The Loop, l’ottavo disco in studio di The Danse Society è uscito lo scorso 16 marzo. Nuovo lavoro, quindi, per la storica band britannica nota fin dagli anni ’80 per essersi fatta conoscere al fianco di The Cure, Siouxsie e Killing Joke. Disponibile in vinile bianco limited edition, CD digipack e in digitale. The Loop è composto da otto brani registrati in presa diretta presso gli Old Chapel Studios e Beckview Studios.

La formazione attuale è composta da Paul Nash alle chitarre, Maethelyiah alla voce, Jack Cooper al basso, Dylan Riley alla batteria e Steve Dickinson alle tastiere. I testi dell’album ci offrono un ritratto della società odierna in cui controllo e manipolazione intendono relegare gli individui al ruolo di burattini addormentati, in ossequio a un “divide et impera” mai così attuale come ai giorni nostri. Cosa fare per uscire da questa situazione? Essere uniti, innanzi tutto, e trovare il modo giusto di incanalare la rabbia che emerge dal basso. O che dovrebbe emergere.

Vediamo da vicino le prime tre tracks

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Divided to the End assolve pienamente al proprio ruolo di apertura. L’introduzione dai richiami brit prog prelude a un riff di basso graffiante pienamente in sintonia con il cantato. Tastiere pertinenti e sapientemente dosate fanno da contrappunto alle atmosfere punk del brano. La coda è affidata a una serie di incastri politirmici che solleticheranno la curiosità di un certo pubblico new prog. Disponibile il lyric video sul canale YouTube della band.

The Lies ha un intro ambient dopodiché i riflettori si accendono sulla linea di basso, degnamente supportato dalla cassa e dai tom della batteria. Su tali fondamenta la chitarra ricama il proprio loop melodico e la voce tesse nuove atmosfere rarefatte e imperscrutabili. Decisamente energico l’inciso in cui esplodono sonorità più vicine al punk.

The Sound and the Fury colpisce per la ritmica regolare e incalzante. L’intro è affidato un riff di chitarra mentre le strofe scorrono con sottofondi di tastiere e un basso frenetico. La chitarra sembra tenersi un po’ più in disparte, centellinando gli interventi nella prima parte del brano per esplodere decisamente nel ritornello. Da notare il solo di tastiere intriso di anni 80 con riff di chitarra sempre in evidenza.

La title track e gli altri brani

The Loop è il brano che dà il titolo al disco. La presentazione è affidata a un intro di piano con melodie che vanno a sovrapporsi tra inquietudine e introspezione. Sul piano la voce ricama delicati interventi, mentre chitarra e violino impreziosiscono l’atmosfera. Molto coinvolgente la parte conclusiva, in cui chitarra e pianoforte martellano l’incedere ritmico del brano mentre la voce raggiunge note di rara sottigliezza.

If You Were Only Listening è caratterizzata da un giro di basso su cui le tastiere vanno a stratificarsi. La voce sensuale è un’ottima guida per un brano che anche nei momenti più incalzanti resta sempre centrato su atmosfere delicate.

Algorithmic Control ci presenta un riff rock anni 80 con chitarra e tastiere a fare botta e risposta. Anche qui la voce sembra controllarsi per un crescendo a piccoli sorsi, esplodendo senza esitazioni nel ritornello.

Shake Shake ci riporta agli anni 80 con il basso in evidenza e una batteria protagonista di un incedere ritmico semplice ma incalzante.

Undone è l’ultimo brano del disco. La prima parte è affidata al solo piano e alla voce che insieme dominano la suspence per buona parte della traccia. A poco a poco possiamo assistere a un progressivo arricchirsi di sonorità grazie all’entrata della ritmica e degli archi. Il climax ascendente che ne deriva costituisce degna conclusione di questo lavoro discografico.

Un album che testimonia la crescita artistica dei The Danse Society

In conclusione The Loop è un disco che conferma in pieno la maturità della band e che va a collocarsi abilmente tra metal e punk senza disdegnare le variegate contaminazioni prog. Un album di spiccata personalità in cui trovano ampio spazio improvvisazione e sperimentazione per un suono finale caldo e reale, anche in virtù dalle tecniche di registrazione adottate. La domanda, a questo punto, nasce inesorabile: il loro tour 2024 passerà anche dall’Italia? Non vi resta che seguire il sito ufficiale per scoprirlo.

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