SCANDALO ADOZIONI: IL BUSINESS SEGRETO SU CANI E GATTI

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Tra Italia, Albania e Sharm el-Sheikh: lo Scandalo Adozioni su Cani e Gatti

Voglio raccontare una cosa che mi ha colpito profondamente, una realtà che riguarda le adozioni di animali in Italia e non solo. Lo faccio con amarezza, ma anche con la speranza che serva a svegliare le coscienze e a spingere chi di dovere a intervenire. Perché quello che sta accadendo è uno scandalo nascosto sotto il nome dell’amore per gli animali.

Ho tentato di avviare procedure di adozione animali a distanza — per studiare la situazione personalmente e fare dei test. La risposta? Non mi è stata concessa nessuna adozione a distanza: a me, Marco, le adozioni sono state negate!!

business sulle adozioni a distanza di cani e gatti
Scandalo Adozioni cani e gatti

SOSBALADI di Marco Licata

Tutto questo è assurdo, considerando che io stesso sono il fondatore di SOS Baladi a Sharm, un’associazione nata con la missione di promuovere il benessere dei gatti e cani baladi e la tutela del loro habitat naturale a Sharm El Sheikh.
Attraverso le nostre dog stations strategiche, ci occupiamo di alimentare i randagi, offrendo vaccinazioni e sterilizzazioni per prevenire il sovraffollamento e garantire una convivenza sana tra animali e ambiente.

Abbiamo anche creato una linea di gadget solidali – T-shirt, calendari, agende – i cui proventi vengono destinati ogni mese all’acquisto di crocchette per gli animali e alla creazione di un fondo dedicato alle sterilizzazioni di cani e gatti.
Il nostro impegno è reale, concreto e quotidiano.

Per questo, vedere negata un’adozione a distanza a chi si batte ogni giorno per il benessere degli animali è qualcosa che lascia davvero senza parole. Qui nasce il vero Scandalo Adozioni su Cani e Gatti, perché si trasforma l’amore in un affare economico.

Adozione negata: il business sulle adozioni a distanza di cani e gatti

La stessa esperienza l’ha vissuta una mia amica di Sanremo, una volontaria instancabile. Lavora ogni giorno sul campo, collabora con cliniche veterinarie, sostiene economicamente diversi progetti e ha una casa grande, con un giardino di duemila metri quadrati dove vivono felici dodici animali tra cani e gatti.

Il suo sogno era semplice: adottare un gatto bianco. Ha presentato ventitré richieste di adozione. Ventitré!
Nonostante le sue credenziali perfette, tutte le richieste sono state rifiutate dopo che si è opposta al pagamento di un “contributo minimo” di 100 euro richiesto per il trasporto.

Da quel momento, nessuno le ha più concesso un’adozione.
Una scusa ridicola, dietro cui non c’è amore, ma interesse economico. Questo è il cuore dello Scandalo Adozioni su Cani e Gatti: Truffe adozioni che mascherano il commercio dietro la parola “volontariato”.

Ormai l’adozione gratuita non esiste più: se non versi soldi, non ti considerano neanche. Ti fanno credere che sia tutto per il bene dell’animale, ma alla fine c’è sempre una cifra “per il trasporto”, “per le spese”, “per la cura”. In realtà, è il business sulle adozioni a distanza di cani e gatti.

business sulle adozioni a distanza di cani e gatti
Business sulle adozioni a distanza di cani e gatti

Le Staffette della Morte e il regolamento sul trasporto di cani e gatti in Italia

Dietro tante adozioni ci sono staffette che dovrebbero salvare gli animali, ma che spesso diventano staffette della morte.

Ogni giorno si muovono furgoni pieni di cuccioli dal Sud al Nord Italia. Li chiamano “viaggi della speranza”, ma troppi di questi cuccioli muoiono pochi giorni dopo l’arrivo.

Perché? Perché vengono vaccinati male, o troppo tardi. Alcuni partono infestati da parassiti come i coccidi, altri malati di cimurro o parvovirosi.

Il regolamento sul trasporto di cani e gatti è chiaro: chi effettua trasporti a pagamento e con decine di animali deve avere licenze e certificazioni. Ma molte staffette operano nella zona grigia, violando le norme europee e nazionali.

E intanto, i cuccioli muoiono. È uno sporco business mascherato da bontà.

L’Italia tra Truffe e Omertà

Ho visto troppi casi in cui nessuno si assume la responsabilità. Cuccioli morti di polmonite per infezioni da parassiti, epidemie locali di cimurro, silenzi, omissioni. Nessuno parla, nessuno aiuta, nessuno controlla. E le persone che osano denunciare vengono isolate o accusate di “attaccare i volontari”. Io non sto attaccando i veri volontari — quelli che lavorano col cuore, a spese proprie — ma chi si nasconde dietro il volontariato per fare soldi. Questo va detto. E va detto forte.

