Leviathan rock

I Leviathan ritornano all’insegna del new prog rock con un nuovo album. Il disco si intitola Heartquake/Redux con AMS Records/BTF e di sicuro entusiasmerà i sostenitori della band italiana. La longeva formazione new prog nostrana, un autentico fiore all’occhiello del progressive made in Italy nato dagli anni ’80, è tornata con il rifacimento dello storico album d’esordio pubblicato nel 1988. Fu il primo di tre dischi che lasciarono il segno all’interno di un panorama in forte rinascita, ispirato al new prog inglese di band quali Marillion, Pallas e IQ.

La storia dei Leviathan e i loro tribute album

Nati nel 1985, autori di Heartquake nell’88, i Leviathan pubblicarono un secondo album (Bee Yourself) nel 1990 e dopo una lunga pausa il terzo intitolato Volume nel 1998. Nel 2003 la riformata band partecipò all’opera rock collettiva Kalevala, seguita l’anno successivo dalla partecipazione a Colossus Of Rhodes e nel 2008 a Giallo! One Suite For The Murderer), infine ai tribute-album dedicati a Steve Hackett e John Wetton. Nel 1988 i cinque giovani musicisti romani avevano pochi mezzi ma idee molto chiare, così registrarono in soli cinque giorni un debutto seminale, con l’obiettivo di tenere in vita un genere importante come il rock progressivo, che all’epoca in Italia stava mostrando avvisaglie di una rinata vitalità.

Un reboot ben riuscito in attesa di “Testudo”

Reboot Heartquake/Redux
Leviathan prog rock

Con lo stesso spirito i Leviathan tornano oggi a imbracciare gli strumenti e propongono un eccellente reboot del disco d’esordio, segnato innanzitutto dal ritorno del fondatore Alex Brunori, che è anche autore del bellissimo artwork. Insieme a lui i membri storici Andrea Moneta e Andrea Amici, con l’aggiunta di due stelle del prog italiano, Andrea Castelli (Airspeed, Cappanera, Rovescio della Medaglia etc.) e Fabio Serra (Arlequin, Røsenkreütz etc.). Grazie a questa reunion è stato quindi possibile registrare nuovamente Heartquake con la cura e l’attenzione ai dettagli che le limitate risorse impedirono all’epoca. Il risultato è un piccolo gioiello senza tempo che rimette in gioco una band già al lavoro sul nuovo album Testudo, concepito nel 1990 ma mai realizzato sinora, e pronta a tornare a suonare dal vivo.

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