CANZONI PER TORNARE INSIEME O LASCIARSI PER SEMPRE IL RITORNO DI NERO NELSON
La sensibilità, l’ironia, l’intelligenza del cantautore napoletano(Nero Nelson), attivo anche nel mondo del cinema, nel suo nuovo album pubblicato da Phonotype. Prodotto e arrangiato da Gnut, con la partecipazione straordinaria di Raiz e Andrea Tartaglia
(Phonotype Records 2025) 12 brani, 36.50 min.
«Un giorno mi chiamò un amico regista. Avendo lavorato a molte colonne sonore pensavo avesse bisogno di qualcosa del genere. “Nelson sto male”, mi disse. “La ragazza mi ha lasciato”. Non sapevo cosa dire quando lui aggiunse: “Tu puoi aiutarmi. Scrivi una canzone per farla tornare da me.” La notte stessa mi presentai a casa sua con la chitarra. Mi raccontò le cose. Alle 6 del mattino avevamo la canzone. La registrammo alla buona e gliela inviammo su una chiavetta usb (lei aveva cambiato città e viveva con un’altra persona). Dopo 3 giorni fece le valigie e tornò da lui. Ho pensato che per una volta una mia canzone era stata veramente utile. Ho pensato che alla fine, se raccoglievo 12 canzoni per tornare insieme o lasciarsi per sempre, per lo meno avrei fatto un disco utile a qualcuno».
Canzoni per l’amore e la separazione: Nero Nelson ritorna con un disco indimenticabile
Un disco utile, per usare le parole del suo artefice. Ma soprattutto, un disco bello, sentito, partecipato, di qualità. Si intitola Canzoni per tornare insieme o lasciarsi per sempre, dodici canzoni scritte e raccolte da Nelson con la sua consueta sensibilità ed ironia, al centro del nuovissimo album pubblicato da Phonotype, che inaugura il 2025 con un disco dichiaratamente schierato nel campo della canzone d’autore, quella che proviene da Napoli e guarda al mondo.
Canzoni per tornare insieme o lasciarsi per sempre è stato prodotto e arrangiato da Gnut, che partecipa anche al brano Tonino: «Claudio Gnut ed io ci siamo conosciuti al Cabaret Portalba. In quegli anni tutti i martedì con lui e Dario Sansone ci esibivamo con le nostre canzoni. È da lì che poi venne fuori l’idea di fare una mega band: Capitan Capitone e i fratelli della Costa con Daniele Sepe al timone. In quelle tournée, durante quei concerti, Claudio mi ha trasmesso molte cose, e continua a farlo anche adesso.
È una persona che ha sofferto e che ha talmente rispetto per il dolore che non si sognerebbe mai di fingere per venderti una canzone. Io gli ho fatto sentire un sacco di canzoni e lui se faceva di no con la testa voleva dire che il pezzo era stato scartato. Se non diceva niente e si sedeva ad un pianoforte elettrico accompagnando quello che stavo facendo alla chitarra voleva dire che ci stavamo lavorando. La canzone avrebbe fatto parte di quelle per tornare insieme o lasciarsi per sempre».
Tra ironia e sentimento
Dopo il primo album del 2012 intitolato Robin Hood (Finto, ricco e comunista) e il secondo Outsider del 2015, Nelson torna dopo dieci anni con il terzo lavoro Canzoni per tornare insieme o lasciarsi per sempre. Dieci anni che però non sono trascorsi all’insegna del silenzio: il cantautore ha lavorato moltissimo in ambito cinematografico, inanellando riconoscimenti e premi senza sosta. Pensiamo ai testi del musical Ammore e malavita dei Manetti Bros (5 David di Donatello, tra cui quello per il miglior film, miglior colonna sonora e miglior canzone), poi alla colonna sonora de Il ladro di giorni di Guido Lombardi, la cui omonima canzone (cantata con Gnut) è stata candidata al Nastro d’argento nel 2020, fino al più recente Dadapolis di Carlo Luglio e Fabio Gargano (presentato in anteprima a Venezia lo scorso agosto), con la sua canzone Na refola ‘e viento, l’unico brano originale del film.
Il disco è stato registrato in uno studio storico, quello nel cuore di Napoli di Auditorium Novecento, ed esce con la più antica casa discografica italiana, Phonotype: «È emozionante lavorare in Phonotype. Hai come l’impressione di poter chiedere consigli ai fantasmi degli artisti che c’erano prima. Senti un’approvazione o un invito a cambiare qualcosa. Credo di non essere l’unico ad aver provato questa sensazione. Il mondo è bello tutto ma Napoli è dentro di me qualsiasi cosa faccia. La amo maledettamente».
Gnut, Raiz e Andrea Tartaglia
Tra i vari musicisti presenti nell’album, spiccano due partecipazioni eccellenti. La prima è quella di Raiz, che impreziosisce Chiagne Femmena. Raiz e Nelson avevano condiviso l’esperienza sul set di Ammore e Malavita e con lui Nelson ha scritto questo brano pensando al maestro Pino Mauro. In Pipistrelli compare Andrea Tartaglia, ospite di uno dei brani più rappresentativi per la poetica di Nelson: «Mi sembrano gli animali più simili ai musicisti. Sono più operativi di notte, si orientano con i suoni, sono gli unici mammiferi a volare, ma le loro ali non sono vere. Se le guardi bene sono zampe palmate, infatti volano così così».
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