In Albania e a Sharm el-Sheikh: l’ipocrisia oltre confine

Anche in Albania ho visto situazioni simili: persone che si spacciano per salvatori, ma che in realtà usano gli animali per truffare, chiedendo soldi per adozioni o “salvataggi” mai avvenuti.

E a Sharm el-Sheikh, dove vedo l’ipocrisia ogni giorno: qui si parla tanto di aiutare i cani randagi, i cosiddetti Baladi, ma la verità è che la gente non li vuole. Preferiscono i cani “di razza”.

Quando trovano un cane bello o un gattino particolare, se lo tengono e ci fanno business. I Baladi, invece, restano per strada, invisibili.

Appello Finale: Basta Ipocrisie, Serve Coraggio

Non possiamo più tacere. Dobbiamo smetterla di vedere animali trattati come merce, spacciati per ‘adozioni del cuore’ mentre qualcuno si riempie le tasche. Serve onestà, controllo e rispetto ma soprattutto cuore vero, non quello che si mostra sui social, ma quello che si dimostra con i fatti. Chi si chiede come si fa ad adottare un cane o un gatto a distanza? deve sapere che è possibile solo se l’associazione è trasparente, mostra documentazione veterinaria, contratto di affido gratuito e dettagli del trasporto.

SOSBALADI

Chiediamo interventi immediati:

  1. Trasparenza Contabile: Obbligo di rendicontazione chiara e pubblica per ogni “rimborso spese” richiesto per l’adozione e il trasporto degli animali.
  2. Controlli Sanitari Rigorosi: Protocolli veterinari standardizzati e verificabili (vaccinazioni, microchip, esami feci) prima di ogni staffetta.
  3. Vigilanza sulle “Staffette”: Intervento delle autorità sanitarie e dei NAS per monitorare i trasporti che coinvolgono decine di animali, per garantire che il viaggio non sia un rischio mortale.

Serve onestà, controllo e rispetto. Serve soprattutto cuore vero, non quello che si mostra sui social, ma quello che si dimostra con i fatti. Perché adottare un animale non è un business. È un atto d’amore. E chi lo tradisce, tradisce la vita.

Riferimenti Normativi e Vuoti di Tutela

La normativa sui trasporti e la cessione di animali è complessa, distribuita tra leggi europee, nazionali e regionali.

La Cessione di Animali (Adozione)
  • Principio di Gratuità: L’adozione è, per definizione, la cessione di un animale a titolo gratuito. La richiesta di un animale non deve mai configurarsi come una vendita.
  • Contributi per Spese Legali/Sanitarie: Le associazioni o i privati possono richiedere un rimborso spese per i costi vivi sostenuti e documentati:
    • Microchip e Iscrizione all’Anagrafe Canina/Felina (obbligatoria per i cani, dipende dalla regione per i gatti).
    • Protocollo Sanitario Obbligatorio (vaccinazioni, sverminazioni, sterilizzazione, test diagnostici).
  • Il Vuoto Normativo: Non esiste un tetto massimo stabilito per il “rimborso spese”. Questo vuoto permette a individui e organizzazioni di chiedere cifre arbitrarie, spesso trasformando il rimborso in un profitto mascherato, come denunciato nel tuo caso.
Business sulle adozioni a distanza di cani e gatti

Le Normative sui Trasporti (Le “Staffette”)

Regolamento sul trasporto di cani e gatti: cosa prevede la legge

Il trasporto di animali su lunghe distanze è regolato principalmente dal Regolamento CE n. 1/2005, che stabilisce le norme per la protezione degli animali durante il trasporto.

Ecco le principali tipologie di trasporto, i riferimenti normativi e i problemi legati alle cosiddette “staffette”:

1. Trasporto Commerciale (finalità di guadagno)
  • Riferimenti normativi:
    • Regolamento CE n. 1/2005
    • Decreto Legislativo n. 52/2021
  • Requisiti obbligatori:
    • Autorizzazione del mezzo di trasporto.
    • Certificato di idoneità per il conducente e per l’accompagnatore.
    • Rispetto dei tempi di viaggio e dei periodi di riposo.
    • Tenuta di un registro di viaggio con dettagli su animali, tappe e destinazioni.
  • Il problema delle “staffette”:
    Molte staffette, sebbene si presentino come attività di volontariato, di fatto muovono animali a fini di profitto, rientrando quindi nel trasporto commerciale senza possedere le autorizzazioni previste. Operano così in una zona grigia, sottraendosi ai controlli sanitari e amministrativi.
2. Trasporto Privato (animali da compagnia)
  • Riferimento normativo:
    • Decreto Ministeriale 2007 (Trasporto per animali da compagnia)
  • Requisiti:
    • Il trasporto non deve avere scopo commerciale.
    • L’animale deve essere accompagnato dal proprietario o da un suo delegato.
  • Il problema delle “staffette”:
    Quando una staffetta effettua il trasporto per conto terzi e chiede un compenso elevato (come i circa 4.000 euro a viaggio denunciati), non può più essere considerata trasporto privato.
    In questi casi, dovrebbe ricadere nelle norme del trasporto commerciale e rispettare tutte le relative regole (licenze, controlli, registri, certificazioni).
Nodo cruciale: legalità e rischi

