Sharm el Sheikh degrado, cani uccisi e rischio sanitario ignorato

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Sharm el Sheikh cani uccisi: denuncia sulla violenza e degrado della città

Mi chiamo Marco Licata e vivo a Sharm el-Sheikh.
Scrivo questa denuncia pubblica su Sharm el Sheikh perché non è più possibile tacere davanti a ciò che accade ogni giorno.

Sharm el Sheikh viene venduta al mondo come la città della Pace.
In realtà, a Sharm el Sheikh violenza animali, degrado urbano e assenza di umanità sono sotto gli occhi di chiunque esca dai resort di lusso.
Questa è una Città Fake, costruita sull’apparenza e sul silenzio imposto.

Sharm el Sheikh cani uccisi

Sharm el Sheikh maltrattamenti animali: i cani baladi sterminati

Da anni assistiamo a maltrattamenti sistematici sugli animali a Sharm el Sheikh.
I cani baladi, simbolo storico dell’Egitto, vengono avvelenati, deportati, bastonati o eliminati invece di essere sterilizzati e curati. Abbiamo proposto più volte programmi di aiuto, vaccinazione e controllo.
La risposta delle autorità è sempre stata l’indifferenza.
Proprio per questo oggi si parla dei cani uccisi a Sharm el Sheikh.

Cani di razza comprati e poi abbandonati

Un’altra realtà che deve essere denunciata: molti acquistano cani di razza, li fanno accoppiare per ottenere cuccioli da vendere a pochi euro e, quando non sono più “utili”, li abbandonano in strada. Questi cani, cresciuti in casa, non sanno sopravvivere e vengono aggrediti da altri cani per fame o uccisi.
Questa pratica alimenta ulteriormente la violenza sugli animali a Sharm el Sheikh e contribuisce al numero di cani uccisi, spesso nel silenzio totale

Sharm el Sheikh cani uccisi

È una realtà tristissima. La domanda spontanea è: come possiamo salvarli tutti se chi dovrebbe controllare permette tutto questo?
Finché non saranno regolamentati l’acquisto, la riproduzione e l’abbandono, parlare di diritti degli animali a Sharm el Sheikh resterà solo uno slogan vuoto.

Zoppetta: simbolo della violenza sugli animali a Sharm el Sheikh

Zoppetta era una cucciola baladi disabile. Non poteva correre, non poteva difendersi, non aveva mai aggredito nessuno. Era seguita, amata, curata per mesi con sacrifici economici e umani.
Zoppetta è stata uccisa.

È stata ritrovata con una corda legata manualmente, trascinata e abbandonata.
Questo non è un incidente: è violenza deliberata.

Sharm el Sheikh cani uccisi

Zoppetta non è un caso isolato, ma rappresenta il simbolo della violenza sugli animali a Sharm el Sheikh.

Cani spariti, nessuna risposta: Denuncia pubblica su Sharm el Sheikh

Negli ultimi mesi sono scomparsi Pedro, Anubis, Poncio, Anita, Greta e molti altri.
Erano vaccinati, riconosciuti, seguiti.
Oggi non esiste alcuna risposta ufficiale.
Per questo scrivo questa denuncia pubblica su Sharm, anche a nome di chi ha paura di esporsi.

Il silenzio non è neutralità: è complicità.

Sharm el Sheikh degrado e responsabilità dell’amministrazione

È necessario dirlo chiaramente: la sporcizia diffusa, il degrado e l’abbandono non sono solo colpa delle persone, ma soprattutto di un’amministrazione assente, che non controlla, non sanziona e non educa.

Sharm el Sheikh cani uccisi

A nessuno importa nulla, la gente butta tutto per strada.
Non esistono regole applicate, le abitudini peggiorano.
L’amministrazione se ne frega, il degrado diventa normalità.

Questo vuoto istituzionale alimenta il degrado a Sharm el Sheikh, rende incontrollabile il rischio sanitario e contribuisce direttamente alla sofferenza di animali e persone.
A Sharm el-Sheikh non esiste un sistema serio di gestione dei rifiuti al di fuori delle zone turistiche, né controlli efficaci o campagne di educazione ambientale.

Sharm el Sheikh rischio sanitario reale

Oltre alla crudeltà sugli animali, esiste un gravissimo problema di rischio sanitario a Sharm el Sheikh.

  • carcasse di animali lasciate in strada
  • animali che si nutrono di corpi in putrefazione
  • spazzatura ovunque
  • discariche a cielo aperto
  • totale assenza di controllo igienico

Questa situazione rappresenta una vera emergenza sanitaria a Sharm el Sheikh, in una città frequentata ogni anno da milioni di turisti.
Il rischio di diffusione di virus, batteri e infezioni è altissimo.

Sharm el Sheikh e il degrado fuori dai resort

La città viene ripulita solo quando arrivano delegazioni o eventi internazionali.
Basta allontanarsi poche centinaia di metri per vedere il vero volto:

  • spiagge piene di plastica
  • rifiuti davanti a negozi e abitazioni
  • odori di putrefazione
  • animali feriti e abbandonati

Questo non è decoro: è copertura sistematica del degrado.

Chi aiuta viene ostacolato

Ogni giorno ci vengono buttati via contenitori di acqua e cibo per i cuccioli.
Anche quando sono gestiti da privati.

Nonostante ciò, volontari e residenti continuano a raccogliere rifiuti e aiutare animali.
Lo fanno al posto delle istituzioni.

Diritti degli animali a Sharm el Sheikh: una battaglia ignorata.

