Mi posso fidare di un influencer? E come scoprire le truffe
Navigando sui social mi sono resa conto di quante persone si spaccino per medici, esperti o guru del benessere. Tra tutte le truffe degli influencer online, quella che mi ha colpito di più è la storia di una ragazza che si presenta come “guru della vista”. Promette di guarire miopia e astigmatismo con un suo metodo personale fatto di esercizi bizzarri e oggetti improbabili: palline, riso sugli occhi, ventagli, elastici e perfino un ombrellino da cocktail da far roteare davanti agli occhi.

E la cosa incredibile è che molte persone ci credono davvero, investendo anche migliaia di euro nella speranza di liberarsi degli occhiali. Questo caso è solo uno dei tanti che mostrano quanto siano diffuse le truffe degli influencer online e sollevano una domanda fondamentale: ci si può davvero fidare di un influencer? E, soprattutto: come si riconoscono le truffe?
Perché la gente ci casca?
Il fenomeno degli influencer-guru funziona perché si basa su un mix di fiducia, speranza e ignoranza funzionale. Chi ha un problema reale — come un difetto visivo — desidera ardentemente una soluzione semplice. Quando qualcuno promette risultati rapidi e indolori, il cervello tende a crederci. Ed è così che molte truffe degli influencer online trovano terreno fertile. È molto più rassicurante pensare che un esercizio di cinque minuti possa correggere l’astigmatismo piuttosto che accettare che certi difetti non si eliminano senza chirurgia o interventi medici.
A questo si aggiunge un altro fattore: la narrazione vince sui fatti. La scienza è lenta, prudente, spesso noiosa. Gli influencer, invece, sanno emozionare: parlano come amici, mostrano testimonianze selezionate, costruiscono storie che possono ispirare. E quando una storia tocca le emozioni, diventa più forte della verità.
Il ruolo della disinformazione e dei servizi sanitari fragili
Molte persone non hanno le competenze per distinguere un contenuto scientifico da un discorso solo ben raccontato. È il cosiddetto analfabetismo funzionale: si ascolta, ma non si comprende davvero. E questo contribuisce alla diffusione delle truffe degli influencer online. Poi c’è il problema delle liste d’attesa. Aspettare mesi o anni per una visita oculistica spinge molti a cercare scorciatoie alternative. E così si finisce nelle mani di chi sfrutta vulnerabilità e frustrazione.
Perché non denunciano?
Le persone che cadono in queste trappole spesso non parlano. C’è vergogna, paura di essere giudicati ingenui, timore di essere gli unici ad averci creduto. Ma è proprio questo silenzio che permette agli influencer di continuare indisturbati con truffe ingannevoli.
Come riconoscere un influencer affidabile
Fidarsi non è impossibile, ma servono criteri chiari:
- Controlla i titoli: ha una laurea? È abilitato?
- Diffida di chi promette cure miracolose: nella medicina non esistono risultati garantiti.
- Attenzione alle tecniche di vendita aggressive.
- Verifica con fonti esterne: mai basarsi solo sulle sue parole.
- Osserva il linguaggio: chi parla di “metodo segreto” o “scoperta censurata” sta manipolando.
Seguire queste regole è il modo migliore per evitare di cadere nelle truffe degli influencer online.
Il vero punto non sono gli influencer, ma noi
Gli influencer non avrebbero potere se non gliene dessimo noi. Il problema non è solo chi vende illusioni, ma una società che preferisce scorciatoie invece di affrontare problemi reali. Per questo imparare a riconoscere le truffe è fondamentale. La verità è semplice: ci si può fidare solo degli influencer che basano le loro affermazioni su competenze reali, fonti verificabili e trasparenza. Tutto il resto è intrattenimento o, peggio, manipolazione.
In un mondo pieno di soluzioni facili a un clic di distanza, difendersi dalle truffe degli influencer online richiede una cosa sola: imparare a scegliere a chi credere. Ed è un atto di responsabilità verso noi stessi.
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