L’evoluzione dei sistemi operativi ha portato a notevoli avanzamenti tecnologici, ma ci sono alcuni aspetti che sono rimasti sorprendentemente invariati. Uno di questi è l’interfaccia di formattazione del disco di Windows, un elemento che risale al lontano 1994 e che, nonostante il passare dei decenni, è ancora presente in Windows 11.
L’incredibile scoperta
Nell’analisi dei vari componenti dell’interfaccia utente di Windows, è stato scoperto che una parte dell’interfaccia risale a oltre 30 anni fa. Si tratta del pannello di formattazione del disco, che è passato inosservato attraverso varie versioni del sistema operativo. Questa scoperta è stata fatta grazie a Dave Plummer, ex sviluppatore di Microsoft, che ha condiviso la storia su un popolare social network.(Installare Windows 10 su MAC con processore Intel tramite Bootcamp)
La storia dietro l’interfaccia di formattazione del disco
Plummer ha raccontato di come ha sviluppato la finestra di dialogo per la formattazione del disco nel lontano 1994. In un giorno di pioggia, seduto alla sua scrivania presso la sede di Microsoft, ha iniziato a delineare su un pezzo di carta le funzionalità che avrebbe dovuto avere l’interfaccia.(Riciclare o smaltire i vecchi Hard Disk Meccanici)
“Ho preso un pezzo di carta e ho iniziato a scrivere tutte le opzioni che avrebbero dovuto essere presenti per la formattazione del disco, come il file system, l’etichetta, la dimensione del cluster, la compressione, la crittografia e così via” – racconta Plummer.
L’interfaccia temporanea che è diventata permanente
Quello che rende la storia ancora più incredibile è che l’interfaccia di formattazione del disco era destinata a essere solo una soluzione temporanea. L’idea era che sarebbe stata sostituita da un’interfaccia più elegante e sofisticata. Ma, per qualche motivo, la sostituzione non è mai avvenuta e l’interfaccia “temporanea” è rimasta in uso fino ad oggi.(Aggiorniamo subito il vecchio pc da Windows 10 a Windows 11 senza requisiti)
“Non era elegante, ma sarebbe andato bene fino all’arrivo dell’interfaccia utente elegante.” – spiega Plummer.
Il limite dei 32 GB
Un altro aspetto interessante della storia è che Plummer ha scelto casualmente il limite di 32 GB per i volumi FAT. Questa decisione, presa quasi trent’anni fa, ha influenzato il modo in cui Windows gestisce la formattazione del disco fino ad oggi.
“Quindi ricorda… non ci sono check-in ‘temporanei’” – avverte Plummer.
Un promemoria per il futuro
Questa storia serve come promemoria di come le decisioni prese oggi possono avere un impatto duraturo sul futuro. Nonostante l’evoluzione tecnologica, alcune soluzioni “temporanee” possono finire per durare molto più a lungo di quanto previsto.
“Qualsiasi cosa crei adesso potrebbe ritornarti tra 30 anni, quindi tienilo a mente quando pubblichi cose su Internet.“
Formattazione disco Windows
L’interfaccia di formattazione del disco di Windows del 1994 è un esempio di come alcune parti di un sistema operativo possano resistere al passare del tempo. Nonostante sia stata progettata come una soluzione temporanea, è riuscita a sopravvivere a più di tre decenni di sviluppo e miglioramento del software.
Questo ci ricorda che, nonostante la rapida evoluzione della tecnologia, alcune cose rimangono sorprendentemente invariate. E mentre guardiamo avanti verso le future innovazioni, può essere utile ricordare anche le origini e le decisioni passate che hanno plasmato il mondo digitale in cui viviamo oggi.
Per concludere, la prossima volta che formattate un disco su Windows, date un pensiero all’interfaccia che state utilizzando. Potrebbe non essere la più elegante o la più moderna, ma è una piccola parte della storia del software che è riuscita a resistere al passare del tempo.
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