“Are You Ready, Boy? Il ragazzo che trasformò il dolore in luce”
“Ero lì per dire grazie al mio fottuto eroe.”
YUNGBLUD era li con i suoi occhi lucidi e la voce rotta, in quel momento, davanti a Ozzy Osbourne, non c’era il provocatore punk-pop che incendia le arene, ma un ragazzo che aveva appena chiuso il cerchio della sua adolescenza. Gli ha donato un crocifisso, Ozzy ha sorriso, ha stretto la mano del giovane ribelle e gli ha detto: “Ti rimane solo l’America da conquistare.” Quel gesto così emozionante ha il sapore di un vero e proprio passaggio di testimone. Non so quante volte ho guardato quelle immagini, non so quante volte ho guardato il video della performance di Changes su quel palco a Birmingham che ormai è storia. Ciò che ho pensato immediatamente è stato : “ Ecco il successore del mio adorato Principe delle Tenebre Questo passaggio di eredità è il vero prologo del film Are You Ready, Boy?

Un viaggio dentro l’anima (e il caos)
Nel cuore pulsante di Berlino, tra le mura leggendarie degli Hansa Studios, dove Bowie sognava “Heroes” e gli U2 scrivevano “One” , un ragazzo dai capelli corvini e dallo sguardo inquieto entra in silenzio. Non cerca applausi. Non cerca conferme. Cerca sé stesso. Dominic Harrison, in arte YUNGBLUD, è con la sua famiglia in tour, un gruppo di anime affini che lo accompagna nel suo caos creativo.
Il film è un viaggio di sette giorni, scandito da dodici brani tratti da Idols, ultimo album in studio dell’artista uscito il 20 giugno 2025, e da altrettanti momenti di verità, confessioni intime sul rapporto con il proprio corpo, le insicurezze, la salute mentale, i sacrifici personali.
Dominic si mette a nudo, raccontando le ferite che si nascondono dietro il trucco e mentre prova “The Greatest Parade” ha un momento di smarrimento, di cedimento. Si ferma. Si
accascia. Dice: “Sto deludendo tutti.” Ma la musica lo raccoglie, lo sostiene, cuce le ferite, lo rimette in piedi
Yungblud dal concerto dei Black Sabbath alla consacrazione al cinema con Are You Ready, Boy?
Da Ozzy a Berlino: il ragazzo che canta per restare vero
Quello che abbiamo davanti agli occhi non è un documentario patinato, bensì un diario visivo, un atto di fiducia, in nome della verità, un film magistralmente realizzato dal regista Paul Dugdale, che mostra la bellezza dell’imperfezione E mentre Berlino lo accoglie con la sua storia di rivoluzioni e rinascite, YUNGBLUD capisce che non deve più chiedere il permesso per essere sé stesso. Are You Ready, Boy? non è solo una domanda. È una sfida. È il momento in cui quel ragazzo sul palco che ama, smette di cercare approvazione e inizia a vivere per ciò che sente.
Alla fine, non c’è un finale trionfale. Non c’è una standing ovation. C’è solo lui, in piedi, con il cuore che batte forte. E la sensazione che, forse, ce l’ha fatta.
YUNGBLUD nel 2026: il futuro è una rivoluzione emotiva
Dopo aver spogliato la sua anima nel film Are You Ready, Boy? e aver consacrato il suo album Idols come manifesto di vulnerabilità e ribellione, Dominic Harrison si prepara a portare il suo mondo in ogni angolo del pianeta, e lo farà con il cuore e l’anima in fiamme. Continuerà a portare la sua musica in tutto il mondo Da Tokyo a Hollywood, da Berlino a Milano, ogni città sarà una tela su cui dipingerà il suo caos creativo.
E non sarà solo musica: ogni show sarà accompagnato da installazioni visive, e sorprese pensate per rendere ogni data irripetibile. Ma non solo, ad aprile 2026, darà il via al suo più imponente tour nel Regno Unito e Irlanda, toccando arene leggendarie come, 3Arena di Dublino , First Direct Arena di Leeds , OVO Hydro di Glasgow , The O2 di Londra e AO Arena di Manchester Ogni tappa sarà più di un concerto, sarà un rito collettivo, un abbraccio tra chi si è sempre sentito fuori posto e ora trova casa sotto le luci stroboscopiche di un palco.
Yungblud dal concerto dei Black Sabbath alla consacrazione al cinema con Are You Ready, Boy?
Quando la musica diventa destino
E così, YUNGBLUD non è solo un nome urlato tra le luci di un palco. È una dichiarazione d’intenti, una ferita che canta, un abbraccio per chi non ha mai trovato posto. Nel suo caos c’è ordine, nella sua rabbia c’è amore, e in ogni nota che vibra c’è la promessa che nessuno sarà lasciato indietro.
Mentre il mondo corre e si traveste di certezze, lui cammina scalzo tra le emozioni, raccoglie storie come fiori caduti, accende fuochi dove c’era buio, costruisce ponti tra chi ha sempre vissuto ai margini. Non è un idolo. È un faro. Una voce che non pretende di essere giusta, ma vera.
E se ascolti bene, tra le distorsioni e i sussurri, sentirai la sua voce che ti chiede: “Are you
ready, boy?”
E forse, per la prima volta, non hai paura di rispondere.
SI
Monia Degl’Innocenti
YUNGBLUD OFFICIAL WEBSITE
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