Parlare di diritti degli animali a Sharm oggi significa scontrarsi con un muro.
Gli animali non vengono tutelati, chi li difende viene ignorato.

Eppure il rispetto degli animali è parte dei diritti civili fondamentali.

Basta mentire al mondo

Sharm el Sheikh non è la città della Pace.
È una città dove la violenza sugli animali, il degrado ambientale e il rischio sanitario vengono nascosti dietro il turismo.

Scriverò alle autorità italiane e a Bruxelles.
Questa denuncia pubblica su Sharm el Sheikh non si fermerà qui.

Io non taccio.
Per Zoppetta, i cani uccisi e per chi non può più parlare.

ITALIANO

English Version

Sharm el-Sheikh: Dogs killed: A report on the city’s violence and degradation

My name is Marco Licata and I live in Sharm el-Sheikh.
I am writing this public report on Sharm el-Sheikh because it is no longer possible to remain silent in the face of what happens every day.

Sharm el-Sheikh is sold to the world as the city of Peace.
In reality, in Sharm el-Sheikh, animal violence, urban decay, and a lack of humanity are plain for all to see as they leave the luxury resorts.
This is a Fake City, built on appearances and imposed silence.

Sharm el-Sheikh: Animal abuse: Baladi dogs exterminated

For years, we have witnessed systematic animal abuse in Sharm el-Sheikh.
Baladi dogs, a historic symbol of Egypt, are poisoned, deported, beaten, or eliminated instead of being sterilized and cared for. We have repeatedly proposed aid, vaccination, and control programs.
The authorities’ response has always been indifference.
This is precisely why we’re talking about the dogs killed in Sharm el-Sheikh today.

Sharm el Sheikh cani uccisi

Pet breeds bought and then abandoned

Another reality that needs to be denounced: many people buy purebred dogs, mate them to produce puppies to sell for a few euros, and, when they’re no longer “useful,” abandon them on the streets. These dogs, raised indoors, don’t know how to survive and are attacked by other dogs out of hunger or killed.
This practice further fuels animal abuse in Sharm el-Sheikh and contributes to the number of dogs killed, often in complete silence.

It’s a very sad reality. The natural question is: how can we save them all if those who should be in charge allow all this?

Until the purchase, breeding, and abandonment are regulated, talking about animal rights in Sharm el-Sheikh will remain just an empty slogan.

Zoppetta: symbol of animal abuse in Sharm el-Sheikh

Zoppetta was a disabled Baladi puppy. She couldn’t run, she couldn’t defend herself, and she had never attacked anyone. She was cared for, loved, and cared for for months, at great personal and financial cost.
Zoppetta was killed.

She was found with a rope tied by hand, dragged, and abandoned.
This is not an accident: it is deliberate violence.

Zoppetta is not an isolated case, but represents the symbol of animal cruelty in Sharm el-Sheikh.

Missing Dogs, No Response: Public Complaint on Sharm el-Sheikh

In recent months, Pedro, Anubis, Poncio, Anita, Greta, and many others have disappeared.
They were vaccinated, recognized, and cared for.
Today, there is no official response.
This is why I am writing this public complaint about Sharm el-Sheikh, also on behalf of those who fear exposing themselves.

Silence is not neutrality: it is complicity.

Sharm el-Sheikh: Degradation and the Administration’s Responsibility

It must be stated clearly: the widespread filth, degradation, and abandonment are not only the fault of the people, but above all of an absent administration, which fails to monitor, penalize, and educate.

Nobody cares, people throw everything in the street.
There are no enforced rules, habits worsen.
The administration doesn’t care; degradation becomes the norm.

Sharm el Sheikh cani uccisi

This institutional vacuum fuels the degradation in Sharm el-Sheikh, makes health risks uncontrollable, and directly contributes to the suffering of animals and people.
In Sharm el-Sheikh, there is no serious waste management system outside of tourist areas, nor effective controls or environmental education campaigns.

Sharm el-Sheikh: Real Health Risk

In addition to animal cruelty, there is a very serious health risk problem in Sharm el-Sheikh.

  • Animal carcasses left in the streets
  • Animals feeding on rotting bodies
  • Garbage everywhere
  • Open-air landfills
  • Total lack of sanitation

This situation represents a true health emergency in Sharm el-Sheikh, a city visited by millions of tourists every year.
The risk of spreading viruses, bacteria, and infections is extremely high.

Sharm el-Sheikh and the degradation outside the resorts

The city is cleaned up only when international delegations or events arrive.
You only need to walk a few hundred meters to see its true face:

  • Beaches full of plastic
  • Trash in front of shops and homes
  • Desert odors
  • Injured and abandoned animals

This is not decorum: it is a systematic cover-up of degradation.

Helpers are hindered

Every day, containers of water and food for puppies are thrown away.
Even when they are managed privately.

Despite this, volunteers and residents continue to collect trash and help animals.
They do so in place of the institutions.

Animal rights in Sharm el-Sheikh: an ignored battle.

Talking about animal rights in Sharm el-Sheikh today means hitting a brick wall.
Animals are not protected, and those who defend them are ignored.

Yet respect for animals is part of fundamental civil rights.

Stop lying to the world

Sharm el-Sheikh is not the city of peace.
It is a city where animal cruelty, environmental degradation, and health risks are hidden behind tourism.

I will write to the Italian authorities and Brussels.
This public denunciation of Sharm el-Sheikh will not end here.

I will not remain silent.
For Zoppetta, the murdered dogs, and for those who can no longer speak.

Marco Licata

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