Preparatevi a scatenarvi con i The Rednecks, la band che sta rivoluzionando la scena Rock italiana! Conosciuti come Francesco “Frank the King of the Rednecks” Quaglia (chitarra ritmica), Davide “Dusty Dave” Pagano (batteria e cori), Laurent “DOC” Meursault (voce e cori), Mario “Mari’O” Zocchi (basso) e Cesare “Er Cesira” Cruciani (chitarra solista e cori), questi cinque brutti ceffi hanno unito la passione per il rock e il cazzeggio più sfrenato per creare un sound unico e travolgente.

Nati tra scaprettate nei boschi e BBQ alcolici, i The Rednecks hanno affrontato una lunga e spietata selezione di membri per arrivare alla formazione attuale nel 2019. Le loro influenze musicali spaziano dal Rock al grunge, dal classic rock al southern, creando una miscela esplosiva che non si preoccupa di etichette o definizioni.

Con tre singoli già all’attivo sotto l’etichetta Sorry Mom, tra cui il loro ultimo successo “Ladderman”, i The Rednecks continuano a conquistare il pubblico con le loro storie ironiche e coinvolgenti. Nonostante le difficoltà del panorama musicale italiano, la loro collaborazione con Sorry Mom ha portato nuove prospettive e un approccio più professionale alla loro musica.

E mentre si preparano a lanciare il loro primo album post-pandemia, registrato in un contesto casalingo tra panni stesi e vicini minacciosi, il messaggio dei The Rednecks rimane chiaro: “SESSO, DROGA E ROCK’N’ROLL!”. Quindi, ubriachiamoci e ascoltiamo i The Rednecks a tutto volume! LONG LIVE ROCK’N’ROLL!!! 🤘

Quali sono i vostri nomi?

rednecks

Francesco “Frank the King of the The Rednecks” Quaglia (chitarra ritmica), Davide “Dusty Dave” Pagano (batteria e cori), Laurent “DOC” Meursault (voce e cori), Mario “Mari’O” Zocchi (Basso), Cesare “Er Cesira” Cruciani (chitarra solista e cori)

Come vi siete conosciuti? Come è nata la band?

La band nasce dall’incontro di 5 brutte persone che hanno scoperto e condiviso la loro passione per il rock e il cazzeggio più becero in “salsa southern” tra scaprettate nei boschi e BBQ alcolici (ride n.d.r.). Ovviamente la selezione è stata lunga e spietata e solo nel 2019 si è conclusa la ricerca degli elementi adatti per entrare nella band dopo diverse defezioni, calci nel sedere (si può dire “culo”?) e disamoramenti da parte di vari ex-membri per i motivi più disparati. Tuttavia tutto nasce dalla passione di Frank il vero iniziatore del progetto e vecchio rompi..scatole (si può dire “coglioni”?)

Quali sono le vostre principali influenze musicali? E quale band o artista vi ispira particolarmente?

Domanda difficile…la maggior parte dei membri della band viene da ascolti ed esperienze musicali molto diverse tra loro, ma sempre legate ad una forte attitudine rock che viene poi declinato nelle più svariate forme…dal metal al grunge, al classic rock, al rock’n’blues, al southern… Non c’è un artista o un genere musicale che ci ispiri e che metta tutti d’accordo, per cui navighiamo a vista ed ognuno mette nelle canzoni quello che sa fare. Questo ci permette di avere la presunzione di definirci “poco derivativi”, ma la realtà è che di tutte le etichette e le definizioni non ci interessa un beneamato niente (si può dire “cazzo”?)

Solo per voi LIVE!!! – The Rednecks

Cosa vi ispira maggiormente durante la composizione dei testi? E chi tra voi è più coinvolto nella scrittura?

Normalmente la parte lirica delle nostre canzoni è affidata a me, tuttavia non ci sono ruoli fissi e diversi testi sono stati scritti anche da altri membri della band, sempre sotto la mia rigidissima revisione (ride n.d.r.). Le tematiche variano da riflessioni filosofiche sui massimi sistemi (si può dire “pipponi”?), ad intime esperienze personali, a storie raccontate in terza persona ispirate a film o libri con un grande impatto visivo, fino a celebrazioni scanzonate dei piaceri della vita…(fa l’occhiolino n.d.r.)

rednecks
Sorry Mom! Presents…

Con l’etichetta Sorry Mom avete lanciato tre singoli Rockerolla, In a Different Sky e Ladderman. Mi raccontate l’esperienza che state vivendo con la Sorry Mom?

Super positiva!!! Siamo giunti alle orecchie della Sorry Mom tramite il mitico Marco Biondi durante il suo periodo di collaborazione con Radio Rock, che tutti noi ascoltiamo fin dalla prima adolescenza. Dal 2023 Sorry Mom si occupa del nostro management e questo ci ha permesso un approccio alla musica diverso, forse più “professionale”; dal confronto con Marco, Luca (Bernardoni) e gli altri membri dell’agenzia abbiamo avuto, e tutt’ora abbiamo, sempre stimoli nuovi. Certo, il panorama musicale attuale in Italia è piuttosto desolante (si può dire “ci fa cacare”?) viste le sonorità che portiamo, ma noi non molliamo…LONG LIVE ROCK’N’ROLL!!! (fa il segno delle corna n.d.r.)

A proposito dell’ultimo singolo Ladderman, Quando è uscito? Quale è il tema principale del brano?

Ladderman è uscito a fine maggio di quest’anno (il 31/5/24) distribuito digitalmente, come i precedenti singoli, da Artist First. Il brano parla di un uomo che si trova bloccato in un mondo senza più possibilità di scelta. Durante un “situazione estrema” il protagonista del brano si è trovato davanti ad un bivio: dover scegliere se salvare un’altra persona o se stesso; a causa di grossolano errore di valutazione, la sua scelta egoistica di salvarsi sulle spalle dell’altro ha comportato anche la sua fine.

Pertanto da quel momento vive imprigionato in un limbo nella costante ricerca di una scala per poter raggiungere una via di fuga, ma più cerca di salire su, più si ritrova a cadere rovinosamente a terra in un loop grottesco. Sia chiaro non è un brano “moralizzatore”, anzi, il solo fatto di immaginare un poro cristo un po’ sprovveduto (si può dire “cojone”?) che fa su e giù per l’eternità ci faceva molto ridere…io l’ho detto fin dall’inizio che siamo 5 brutte persone (ride n.d.r.)

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C’è stato qualche aneddoto particolare durante la registrazione di questo brano e di altri brani?

Tutti i brani del nostro primo disco (che uscirà dopo l’estate – SPOILER ALERT!!1!!!111!) sono stati registrati durante il periodo della pandemia a casa di un giovane e promettente miscelatore e masterizzatore di suoni che ha fatto un lavoro egregio e molto professionale con il nostro materiale. Ora, ovviamente, registrando in un contesto “casalingo” eravamo immersi in un ambiente “pittoresco” per cui eravamo soliti registrare tra ciabatte spaiate, panni stesi, letti disfatti e vicini di casa a tratti minacciosi causa di enorme ilarità tra tutti noi…tutto questo, però, ha reso il lavoro di registrazione e post produzione molto…“rock”, sentire per credere!!

Quale è il messaggio che volte trasmettere con la vostra musica?

SESSO, DROGA E ROCK’N’ROLL (si può dire “SCOPATE, UBRIACATEVI ED ASCOLTATE I REDNECKS A STECCA”?)

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