La figura della guardia zoofila è diventata sempre piu importante, soprattutto oggi che la violenza e i maltrattamenti sugli animali sono tristemente attuali, tanto da balzare addirittura e tristemente alle cronache. Eppure non sono in molti a sapere di preciso chi è una guardia zoofila, qual è esattamente il compito che svolge e quanto è importante la sua attività di tutela, controllo e repressione dei reati contro gli animali e l’ambiente. A chiarirci le idee ci ha pensato Sabina Bollattino, Comandante e coordinatore dell’Accademia Kronos sezione Tuscia nel corso di questa interessante intervista a BACKdigit.com

Intervista a Sabina Bollattino

Tuscia guardia zoofila

Vorresti presentarti e presentare l’Associazione Kronos ai lettori?
Sono Comandante e coordinatore dell’Accademia Kronos sezione della Tuscia con sede a Ronciglione e la nostra area di competenza comprende tutta la Tuscia. La nostra è l’unica sezione di Accademia Kronos presente sul territorio della Tuscia. Ci occupiamo di tutto il territorio anche se le nostre zone di interesse sono prevalentemente nella parte a Sud, quindi Caprarola, Ronciglione, Nepi, Capranica, Sutri, Vetralla, Civita Castellana… interveniamo difficilmente da Viterbo in su per questioni di distanza.

Come diventare una guardia zoofila

Qual è l’iter da seguire per diventare una guardia zoofila?

Bisogna seguire un corso che viene normalmente organizzato dalla stessa associazione a livello provinciale, regionale e nazionale. Nel senso che ogni corso viene organizzato in base alle esigenze di avere un certo numero di personale su una determinata zona. Si tratta di un corso piuttosto breve che si svolge in 4, 5 lezioni teoriche. Durante queste lezioni vengono elencate viste le nostre competenze alcuni articoli del codice civile e penale che dobbiamo conoscere. Ci sono determinati articoli di legge che dobbiamo conoscere. Sono tutti ovviamente riguardanti la detenzione di animali e come gli animali devono essere gestiti su un territorio.

Guardie zoofile ed ecozoofile

Noi siamo soltanto guardie zoofile, poi c’è un’altra branca di guardie che sono le cosiddette ecozoofile, quindi ambientali e zoofile. Noi non rientriamo in questa categoria perché il nostro decreto è solo per le zoofile. Però possiamo fare delle segnalazioni a chi di competenza se ci accorgessimo di qualche illecito per quanto riguarda l’ambiente.

Il corso per guardia zoofila

Sabina Bollattino Comandante coordinatore

Il corso prevede un esame alla fine, passato il quale ci sono sei mesi di affiancamento a guardie già decretate. Se la presenza e l’interesse verso questo tipo di attività corrisponde a quello iniziale, quando si e terminato il corso, viene fatta richiesta al Prefetto.

Questo per ottenere il rilascio del decreto prefettizio che è soltanto provinciale. Noi possiamo agire soltanto nella provincia di Viterbo. Se si vuole prendere il decreto anche per la provincia di Roma, per fare un esempio, in quel caso non occorre più soltanto un decreto prefettizio. Occorre un decreto cosiddetto regionale e non viene emesso dal Prefetto. Comunque ha sempre valenza nella provincia di appartenenza, quella in cui si lavora. Non è legato alla residenza. Posso essere residente a Roma e operare nella provincia di Viterbo. Dipende dove si tiene l’esame. Dipende dall’associazione e dipende a quale Prefetto è stata fatta la richiesta. Nel caso del decreto su Roma, a quale Comune.

Le segnalazioni di animali maltrattati

Quali sono le mansioni che può e che deve svolgere una guardia zoofila?

Le guardie zoofile nel 99% dei casi lavorano su segnalazione di privati che denunciano una siituazione di maltrattamento o di detenzione errata di un animale. Gli animali di cui ci occupiamo sono animali da compagnia. Per quanto riguarda gli animali esotici, infatti, ci sono gli organi di competenza, ovvero i CRAS o i Carabinieri Forestali. Noi ci occupiamo di animali domestici e da cortile, non da reddito. Nel caso di animali da reddito che subiscono maltrattamenti possiamo fare la segnalazione presso organi differenti che normalmente sono i Carabinieri o i Carabinieri Forestali. Nel momento in cui viene fatta una segnalazione interveniamo per valutare se la segnalazione è reale.

