Panzerballett – Übercode Œuvre: Il trionfo del metal jazz oltre ogni confine

Con Übercode Œuvre, uscito il 25 aprile 2025 per Hostile City (fisico) e SXE / Believe (digitale), i Panzerballett tornano a ribadire il loro ruolo di instancabili pionieri nel panorama metal jazz internazionale. Si tratta di un album che non teme l’eccesso, la complessità, né tantomeno le provocazioni sonore.

Panzerballett nuovo album Übercode Œuvre metal jazz

Un viaggio sonoro senza compromessi

Difficile etichettare un lavoro come Übercode Œuvre, che fonde metal estremo, jazz fusion e musica classica con una naturalezza disarmante. Non è un ascolto per deboli di cuore, né per chi cerca soluzioni prevedibili. Piuttosto, è un viaggio sonoro che alterna sperimentazione, ironia e un virtuosismo strumentale che rasenta l’impossibile.

Tra i momenti più sorprendenti spicca “Bleed”, coraggiosa reinterpretazione del celebre brano dei Meshuggah. Questo è un brano che i Panzerballett destrutturano e riassemblano con giochi ritmici che sfidano la percezione. L’effetto è straniante, quasi ipnotico: sembra che il tempo si deformi, oscillando tra jazz e metal estremo senza mai davvero cambiare.

Altro momento di grande impatto è “Seven Steps to Hell”, composizione di Nélida Béjar costruita interamente su suddivisioni in sette. Una scelta audace che, pur rischiando di sembrare cerebrale o ostica, si traduce in un brano dal carattere ipnotico e quasi rituale, sorretto da un groove sottile e penetrante. In questa cornice, il sax emerge con forza, spingendo il pezzo verso una dimensione jazz fusion psichedelica ancora più marcata.

L’omaggio alla musica classica reinventata

Non mancano omaggi alla musica classica, come nella rilettura di “The Four Seasons: Summer”, dove Vivaldi si fonde con il prog-metal più estremo e le poliritmie più spietate. Tuttavia, è con “The Devil’s Staircase” che questo dialogo tra generi raggiunge l’apice. Un impressionante omaggio a Ligeti che mette in luce le potenzialità espressive con l’utilizzo contemporaneo di più ritmi diversi. Si avverte un crescendo inesorabile che si arrampica da note gravi fino alle più acute, trascinando l’ascoltatore in una spirale sonora di furia diabolica.

Momenti di emozione e virtuosismo

C’è spazio anche per momenti più emotivi, come “Andromeda”, una ballad atipica e toccante, che rivela il lato più melodico della band senza rinunciare a intricati intrecci ritmici e armonici.

Infine, Übercode Œuvre si chiude con “Andromedaron”, bonus track digitale firmata dal batterista Aaron Thier, che porta all’estremo il materiale di Andromeda, ricercandone tutte le potenzialità ritmiche in una prova di virtuosismo per pochi eletti. I Panzerballett firmano con Übercode Œuvre un lavoro monumentale, che conferma la loro capacità di oltrepassare i confini del jazz, del metal e della musica contemporanea. Un album che sfida, sorprende, diverte e – soprattutto – ribadisce che la musica, quando osa, è ancora capace di stupire.

Tracklist

  1. Bleed
  2. Seven Steps to Hell 
  3. The Four Seasons: Summer
  4. Alien Hip Hop 
  5. Andromeda 
  6. Ode to Joy (vocal)
  7. Pick Up the Pieces 
  8. The Devil’s Staircase 
  9. Ode to Joy (instrumental)
  10. Andromedaron (Digital Bonus Track)

Panzerballet on the web

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