L’assenza di questi requisiti espone gli animali a gravi rischi sanitari, come stress da viaggio, malattie e scarsa igiene.

Se il costo richiesto copre solo le spese vive (benzina, autostrada, pedaggi) e riguarda pochi animali, può essere tollerato come rimborso.

Se invece il viaggio coinvolge decine di animali e genera un profitto consistente, non è legale come “staffetta di volontariato”.

In questo caso sono obbligatorie licenze, controlli e certificazioni specifiche.

Indicazioni Pratiche: Cosa Chiedere e Chi Denunciare

Per contrastare truffe, guadagni illeciti e incuria sanitaria, puoi intraprendere azioni mirate:

Cosa Chiedere Prima di Adottare

Quando si ha a che fare con associazioni o privati che organizzano staffette, chiedi sempre:

  • Documentazione Sanitaria Completa: La copia della cartella clinica, che attesti le date precise di vaccinazione (non deve avvenire due giorni prima della partenza, per garantire la copertura immunitaria), sverminazione e test diagnostici (es. test per Parvovirosi, Cimurro, Filaria, e soprattutto esami delle feci per parassiti come i Coccidi).
  • Trasparenza sul Trasporto: L’identificazione del trasportatore (nome/targa del mezzo). Chiedi una ricevuta dettagliata che giustifichi la cifra richiesta come “rimborso spese”.
  • Il Contratto di Affido: Il documento deve specificare la gratuità della cessione e i soli costi accessori coperti dal rimborso.
business sulle adozioni a distanza di cani e gatti
Scandalo Adozioni cani e gatti

Chi e Cosa Denunciare

Indice delle Denunce Possibili per lo Scandalo Adozioni su Cani e Gatti
Maltrattamento Animale / Incuria Sanitaria
  • Motivazione della denuncia:
    Decesso o malattia grave causata da parassiti o virus (es. Coccidi, Cimurro) dovuta a trascuratezza, mancanza di cure o trasporti non conformi.
  • Ente a cui rivolgersi:
    • Autorità Giudiziaria (Procura della Repubblica)
    • NAS dei Carabinieri
  • Cosa citare nel testo della denuncia:
    • Art. 544-ter del Codice Penale (Maltrattamento di animali).
    • Mancanza dei protocolli sanitari obbligatori.
    • Cartelle cliniche e referti veterinari che attestano cause di morte o di malattia.
Evasione Fiscale / Profitto Illecito
  • Motivazione della denuncia:
    Richieste economiche non giustificate, profitti ottenuti sotto forma di “rimborsi spese” e assenza di documentazione contabile.
  • Ente a cui rivolgersi:
    • Guardia di Finanza
  • Cosa citare nel testo della denuncia:
    • L’entità del guadagno (esempio: €4.000 a viaggio per 100 cani).
    • Mancanza di ricevute fiscali o tracciabilità dei pagamenti.
    • Configurazione del “rimborso” come attività commerciale non autorizzata.
Violazioni sul Trasporto di Animali
  • Motivazione della denuncia:
    Mancanza di licenze, idoneità dei mezzi o stress e sofferenza degli animali durante il trasporto.
  • Ente a cui rivolgersi:
    • Ministero della Salute (Ufficio Veterinario competente)
    • Polizia Stradale
  • Cosa citare nel testo della denuncia:
    • Regolamento CE n. 1/2005 (protezione degli animali durante il trasporto).
    • Assenza di certificazioni e autorizzazioni per il trasporto commerciale di animali per conto terzi.
    • Eventuali prove fotografiche o testimonianze relative alle condizioni dei veicoli e degli animali.
Suggerimento pratico per rendere una denuncia più efficace:
  • Allegare documenti veterinari, ricevute, foto dei mezzi, testimonianze o chat di comunicazione con gli organizzatori.
  • Specificare data, luogo, soggetti coinvolti e circostanze esatte.
  • Citare sempre le norme di riferimento indicate sopra.

Fondamentale per la denuncia: Avere la cartella clinica e la relazione della clinica veterinaria che attestino la causa di morte (es. infestazione massiccia di Coccidi, Cimurro, ecc.) e la correlazione con l’incuria nel trasporto.

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