Molto spesso vengono fatte segnalazioni per maltrattamenti quando in effetti il maltrattamento non c’è. Questo perché purtroppo la legge spesso è contrastante con quella che poi è la morale. Per esempio noi vediamo un cane che vive tutto il giorno fuori in un giardino con una cuccetta. Per noi è un maltrattamento ma in realtà non viene considerato tale. Oppure vediamo un cane che viene detenuto in un recinto magari di 30 metri quadrati. Per qualcuno è maltrattamento ma per noi non lo è in quanto viene valutata la misura dei recinti. Quindi se l’animale ha acqua e cibo a sufficienza e se soprattutto la parte in cui vive è pulita. In questi casi purtroppo non possiamo parlare di maltrattamenti in quanto la legge in questo senso non ci viene incontro.

Salvare un animale maltrattato segnalandolo alla guardia zoofila

guardie zoofile animali maltrattati
Sabina Bollattino seconda da sin.

In quali circostanze un cittadino può segnalare eventuali maltrattamenti e qual’è l’iter da seguire per effettuare una segnalazione presso le guardie zoofile?

Per quanto riguarda l’iter che deve seguire la persona che ci fa la segnalazione, diciamo che le segnalazioni possono essere fatte direttamente a noi che dovremo constatare che si tratti di qualcosa di reale.

Come interviene il corpo delle guardie zoofile qualora ci fosse la necessità di un intervento?

In seguito ad una segnalazione, a seconda della situazione, saremo noi ad intervenire o a chiedere la presenza di Polizia locale o Carabinieri. Questa scelta si fa in base alla tipologia di eventuale maltrattamento e se ne veniamo a conoscenza della tipologia del soggetto che detiene l’animale in un determinato modo. Ci potrebbero essere per noi delle difficoltà di gestione della persona in questione e la situazione potrebbe diventare pericolosa. In quel caso, quindi, ci si rivolge alle forze dell’ordine. Se si tratta, invece, di banali colloqui che devono essere fatti per capire ad esempio perché un cane è detenuto in una determinata condizione, allora possiamo intervenire noi.

Rischia sanzioni chi maltratta gli animali

Possiamo anche applicare delle sanzioni qualora ci accorgessimo che il cane fosse sprovvisto di microchip. Diamo il tempo di una settimana per provvedere all’apposizione del microchip. Altrimenti viene elevata una sanzione. Ad esempio se un cane viene tenuto a catena, invitiamo il proprietario a costruire un recinto, se la detenzione a catena è condizionata al fatto che il cane potrebbe fuggire. Ovviamente per costruire un recinto viene accordato un tempo più lungo. Invitiamo questa persona ad eseguire il lavoro di recensione entro 20, 30 giorni. Passati quelli scatta la sanzione e successivamente, fatto un eventuale altro controllo dopo la sanzione, facciamo intervenire Carabinieri e Polizia locale.

Ricollocare gli animali sottratti ai maltrattamenti

Qualora ci siano gli estremi per sequestri di animali maltrattati, dove vengono collocati? Come eventualmente si può procedere al loro inserimento in nuove famiglie?

Nel caso i cani vengano maltrattati e sia necessario togliergli a chi li detiene in condizioni non consone facciamo intervenire direttamente i Carabinieri dietro nostra segnalazione. Noi coadiuviamo il lavoro dei Carabinieri. Molto spesso capita che gli animali detenuti non siano trasportabili. A volte sono in numero talmente elevato che non possono essere trasportati in un canile. Oppure sono animali da reddito (tipo cavalli, asili che non possono essere detenuti in altre stalle…).

Le guardie zoofile, insieme eventualmente ad altri volontari sul posto, si occupano del nutrimento e della cura di questi animali fino a diversa collocazione, che piano piano può essere trovata. Molto spesso quando si tratta di maltrattamenti di cani anche noi possiamo intervenire con degli stalli. I Carabinieri o la Polizia locale ovviamente devono intervenire per l’eventuale sottrazione dell’animale da chi lo detiene in maniera errata. In quel caso, infatti, se il cane fosse microchippato, il soggetto dovrebbe fare rinuncia di proprietà coatta, non libera. In caso di maltrattamenti evidenti e reiterati, nel momento in cui si interviene per fare un’ operazione completa insieme a Carabinieri e Polizia locale, deve intervenire anche la asl locale. Questo per fermare subito il maltrattamento e procedere al sequestro, sottraendo l’animale a chi sta reiterando il maltrattamento.

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