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I Guns ‘N Roses brillano dal vivo al Circo Massimo di Roma, dove l’8 luglio scorso hanno animato una serata a dir poco memorabile. Il rock suggestivo, dirompente e scatenato della formazione statunitense è tornato al centro della scena in una notte romana particolarmente calda, insieme ai suoi protagonisti. Quasi come se il tempo si fosse fermato Axl Rose, Slash, Duff McKagan accompagnati da Dizzie Reed, Richard Fortus e Melissa Reese hanno cavalcato l’onda delle loro hits più famose praticamente senza sbagliare un colpo. Sulle scene dalla fine degli anni ’80 i Guns N’ Roses hanno attraversato storie personali e professionali travagliate e difficili tra scioglimenti e ritorni ma sono sempre riusciti a rimanere se stessi, cadendo e rialzandosi. E poco importa se la voce di Axl sia più quella di una volta oppure no, di recensioni tecniche in questi giorni ne abbiamo lette tante.

Ma alla fine dei conti l’importante è il senso di libertà, ribellione e voglia di vivere ai limiti che la formazione ha regalato al proprio pubblico. E nella serata di Roma, i Guns N’ Roses come sempre sono riusciti nell’intento di incantare, di rileggere ancora una volta la favola del rock’n’roll. Abbiamo raccolto la testimonianza di Sabrina Messineo, che di Guns ‘N Roses se ne intende visto che è una loro ammiratrice fin da quando era una ragazzina e non ha mai smesso di seguirli. Ovviamente era anche lei tra quei 50.000 spettatori (presenti tra gli altri Thomas Raggi dei Maneskin e il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri) a cantare con Axl Rose e gli altri. A Backdigit.com Sabrina ha raccontato le sue impressioni…

Una sera al Circo Massimo di Roma con i Guns ‘N Roses

“Il cielo sopra Circo Massimo è limpido e sovrasta oltre 50.000 persone accorse per il fatidico concerto dei Gunners a Roma. Ore 20.44 o giù di lì e Axl Rose e compagni appaiono puntualissimi sul palco iniziando subito con It’s so easy. La mia emozione sale ad un livello pazzesco. Ho i brividi, non riesco ancora a realizzare che loro siano proprio qui davanti ai miei occhi. Mi accorgo di quanto siano davvero in forma nonostante l’età e gli eccessi del passato. Axl Rose è un uomo ancora aitante, asciutto, tonico, sorridente, glorioso e sembra sovrastare Circo Massimo. Salta, corre da una parte all’altra del palco come 30 anni fà. Slash e le sue chitarre, fantastico e ineccepibile per tutta la durata del concerto. Con i suoi lunghi assoli regala uno spettacolo pazzesco e siamo tutti rapiti da lui. Duff forse quello che più di tutti è veramente in forma è un gran Sir, suona e canta con la sua vena punk. La scaletta prosegue senza sosta per più di tre ore regalandoci i pezzi storici della band: Welcome to the Jungle, Mr Brownstone, Rocket Queen, November Rain… Ma il vero tripudio arriva con l’assolo quasi inaspettato di Sweet Child o’ Mine che fa esplodere tutto Circo Massimo. E’ vero, la voce di Axl inizia un po’ a scricchiolare ma lui è sempre sorridente e comunicativo, ha un’energia pazzesca. Indossa le sue camicie sgargianti e prosegue.

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I Guns ‘N Roses dal vivo al Circo Massino di Roma

Scherza su Pretty Tied Up dedicandolo a Silvio Berlusconi pronunciando le parole “bunga bunga time”. (n.d.r. l’altro brano che gli dedica è la cover di Knockin’ On Heaven’s Door). Dice quanto sia felice ed onorato di suonare in questa splendida cornice romana e mette pure la maschera da gladiatore pronunciando le parole… “long time ago”. Insomma, ho assistito per più di tre ore ad uno spettacolo grandioso ma io forse sono di parte. I Guns’n’Roses li amo incondizionatamente da più di 30 anni. Il pubblico al concerto è vastissimo, ma siamo tutti più o meno della stessa età. Noi amanti dell’hard rock e cresciuti con i video di Mtv, a sognare il Sunset Boulevard con i suoi club e le sue notti incandescenti. Ci sono molte famiglie e molti figli adolescenti e anche più piccoli a godere di questo meraviglioso spettacolo di puro e sano rock. Il set si conclude con Paradise City, invece ricordo che a Torino nel 1992 iniziarono proprio con questo pezzo. Alla fine del concerto siamo tutti felici e onorati di quanto vissuto. Io ho solo un pensiero che va ad Izzy Stradlin, indimenticato chitarrista dei primissimi Guns’n’Roses. Per il resto nulla da dire in merito a questa fantastica performance. Un’esperienza che spero la vita in futuro possa ancora donarmi”.

Sabrina Messineo

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