DRAG COLLEGE #2 – riconoscere il bullismo sarà in scena domani alle ore 11:00 al Teatro del Lido di Ostia (Roma), di ONDADURTO TEATRO con Karma B e Margò Paciotti. Si tratta di un evento gratuito, in collaborazione con la DIR. ART. del TDL. Al TEATRO DEL LIDO DI OSTIA / Via delle Sirene, 22. Per raggiungerci Metro Roma-Lido Lido Centro + bus + ampi parcheggi nelle vicinanze. Teatro & Talk.
Un format che andrà a crearsi durante il processo di ricerca all’interno della Residenza Artistica di creazione del Festival. Scopo dello spettacolo è quello di favorire i processi di conoscenza delle arti performative e di fornire gli strumenti necessari per una analisi sociale degli avvenimenti contemporanei. In stretta collaborazione con la Direzione Artistica del TBM e del TDL, si andranno a coinvolgere gli over e gli under del territorio. Il fine è quello di creare un nuovo esperimento che si conferma come uno degli assi strategici del progetto.
Drag College #2: riconoscere il bullismo
Non solo spettacoli nei territori più disparati della Capitale, ma direttamente un coinvolgimento attivo della cittadinanza mettendo le generazioni a confronto tra loro. DRAG COLLEGE indaga il concetto di “bullismo” attraverso gli occhi e l’età che accompagnano
le diverse fasi di crescita e sviluppo di un individuo.
DRAG COLLEGE è legato alla necessità di non-definirsi, raccontare la scoperta e il bisogno di
non precludersi. Senza particolari ricette. Non ci sono soluzioni univoche, non ci sono teorie distorte, ne cure miracolose. Ci sono solo diversi punti di vista, ognunə con la propria unicità
d’essere.
DRAG COLLEGE #2: nella Quinta Edizione di Drag Me Up Festival – Immaginari Futuri
Drag Me Up Festival, Art For Inclusion, un progetto di cultura queer contemporanea.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023-2024”. Curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con LEA e SIAE.
“IMMAGINARI FUTURI” è il tema scelto dalla direzione artistica di Karma B e Margò Paciotti, alla guida della quinta edizione del festival drag e di performing art queer della capitale. Performing arts, musica, talk, installazioni e arte contemporanea. Una varietà di linguaggi artistici per rivolgersi ad un pubblico ampio.
Il Drag Me Up Festival
Il Drag Me Up Festival si afferma come un laboratorio di sperimentazioni al centro delle culture del contemporaneo, sposato con convinzione da Roma Capitale e dall’Assessorato alla Cultura, che approva una linea di progettualità orientata all’inclusione sociale e alla lotta transfemminista.
In un mondo dove i diritti si stanno perdendo. Con gli attacchi crescenti alle famiglie arcobaleno e la legge appena approvata che ha reso la GPA reato universale, è necessario superare i modelli imposti da una società eterocispatriarcale. Occorre avviare un processo di educazione collettiva, incluso il ripensamento critico del ruolo del maschio bianco. Questo festival si pone come uno spazio in cui immaginare visioni nuove e inclusive, mettendo al centro identità plurali e promuovendo un dialogo che rifiuti ogni discriminazione.
Parla la direzione artistica del Festival
“Nelle precedenti edizioni la manifestazione ha avuto un ottimo riscontro di pubblico e critica, la partecipazione di numerosə artistə della scena contemporanea, con un festival che attraversa i confini linguistici e performativi interrogandosi sulle emergenze sociali e artistiche. Oggi è ancora più urgente rivendicare e occupare uno spazio di narrazione e celebrazione di identità e storie possibili ed esistenti. Immaginare insieme un mondo in cui stereotipi e pregiudizi siano superati attraverso il dialogo tra generazioni, culture e punti di vista. Il DRAG ME UP – Art For Inclusion vuole essere uno spazio protetto in cui tuttə possono sentirsi a proprio agio”, afferma la direzione artistica del progetto.
“Ciò che viene definito pop può essere carico di contenuti e significati, e una programmazione di eventi legati al mondo Drag è necessaria in questa città, quanto dialogare con le nuove generazioni è fondamentale per creare processi virtuosi: la diffusione di messaggi positivi e processi di decostruzione di narrazioni tossiche sono obiettivi chiari a cui la cultura oggi è costretta a rispondere”.
Un messaggio diretto alle nuove generazioni
Il Festival anche quest’anno prenderà vita e animerà i teatri, gli spazi culturali cittadini (OFF/OFF Theatre, Teatro del Lido di Ostia, Bar.Lina, Centrale Preneste, Teatro Tor Bella Monaca) in diversi Municipi di Roma Capitale e online, confermandosi una tappa fissa nel palinsesto invernale della cultura romana.
Anche in questa edizione una delle mission è quella di rivolgersi direttamente alle nuove generazioni, per creare un dialogo proprio dove ve n’è più bisogno. Scevri da qualsiasi strumentalizzazione, si vuole aprire un confronto teso alla comprensione dei diversi punti di vista: la non discriminazione e la visione di inclusione dei generi sono i capisaldi di un festival che risponde alle istanze in materia di Agenda 2030 e alle linee di progettazione culturale Europea legata alla lotta a qualsivoglia discriminazione culturale e di genere.
Drag Me Up Festival: un progetto per rafforzare coesione ed inclusione sociale
Il Drag me Up Festival vuole rafforzare gli impatti sul territorio legati all’inclusione e alla coesione sociale, con una particolare attenzione a donne e a giovanəe allo stesso tempo contribuire alla formazione di un pubblico ampio e nuovo un pubblico partecipe, ma soprattutto consapevole.
Come venirsi incontro? Come creare vicinanza, rispetto e fiducia tra le persone? Interrogativi, ma soprattutto proposte e spunti di riflessione che verranno lanciati e condivisi con il pubblico attraverso le auto-narrazioni, spensierate, amare e sarcastiche della line up coinvolta.
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