cover di “Che bella questa brutta giornata!”
I tuoi scritti finora hanno sempre avuto un lusinghiero successo. Hai già raccolto qualche reazione a caldo rispetto a “Che bella questa brutta giornata”?
Sì, il libro è uscito da pochissimo ma ho già ricevuto commenti molto positivi, alcuni addirittura commoventi. Mi hanno detto che è un libro toccante, emozionante, da leggere e rileggere ogni volta che si ha paura di non farcela.
Chi ha scelto la foto della copertina e perché hai deciso di dare di te un’immagine così sportiva?
Ho scelto io la foto perché è stata scattata in uno dei momenti in cui ho detto: “Che bella questa brutta giornata”, quindi era perfetta.
Le soddisfazioni personali e i progetti futuri
Se te lo chiedessero, per quale motivo diresti che più persone possibile dovrebbero leggere il tuo nuovo libro?
Vorrei che il mio libro fosse un’infusione di speranza per chi si trova ad affrontare un periodo difficile. Vorrei che questa lettura gli fosse di conforto, lo facesse sentire compreso e allo stesso tempo gli desse la forza di rileggere ciò che sta vivendo in una nuova chiave.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Continuare così. In questo periodo sono molto soddisfatta della mia vita professionale: vedo i miei pazienti felici del percorso che fanno con me e vedo i miei lettori entusiasti di ciò che scrivo, non potrei chiedere di meglio se non andare avanti così, e per farlo continuerò a incuriosirmi, a leggere, a studiare e a sperimentare, per poter portare al mio lavoro tutto il nutrimento di cui ha bisogno.
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