Heroes del Silencio: la rock band spagnola si era formata giusto 40 anni fa.
Ricorre quindi quest’anno l’anniversario degli Heroes del Silencio, la formazione formatasi nel 1984 ovvero ben quaranta anni fa. Quella degli HDS (Enrique Bunbury voce, Juan Valdivia chitarra, Joaquin Cardiel, basso e Pedro Andreu, batteria) è la classica storia che farebbe sognare ad occhi aperti qualsiasi musicista alle prime armi e di belle speranze. Una delle tante storie del rock, gli inizi e gli sforzi per farsi notare e poi il grande successo che, nel caso di una band spagnola, non era poi così scontato. Eppure i quattro ragazzi originari di Saragoza riuscirono lì dove soprattutto a quei tempi solo gli inglesi e gli americani riuscivano. L’egemonia delle bands anglosassoni, infatti, era un fatto risaputo ed accettato.
Gli esordi degli Heroes del Silencio
Comincia tutto con il gruppo Zumo de Vidrio che vede nelle sue file Enrique Bunbury e Juan Valdivia e che l’anno successivo cambia nome in Heroes Del Silencio. Enrique, Juan, Joacquin e Pedro, intenzionati a diventare famosi non lasciano nulla di intentano. Incidono svariati demo e soprattutto si gettano a capofitto in una intensa attività live. Fanno hard rock con un filo di goth che impreziosisce la loro musica più qualche eco lontana di una chitarra gitana tanto per farci ricordare le loro origini. Una sera mentre si esibiscono si accorge di loro il produttore argentino Gustavo Montesano.
Le prime produzioni musicali
Il risultato di questo incontro fortunato è un contratto con la EMI, e un EP di quattro pezzi che fa da apripista al primo album del gruppo, El Mar No cesa del 1988. Ma è nel 1990 con il secondo disco Senderos de Traicion, che esplode il fenomeno Heroes del Silencio. In sole due settimane l’album, prodotto da Phil Manzanera storico chitarrista dei Roxy Music, vende ben 400.000 copie. Con il potere di una bacchetta magica l’album trasforma i ragazzi di belle speranze in rockstar. Soprattutto Enrique, il cantante della formazione, diventa un sex symbol per il quale le ragazzine di tutta Europa fanno follie.
Il successone del singolo Entre Dos Tierras
Il singolo Entre dos Tierras viaggia a tutta velocità in radio e in tv. Gli Heroes del Silencio partono alla volta di un lunghissimo tour europeo che li porterà a diventare il gruppo spagnolo più famoso nel resto del mondo. Nel 1991 spopolano a Berlino al Festival Rock Against Racism e le vendite in tutta Europa lievitano a 800.000 copie. Di queste 250.000 nella sola Germania. Per riposarsi non c’è tempo e Enrique, Juan, Joaquin e Pedro partono alla volta del Sud America dove conosceranno il chitarrista messican Alan Boguslavski. El Espiritu del Vino, targato 1993, sempre con Manzanera alla produzione, è l’album del consolidamento della carriera degli Heroes Del Silencio.
Lo scioglimento degli Heroes del Silencio
Con il singolo Nuestros Nombres i quattro musicisti diventano ancora più hard, ancora più raffinati musicalmente parlando e ancora più ambiziosi. A quel punto Bogulavski entra a far parte della formazione come secondo chitarrista. Nel 1995 la band dà alle stampe Avalancha. Il disco viene registrato a Los Angeles sotto la guida del produttore Bob Ezrin. Lo stesso di Alice Cooper, Lou Reed, Pink Floyd, Kiss ma qualcosa sta cambiando. La differenza di vedute tra Enrique e Juan provoca una frattura nella band e i litigi sempre più accesi tra i due mettono fine alla bella storia degli Heroes del Silencio che si sciolgono pur rimanendo legati con un contratto alla EMI la loro casa discografica che nel corso degli anni continuerà di tempo in tempo a pubblicare raccolte e best of..della band.
Enrique star solista
Nel frattempo Enrique forte dei consensi ottenuti con la band decide di rilanciarsi come cantante solista e con un colpo di coda e lo stupore del pubblico affezionato cambia musica e dall’hard rock passa ad un genere più melodico e folk. Juan metodico e preparato, Joaquin affascinante ed estroso, Pedro incisivo e creativo pubblicano a loro volta degli album da soli, lavori pregevoli ma che non hanno grande supporto da parte dell’industria discografica e della stampa e quindi senza grande fortuna. Nel 2004 comincia a girare voce di una possibile reunion che però si concretizzerà soltanto tre anni dopo ed esclusivamente per un tour di dieci date e senza la chitarra di Bogulavki sostituito per l’occasione da Gonzalo Valdivia fratello di Juan.
Live in Germany e le voci di una reunion degli Heroes del Silencio
Nel 2011 esce l’album dal vivo Live in Germany registrato nel 1993 durante il tour di el Espiritu del Vino e in quell’occasione nel corso della promozione Juan, Joaquin e Pedro fanno sapere pubblicamente del loro desiderio di rimettersi in marcia e riportare la band in studio e on stage con del materiale inedito. Purtroppo per loro il cantante e frontman Enrique Bunbury non è del loro stesso avviso e di lì a poco rilascia una dichiarazione perentoria nella quale dice di considerare gli HDS un capitolo chiuso della sua carriera. Da quel momento si comincia a vociferare della possibilità di sostituire Enrique con un nuovo cantante ma le illazioni non trovano fondamento tanto che nel 2013 a spegnere ogni speranza dei fans della band arriva un comunicato ufficiale nel quale si dice che il progetto resterà in stand by indefinitivamente.
Le speranze di rivedere gli Heroes del Silencio insieme
Un vero peccato perché gli Heroes del Silencio avevano quel non so che li distingueva dalle altre band del loro periodo, quel fuoco, quel fascino dal sapore gitano tipico della loro terra accoppiato con la bravura e la tecnica dei migliori act europei e statunitensi dove il rock non è solo musica ma diventa anche spettacolo e leggenda. Juan Joaquin e Pedro sono sempre pronti a tornare e chissà magari presto o tardi Enrique si ricrederà e ritornerà sul palco con i suoi ex compagni, lì dove tutto è cominciato.
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