Cosa occorre per diventare un musicista… Risponde l’apprezzatissimo Marc Turiaux batterista degli RPWL.
La musica è un linguaggio universale. Tutti ne veniamo toccati in qualche modo. Può renderci felici esprimendo la gioia di vivere oppure offrirci consolazione nei momenti di tristezza. Gli artisti di successo ci vengono presentati sui social media o mentre sono in tour per il mondo sotto una luce perfetta. La vita del musicista appare piena di glamour, libertà e creatività. Però se guardiamo i grandi schemi delle stars, le vendite dei loro dischi e la produzione di musica originale, finiamo per trascurare la realtà della maggior parte dei musicisti. Così la domanda è: com è la loro vita? Il loro lavoro è davvero ciò che ci fanno credere i social media?
Marc Turiaux: La verità sul mestiere di musicista
La verità è: solo una piccola percentuale di musicisti suona in band che vendono milioni di dischi o intraprendono grandi tour internazionali. E anche se una band o un artista è in tour per alcune settimane ogni anno e pubblica un album ogni tanto, questo nella maggior parte dei casi non è abbastanza per poterci vivere e mantenersi. Così la maggior parte dei musicisti lavora localmente stabilendosi in una città, suonando in un circuito locale, creandosi un network all’interno del music business che li supporti e li aiuti a trovare lavoro e a pagarsi le bollette. Questo vuol dire suonare a tutti i tipi di eventi e spettacoli con una varietà di band e di altri musicisti. Con alcuni ci lavori regolarmente ma qualche volta vieni in aiuto di qualcun altro oppure hai a che fare con una band che suona solo per una determinata occasione.
Diventare un musicista con il proprio network
Vista questa situazione da freelance uno dei fattori chiave per una carriera di successo, a parte il saper suonare bene il tuo strumento è quello di essere un buon “networker” e di essere capace a fare squadra. Devi essere bravo a connetterti con le persone con cui lavori e idealmente farle sentire a proprio agio e rilassate. La maggior parte degli show che ti pagano sono fatti per un’occasione particolare. Si suona per feste private, eventi per delle società… Ci sono molti musicisti che riescono a suonare a questi eventi da un punto di vista tecnico e musicale. Ma qualsiasi leader di una band alla fine chiamerà per uno spettacolo quei musicisti con i quali si trova meglio. Perciò essere colui che viene richiesto dipende nella stessa misura dalle sue abilità musicali come da altri talenti minori. Ovvero essere preparati, essere puntuali, avere un’attitudine positiva che serva sempre per rendere la vita più facile agli altri. D’altronde molte di queste sono qualità che si applicano in qualsiasi situazione lavorativa.
L’opinione di Marc Turiaux
La mia esperienza personale è che ci vogliono almeno un paio d’anni per costruirsi un network di conoscenze in questo busines in modo da poter riempire ragionevolmente il proprio calendario. Ciò può differenziarsi da persona a persona. Ma incontrare gente che cerca un batterista (come nel mio caso), che ha concerti da suonare nei quali sentirsi a proprio agio (avendo il necessario background musicale) richiede tempo. Così una qualità che dovrei aggiungere alla lista dei requisiti è la perseveranza. C’è spazio per tutti in questo business, ma ci devi lavorare sopra.
Il musicista insegnante
Oltre a suonare, la maggior parte dei musicisti che conosco insegnano. E’ un modo per mantenersi senza dover dipendere dalla reperibilità dei concerti o dalle chiamate dei leader delle band. Alcuni musicisti hanno solo pochi studenti privati, altri insegnano anche cinque giorni a settimana in scuole di musica. C’è anche chi mette in piedi la sua scuola privata con vari insegnanti per i vari strumenti. Specialmente durante la pandemia, l’insegnamento è comunque continuato e molti colleghi hanno aumentato il numero dei giorni dedicati a questa attività proprio per guadagnarsi da vivere. Naturalmente ci sono migliaia di varianti su come questo lavoro possa presentarsi, dipende sempre dalle scelte che ogni persona fa. In special modo la tecnologia moderna ha creato tante nuove possibilità per musicisti fantasiosi per potersi presentare e lavorare. Queste vanno dall’offrire lezioni private al coaching online. Si può anche mettere in piedi il proprio studio e registrare per clienti di tutto il mondo o creare delle comunità on line per ogni genere di musica con i relativi contenuti. Di conseguenza l’uso dei social media è diventato sempre più indispensabile per i musicisti se ti vuoi promuovere come artista. Nell’epoca della visibilità globale tutto sta nel farsi notare!
Non solo glamour
Così la sostanza è che essere un musicista non è sempre una cosa glamour. Molti aspetti del lavoro sono orientati ad offrire un servizio più che ad essere davvero artistici. Ma per quanto mi riguarda non cambierei il mio lavoro con nessun altro. Anche se non sto sempre a suonare concerti in club zeppi di fans che vogliono ascoltare la mia band, la gioia di fare musica contribuendo a raggiungere i cuori di tutti quelli che mi ascoltano per me è sempre viva. Per cui mi sento davvero privilegiato a fare ciò che faccio. Posso soltanto suggerire a chi seriamente prova il mio stesso entusiasmo di tentare e darsi una possibilità di riuscire!
Chi è Marc Turiaux
Marc Turiaux ha iniziato a suonare la batteria quando aveva 13 anni, principalmente militando in formazioni jazz e Big Bands. Nato in Germania, si è specializzato nel suo strumento a Monaco di Baviera, dove insegna batteria e percussioni da alcuni anni. Si è fatto notare per il suo talento e la solidità di batterista già dagli esordi, quando ha intrapreso una serie di tour con la rock band avantgarde Sovetskoe Foto con la quale ha pubblicato anche alcuni album. Quindi ha fatto esperienza lavorando con Ron Flieger, compositore e produttore tedesco. Si è unito agli RPWL, una delle band rock progressive/art rock più apprezzate in Germania e in tutta Europa, nel 2008. Da allora ha ottenuto grandi risultati e gli stessi RPWL sono molto cresciuti in fama ed approvazione. Il più recente album della band (composta anche da Yogi Lang, Kalle Wallner e Markus Grutzner) si intitola Crime Scene. L’album anticipato dal singolo Victim of Desire ha raggiunto i primi posti delle charts tedesche riscuotendo buoni consensi anche nel resto del mondo.